Visualizzazione post con etichetta Particella Fondamentale SPS.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Particella Fondamentale SPS.. Mostra tutti i post

mercoledì 14 ottobre 2015

Una diversa manipolazione del reale manifesto, a partire da te.


Come riassumi ciò che ti dicono esistere in una certa forma?
Tre “cose”:
  1. se vivi sotto ad un “effetto cupola”, il reale manifesto sembra funzionare secondo determinate leggi “naturali” che, in realtà, sono gli effetti collaterali di quello che è – lungi dall’apparire – un “impianto di condizionamento” (causa a monte, sorgente di radioattività, carico influenzante dell’imprinting). Qualcosa che, a sua volta, è un fenomeno reale fisico e, dunque, esistente tanto quanto te, che sei a “sua immagine e somiglianza
  2. SPS utilizza intenzionalmente le “notizie di giornata”, che i Media contribuiscono a diffondere anche nel Web. Ciò non significa che, allora, SPS è controllabile indirettamente ma, significa soprattutto che… SPS ha la proprietà di estrarre valore aggiunto, anche dal “tentativo altrui di controllare tutto ciò che consegue alla propria compresenza dominante; a questo punto… quasi per intero, tutto ciò che accade a valle”
  3. in quanti modi puoi ritrovarti sempre dalla “parte opposta”, relativamente alla “migliore prospettiva, dalla quale puoi godere dell’autentico messaggio frattale espanso, corrispondente allo strato/stato di verità, sottaciuto dal potere dominante? In quanti modi? Immagina una normale etichetta, apposta all’interno di una t-shirt. Questa ha due versi di lettura, ossia, due possibili stati (1) dritto e (2) rovescio. Quindi, tu puoi leggerla tenendola al rovescio e decidendo secondo quale orientamento (alto/basso) posizionarla. Cioè, esistono altri due stati di (3) dritto/alto e (4) rovescio/basso”. Non solo. Infatti, se decidi di tenerla voltata dall’altra parte (quella “giusta”, quella dove le scritte ti appaiono correttamente leggibili) sei ancora alle prese con altre due possibilità di (5) dritto/sopra e (6) rovescio/sotto. Addirittura, se l’etichetta in questione ha la possibilità spaziale di riportare scritte anche in verticale, allora i versi di lettura si moltiplicano per due. E se la stessa etichetta ha uno spessore, allora le facce scrivibili si moltiplicano ancora per due o, addirittura, per quattro. Che cosa significa tutto ciò, a livello frattale espanso? Che sei confuso/a, smarrito/a, nel dubbio e costantemente alle prese con "manufatti lavorati ad arte" perché concepiti ad arte. Che necessiti di un orientamento specifico per “leggere, capire, acquisire stati di verità”. Che la verità superiore “qua, così” è dispersa nel calcolo probabilistico e combinatorio. Che tu consegui. Che necessiti di un orientamento “tuo, interiore” che, invece, sei convinto/a di ottenere orientando “da confuso/a” tutto ciò che puoi manipolare (secondo un codice di credo, che sin dalla sua origine “puzza di bruciato”).
Questi tre punti, così brevemente riassunti sull’onda dell’ispirazione mattutina (che è conseguenza del “riposo notturno” e, dunque, un ritardo rispetto al più autentico tempo auto ispirante), permettono di agganciare le tre facce della stessa medaglia; sì… le facce sono tre e non due. Dovresti, ormai, sapere che in un ottica dominante, gli aspetti sostanziali sembrano rovesciati e quello che si cela, lo fa per apparire diversamente rispetto a ciò che incarna/”è”.

Perchè continuano ad edificare "piramidi"?

venerdì 11 settembre 2015

La Chanson e le altre sviolinate by Dominio.



