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martedì 13 gennaio 2015

Placebo delle “colonne portanti”.


Dove corri? Guardati attorno... Accorgiti.
Le colonne portanti
Grecia: Dijsselbloem, Eurozona intatta.
L'Eurogruppo "lavorerà con chiunque vinca in Grecia" le elezioni del 25 gennaio e "lo faremo tenendo l'Eurozona intatta:
qualsiasi speculazione in materia è fuori discussione, per quanto mi riguarda".
Lo ha assicurato Jeroen Dijsselbloem, presidente dell'Eurogruppo, in una lecture a Tokyo presso la Keio University sulla crescita in Eurolandia…
Link
Il placebo
L'acquisto di titoli di stato è lo strumento più efficace in questa situazione… in consiglio direttivo stiamo discutendo diverse possibilità…”.
Ignazio Visco
Molto spesso, il “placebo” è una droga (presa) al servizio dell’incanto in atto (realtà attuale).

In tutto ciò che devi far
il lato bello puoi trovar

lo troverai e... hop! Il gioco vien
ed ogni compito divien
più semplice e seren
dovrai capirche il trucco è tutto qui:
Con un poco di zucchero
la pillola va giù
la pillola va giù
la pillola va giù
Basta un poco di zucchero
e la pillola va giù
tutto brillerà di più!
Un poco di zucchero - Mary Poppins
  • il trucco è tutto qui
  • tutto brillerà di più...
Tutto questo “brillare” è un effetto, non collaterale dell’utilizzo della droga “zuccherina”, bensì… l’effetto principale, ossia:
in tutto ciò che devi far
il lato bello puoi trovar
lo troverai e... hop! Il gioco vien
ed ogni compito divien
più semplice e seren…
L’effetto principale è il “brillamento”, che (ri)colora tutto di nuove tinte, caratterizzate da sfumature che convincono della “bellezza del luogo”. In maniera tale che, in seguito, “ogni compito divien più semplice e seren…” (lobotomia, programmazione, etc.).
 

lunedì 6 maggio 2013

Che cosa "lasci"?



Quando in alto il Cielo non aveva ancora un nome,
E la Terra, in basso, non era ancora stata chiamata con il suo nome,   
Nulla esisteva eccetto Apsû, l'antico, il loro creatore,
E Mummu e Tiāmat, la madre di loro tutti,
Le loro acque si mescolarono insieme   
E i pascoli non erano ancora formati, né i canneti esistevano;   
Quando nessuno degli Dei era ancora manifesto.   
Nessuno aveva un nome e i loro destini erano incerti.   
Allora, in mezzo a loro presero forma gli Dei.   
Enûma Eliš

Ciò che lasci, viene preso (per questo sei dedito all'attaccamento, ma ciò è un abbaglio e una errata interpretazione della simbologia frattale)...

Ci sono cose che non devono essere cambiate
The Butterfly Effect

Non chiamatelo Paese delle Meraviglie, o perlomeno se lo fate sappiate che non è il suo vero nome. Il magico mondo rappresentato in Alice in Wonderland non è segnato sulla cartina, ma ha un nome ben preciso: 

Sottomondo.

“È lo stesso territorio fantastico che Alice ha visitato da bambina – sostiene la sceneggiatrice Linda Woolverton – Tuttavia, lei ha confuso il termine "Sottomondo", pensando che loro avessero detto "Paese delle meraviglie" (un gioco di parole tra Underland e Wonderland). Ora, come una ragazza sul punto di diventare adulta, Alice torna e scopre che il vero nome è Sottomondo”.

Sottomondo fa parte della Terra“, rivela la Woolverton, “ma si trova sotto il nostro mondo. L’unico modo di arrivarci è cadere dentro una tana di coniglio". 

Secondo la Sceneggiatrice, Sottomondo ha passato un brutto periodo dal momento in cui la malvagia Regina Rossa ha preso in mano il trono.

Tuttavia, rimane un luogo meraviglioso, cosa che potrebbe spiegare come mai la ragazza che l’ha confuso per “Il paese delle meraviglie” è stata convocata per riportarlo al suo splendore. Ma, come afferma la Woolverton, “Sottomondo è sempre stato Sottomondo fin dall’inizio, non importa chi siede sul trono, e rimarrà Sottomondo fino alla fine“…
Link 
 
Ossia... le 3d ciclano.

Nel Sistema Solare, il Pianeta Rosso è Marte:

 
Quello che sai è funzione di quello che riesci ad immaginare. Tutto si modella di conseguenza.

Gli Ufo, la storia, i tuoi limiti, le tue abitudini, ciò che puoi e ciò che diventi, ciò che vedi, etc.

C’è un “collo di bottiglia”, da qualche parte in te, che se controlli, allora controlli tutto il resto. Lo puoi chiaramente percepire e vedere, osservando cosa accade in punti altamente strategici come il Canale di Panama o Gibilterra; luoghi da sempre oggetto di contese, dispute, guerre, etc.