C’è bisogno di “epicità” in questa epoca di cappa e spada da bar.
Qualcosa che non sai più cosa voglia dire. Una concezione mentale alla quale consegue un comportamento, ormai, d’altri tempi – oppure, se preferisci – da “film”.
La paura imperversa laddove non esiste più l’epica giustizia tra umani.
Ed ha sempre più campo aperto, non trovando più nessun fiero antagonista, essendo duale questo reale manifesto ma… essendo, ancora maggiormente, il frutto di un’unica intenzione dominante “qua, così”.
La “particella fondamentale” (by SPS), alla base del tessuto che forma la “maglia/potenziale” del bacino di contenimento per qualsiasi tipo di reale manifesto (lo spazio per il contenitore della forma, nella quale si versa il contenuto)… ha uno schema esatto:
  • così come, ad esempio, l’acqua – in chimica – è H2O (2 atomi di idrogeno e 1 di ossigeno)
prima ancora
  • il potenziale per qualsiasi aggregazione, ha forma… P2T (2 Poli per “Trinità = Tri Unità”).
La struttura fondamentale, che permette l’irradicamento di ogni reale da manifestarsi, è una composizione di spazio/area/volume predisposto/a per ospitare una simile “attività”.

Da questa prospettiva puoi meglio renderti conto che:
  • la realtà manifesta è una singolarità estratta dall’insieme del potenziale
  • la realtà manifesta è sottintesa da una "tecnologia" alla sua base (creazione)
  • la realtà manifesta è “naturale”, quanto lo stesso termine fa parte dell’insieme del linguaggio, ossia, di una interfaccia sviluppata ad hoc per “non comprendersi”.
Nota bene:
la “Chanson de SPS” (la filosofia unitaria del tutto di SPS) ha una bassa valenza, per te, solo perché è ancora molto giovane (data, infatti, solo “anno 2009”). Mentre tutto quello in cui credi, ha una storia molto più lunga ed, addirittura “qua, così”, ormai assolutamente senza pari… per "affidabilità, credo, profondità, interferenza, etc.".
Questa è l’unica differenza che esista tra “la versione di SPS” e la versione AntiSistemica, nella quale credi:
il tempo speso, da te, per restare a “bagnomaria” nella versione di comodo della storia deviata (la “versione del Dominio” della sua storia preferita, da raccontarti ad ogni istante della “tua” Vita).
   

venerdì 27 marzo 2015

L’Unto e l'Accorto (l'uno e l'altro).


 
Il "problema è che... non esiste il problema", per cui... "non sai mai da dove cominciare, perchè non sai nemmeno... dove andare".
Non sai mai che cosa venga prima di altro.
Non sai mai che cosa fare, pensare, immaginare… Mai come fare a “lasciarti andare”, perché percepisci che è solo “(af)fidandoti a/di te stesso/a” che qualcosa cambia nella "sua" sostanza, ma… “lato tuo”.
Ignori l’esistenza della "gerarchia". Ignori l’esistenza del Nucleo Primo e di tutto quello che ne (con)segue.
Intuisci, però, molti di quegli aspetti fonda(mentali) che, uniti d’assieme, possono farti (ri)uscire da questa vestizione ad (p)Arte del tuo complesso.
L’intuizione, da sola… conta ben poco, se di (con)seguenza non rag(giungi) anche la capacità consapevole, di “guidare le operazioni diretta(mente) dal tuo terzo stato o centro sovrano d’essere”.
Non (ri)cordi. Sai quello che devi sapere, cioè, “nulla di buono per te”.
Sei (s)oggetto a “reset continui” (come... mal di testa), che fanno passare tutto in secondo piano e ti autorizzano a credere che la ciclicità sia naturale.
Ruoti attorno ad un falso segnale, ad un artificio artificiale/contabile, ad una luce non certo casual(mente) (pre)disposta…
Il tuo “problema” (che non esiste) è che sei attaccato a questa forma di esistenza (alla “tua” pelle), per cui temi di morire, temi il dolore della morte, temi di perdere tutto ciò che hai accumulato in Vita, temi di perdere l’affetto dei tuoi familiari più cari, etc.
Tu hai paura.
E la paura è la colla più potente, che ti per(mette) di vivere anche a testa in giù, se è utile per sopravvivere.
 

martedì 17 marzo 2015

Istantanea(mente).