Da lì, si controlla tutto il “traffico” che passa

Si può far pagare dazi e, di fatto, distillare ciò che progetta di passare, senza avere fatto i conti con il potere che amministra quel tratto basilare di territorio. Osserva come e dove costruivano gli antichi. Avevano le idee molto chiare a proposito di:

energia e posizione del luogo.

La prospettiva è "solo" un’altra freccia al proprio arco.

Il luogo e la prospettiva.

La più grande storia scorre come un grande fiume, di cui non si vedono le sponde. Tu sei un navigatore che ha smarrito la rotta. Ma, a ben pensarci, ti serve conoscere la rotta?

Ti sei mai chiesto dove spinga la corrente? Se la accetti, dove pensi che andrai a finire?
 
Ha senso opporsi alla corrente? E poi, a quale corrente, visto che ce ne sono molte?
Un fiume può anche essere risalito controcorrente, se si conoscono le regole che amministrano la corrente. I navigatori del Nilo, ad esempio, sanno molto bene risalirlo, navigando lungo le sponde, dove la corrente, per uno strano riflusso naturale, tende a tornare indietro e dove, quindi, l’opposizione del grande fiume è maggiormente “scalabile”.

Lo Spirito Ispiratore ti guida, fornendoti le anticamere strumentali che potrai utilizzare come leve, se lo accetterai.
La prospettiva che puoi godere, da questo Canale informativo, ricomprende gran parte del materiale umano, che la storia deviata provvede ad incidere dentro al tuo inconscio, al tuo Dna e alla tua capacità di memoria di pronto utilizzo o di superficie.

Ogni umano che ha lasciato il proprio “segno” sulla Terra, tramite il processo di memorizzazione storico-sociale ad opera del potere Antisistemico in auge, è “ridotto” alla sua più autentica dimensione, osservando da questa triangolazione della prospettiva che, necessariamente, necessita di un punto d’ancoraggio diverso dal consueto:

un punto “altro”, rispetto a quello che ti hanno insegnato.

Se assumi il Pianeta Terra da una visione superiore, nel senso di posizione superiore (come guardare dalle finestre più alte di un grattacielo, piuttosto che da quelle dei primi piani), allora tutto quello che ivi accadrà, sarà più assoggettabile alla "legge della tua prospettiva". 

Coloro che vivono sulle montagne, sviluppano un senso di "controllo" del paesaggio, maggiore rispetto ai popoli delle pianure, per i quali l’orizzonte disponibile è molto più “piatto”, così come la relativa capacità di sondaggio e percezione allargata rispetto alle variabili mobili del “modello sociale ed energetico imperante”.
La posizione dominante, se ci pensi, molto spesso era ed è identificata con una torre, un castello costruito in posizioni d’altura, un grattacielo, etc.

La necessità di “vedere” era ed è imperante.

Oggi, tuttavia, la visione può essere attuata anche con strumentazione indiretta di Natura tecnologica, per cui la “posizione/luogo” possono anche essere non direttamente apparenti. 

Ma, la visione superiore a cui ci si riferiva pocanzi, non è solo relativa ad una visione fisico/prospettica, bensì ad una capacità di assumere le dinamiche della storia del Tempo, da una panoramica che maggiormente le ricomprende.
Non è più fisica, la questione, ma “immaginifica”, ossia, di comprensione immaginaria dell’accaduto.

Per questo motivo, una persona risulta come smarrita ed un’altra ha la capacità di meglio barcamenarsi, ad esempio, se conosce bene la conformazione/mappa di un “grande mercato”.

La persona dotata di “mappa”, ricorda la configurazione base, l’orientamento, la disposizione… ha “memoria”. Ma questa memoria può essere perduta, smarrita, può divenire lasciva. Per cui è meglio disporre sempre, non tanto di una memoria, quanto della capacità di osservare da una prospettiva panoramica superiore, pur essendo consci della relativa diminuzione di capacità di dettaglio.

È ancora il dualismo onda/particella:
  • se osservi il tutto, perdi il piccolo
  • se osservi il piccolo, perdi il tutto.

Ma, sarà sempre vero? L’Analogia Frattale è, ad esempio, un dispositivo tecnologico sottile, che permette di mantenere l’autofocus ad ogni altezza/prospettiva. Solo che, il focus, deve essere tarato su un “centro in equilibrio” dell’essere, pena lo stesso motivo di scompenso, derivante da sfocatura del sistema di "lenti umane", costituito dalla sovrapposizione di corpi biodiversi che compongono l’Avatar Human Bit.