Integrazione verticale:
Se la Golden Fang fa “strafare” i suoi clienti, perché non fare il contrario e vendere loro un programma per disintossicarsi. Così vanno e vengono e il guadagno è doppio.
Finchè la vita americana fosse stata qualcosa da cui scappare, il cartello avrebbe avuto per sempre la certezza di avere un pozzo senza fondo di nuovi clienti…
Vizio Di Forma
Non c'è da "scappare". C'è "solo" da accorgersi (il resto vien da sè)...
La visione di questo film è “alcoolica”, nel senso che non sai mai se sei tu ad essere ubriaco o lo è la trama. Eppure, se resisti… inizia ad affiorare alla tua superficie, qualcosa. Qualcosa in grado di (ri)chiamare da te, dell’altro ancora. Una sorta di oblio, di lasciarti andare, di essere felice di (di)pendere “qua, così”.
E sembra che non im(porta) se hai ugual(mente) la sensazione che sia un in(canto). Perché… quel qualcosa è molto più forte e in grado di evocare la quintessenza della (di)pendenza, che è già dis(seminata) (d)entro di te.


La voce di sottofondo, femminile e “dinoccolata”, rende tutto – come dire – molto più digeribile, sensuale e… senza speranza alcuna di poterne (ri)uscire.
  • così vanno e vengono e il guadagno è doppio
  • finchè la vita americana fosse stata qualcosa da cui scappare, il cartello avrebbe avuto per sempre la certezza di avere un pozzo senza fondo di nuovi clienti…
Sul finire tra gli anni 60 e i 70, del secolo scorso, la Massa occidentale fu inondata dall’arrivo, in grande stile, di ogni tipo di droga (dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale… è chiaro che la “strategia” era cambiata).
Così come all’inizio del ‘900, le menti furono inondate dall’arrivo di un rinnovato modello di pensiero (respirato ed inalato con l'aria); una espansione causale, che colpì per intero ogni tipo di compartimento stagno del “sapere”.
Il risultato fu che si “aprirono porte che, prima, erano chiuse” e ciò che gli “esperti” videro… fu qualcosa che iniziò ad accelerare il corso della storia, deviandola ancora maggior(mente).
 

lunedì 16 marzo 2015

Ricordi?



C'è un "volto", impresso nel tutto.
La settimana appena passata, ha visto l’interlacciamento - nella trama unica della realtà (ri)emersa, - del filo dell’ordito (tracciato) di SPS. 
Gli articoli hanno per(messo) di (ri)portare alla luce dell’attenzione pubblica, il (ri)ferimento ad un’unica area di Spazio Sostanza (tessuto), caratterizzata dalle “circuiterie gerarchiche” (monte/valle) e dalla (com)presenza della regia principale del Nucleo Primo (intessuto) che, per mezzo della propria conoscenza del circuito primario, sede della legge/strumento, ha potuto (ri)polarizzarlo di (con)seguenza, alla luce della propria intenzione.
Lo Spazio Sostanza è (ri)colmo di particelle dispositive (le originali forme emananti che, alla “tua latitudine” riconosci per via della scoperta degli atomi, ossia, di quelle particelle che formano tutto ma che, se ci pensi bene, “non te ne fai nulla, all’evidenza della tua ignoranza di sfondo”).
Lo SP(azio) S(sostanza) è un oceano in(finito) di particelle dispositive non manifeste, all’origine di qualsiasi effetto reale/apparente che tu sei in grado di registrare, vivendo nella “tua” dif(ferita), che scambi per… libera esistenza.
"Tutto (s)corre", attra(verso) questo (in)tessuto, per via dello (s)cambio d’informazioni (passaparola) tra particelle dispositive


C’è così tanto da “dire”. E così tanto è già stato “detto” da/in SPS… che, ora, non è possibile – in ogni articolo – (ri)portare tutto ciò che è centrale/utile per (pro)seguire il filo del discorso.
Sta a te, dunque, appassionato/a lett(ore/rice) (ri)metterti al passo con il ritmo di/in SPS, che altri non è… che il ritmo che alimenta l’immaginazione (ri)volta verso l’Oltre Orizzonte (teso al di là di tutto quello che obbliga a rimanere nell'al di qua).
Nella pagina di Download, è stato inserito il file Pdf, progressivo, delle “immagini parlanti” di SPS. Il consiglio è quello di tenerti sempre aggiornato/a, anche sfruttando questi riassunti brevi, con tanto di rappresent(azione) esemplificante grafica.
 

venerdì 13 marzo 2015

La particella fonda(mentale) SPS



Sarebbe quasi consolante una lettura classicamente dietrologica dell'accaduto: e cioè far risalire a una sola volontà malvagia e depistante un simile cumulo di calunnie, assurdità, infamie.
La ricostruzione dei fatti suggerisce piuttosto - e forse è peggio - una diffusa insipienza e una tenace ignoranza come ingredienti ambientali dominanti. Con il pregiudizio, la povertà culturale, la minorità civile a governare le parole sciocche di alcuni inquirenti, alcuni magistrati, alcuni giornalisti...
Il suono di una sola mano - Maddalena Rostagno
Solo in risposta alla fine, c’è evoluzione…
Ad un passo dal baratro, cambiamo tutti…

Ultimatum alla Terra.
Bisogna “per forza” arrivare ad un simile punto di “non (ri)torno”, al fine di accorgersi? Non è... nor(male).
Oggi, SPS, giunge ad un punto di (s)volta, all’interno del proprio cammino:
dopo cinque anni (2000 giorni sul Web) è ormai possibile mettere a punto (intuire, immaginare, vedere) un modello fonda(mentale) di “atomo” (ossia, di “spazio sostanza”, frutto della ricombinazione circuitale. Il tessuto unico/comune, formato da particelle riprogrammabili/ripolarizzabili, alla base di qualsiasi ricombinazione materica/energetica manifesta o non manifesta, “vivente o non vivente”, etc.).

SPS = SPazio Sostanza.

Questo modello di particella è il frutto di questa esperienza, dell’essermi accorto e fermato – continuando “così”. “Sul pezzo…” la prospettiva si (ri)calibra di (con)seguenza e, se liberi da “paraocchi convenzionali”… la prospettiva si espande, riempiendo tutto d’un altro “colore”:
il proprio.

Per di(venire) consapevole di questo "modello di fondamenta", è utile e “colonna portante”… avere una certa continuità progressiva con quanto emerge, quotidiana(mente), da/in SPS. Se ti perdi dei “pezzi”… bah, ti risulterà molto complesso “lasciarti andare”, perché in te (dentro) agisce la (ri)polarizzazione del circuito secondario (sulla compressione in proiezione del Nucleo Primo), rendendoti partecipe della realtà in cui vivi, nella misura in cui lo sei anche a livello di firewall e di sistema immunitario di un simile organismo Globale, fatto di tanti “te” (i tuoi simili) divisi, separati, resi auto immuni, con(vinti) di essere sempre “altro” rispetto a quello che “agita più nel profondo”…
Il lettore occasionale (ri)getterà quanto “letto”/(ri)appreso.
Il lettore “una tantum” non coglierà il “senso” e la quintessenza della “lettura”.
SPS (ri)trova:
la (ri)cerca è fine a se stessa e alimenta solo “sete/fame” di altra (ri)cerca…
SPS (ri)corda:
la memoria è esperienza del passato
laddove il proprio passato è una estensione molto più vasta
rispetto al “con(sentito)” (status quo, paradigma, confine, credo).
Il treno ritarda la partenza ed un passeggero si mette alla guida.
Il treno ha ritardato la partenza e così un viaggiatore, evidentemente innervosito, ha pensato di risolvere il problema mettendosi alla guida della cabina motrice…
Link
Chi è alla guida del “treno”?
Chi è nella “locomotiva”?
Chi decide quando “partire”?