Mettere a fuoco, significa essere sempre presenti in se stessi e nel proprio centro in equilibrio

Ricorda che sei sempre in un centro, in un equilibrio… ma quasi sempre di carattere periferico e caratterizzato da un equilibrio derivante dalle proprie rinunce, in una stasi tendente all’oblio, al tuo uso e consumo da parte di altri attori che “ti hanno”…

“Dall’altro lato del mare arrivammo ad un luogo chiamato Tulan, dove fummo generati e partoriti dalle nostre madri e dai nostri padri…”, si legge negli antichi Annali dei Cakchiquels

La gente arrivò a Tulan da quattro posti. Ad est c’è una Tulan, un’altra è a Xilalbay - il sottomondo; un’altra a ovest, da dove venimmo noi stessi, ed un’altra è dove è Dio - in cielo, in alto”, è la metafora enigmatica del libro Maya, dove Tulan sembrerebbe un luogo ma anche una dimensione dello Spirito

Link

Xilalbay - il "Sottomondo" (come in "Alice")...
La struttura delle “dimensioni” e le nozioni stesse di cui sei imbottito, hanno una Natura invasiva e bloccante le tue percezioni. Ossia, non riuscendo a fare un buon focus di un simile concetto, ti trovi come in una terra di mezzo, designando un vuoto che ti porti dietro, come per arare la terra, creando solchi vuoti da riempire.

Chi o cosa li riempirà? Chi seminerà in quei solchi?

Ciò che sai è sminuente della tua potenza elaborativa immaginifica.

La tua mente riempie ciò che l’immaginazione immagina
.

Ma se la tua mente è “piena”, invasa, colma, conquistata nella sua porzione o “collo di bottiglia” di massima importanza strategica? Se il tuo inconscio è stato colonizzato da altro?

Pensa anche semplicemente ai messaggi subliminali derivanti dalle pubblicità (solo la punta dell’iceberg)…

Occorre ridefinire quello che pensi di sapere e che, adesso, ti trattiene in un “fazzoletto” 3d, scambiato per il tutto.

Le dimensioni sono collegate tra loro da “porte”. Il corpo calloso che unisce i due emisferi cerebrali…

Membrane a cuscinetto regolano e veicolano il passaggio luminoso dell’informazione sotto forma di luce.
Ma nulla può avere compartimenti stagni sufficientemente totali. Nella progettazione è sempre inserita una via di uscita/entrata. Perché? Per preservare la biodiversità, coloro che fanno parte dello “staff” e l’Ego dei Costruttori, nonché perché è previsto nel Piano Evolutivo che prima o poi un “luogo venga trovato o venga lasciato” (ciò vale per ogni livello).

Ma se la nascita relativamente tarda della civiltà Maya è spettacolare, la sua scomparsa lo è ancora di più. Nell’anno 830 d.C., dopo cinque-seicento anni di intensa attività, i centri principali vennero abbandonati alla giungla e all’opera del tempo. 

Di tutti gli enigmi che ci pongono i Maya, questo sembra essere il più grande. 

Per quanto ci si sia sforzati di ipotizzare rivoluzioni interne, siccità, carestie, pestilenze, quali cause dell’abbandono dei grandi centri, non c’è la prova definitiva di nessuna di queste teorie. Resta la possibilità, per quanto sbalorditiva possa apparire al nostro modo di pensare, che i Maya abbiano consapevolmente abbandonato la loro civiltà una volta giunta al suo apice. Se così fosse, dovremmo chiederci il perché.
Il fattore Maya – Josè Arguelles

Chi erano i Maya? O, chi sono?

SPS ha identificato da qualche Tempo, l’esistenza del Nucleo Primo, composto, per semplificazione, da umani. Tale configurazione umana, corrisponde al vertice staccato della più classica piramide del potere. Esso, tuttavia, è composto da diverse correnti interne di provenienza stellare biodiversa, corrispondenti alle varie tipologie di “origini”; come una sorta di consiglio galattico insito a livello di Dna.
  • esteriormente, sono umani del tutto simili.
  • interiormente, rappresentano i diversi “semi stellari”, sparsi nelle anse del Tempo di cui non hai più memoria.

Di questi “semi”, esistono varietà più "estreme" ed altre più disposte ad una pacifica coesistenza.

Segui questa direzione del riflesso e meditaci sopra da un posizione panoramica superiore, per tua collocazione in lei e per suo tramite, come molto bene espresso in questo passo:

di fatto, il Sole non è solo letteralmente la fonte ed il sostegno della vita, ma è anche il mediatore dell’informazione irradiata verso ed attraverso il Sole stesso da altri sistemi di stelle.

La cosiddetta adorazione del Sole, così come viene comunemente imputata ai Maya, in realtà altro non era che il riconoscimento e l’apprezzamento del fatto che una conoscenza ed una saggezza superiori vengono letteralmente trasmesse attraverso il Sole, più precisamente attraverso i movimenti binari delle macchie solari

Lo Tzolkin, o Calendario Sacro, è uno strumento per catturare l’informazione tramite la conoscenza dei cicli delle macchie solari. Lo Tzolkin è anche la matrice di informazione comunicata tra almeno due sistemi di stelle, che crea un campo di comunicazione binaria tramite le macchie solari. 

Quanto alle fonti dell’informazione, appare evidente che una di esse è nelle Pleiadi; l’altra si trova verosimilmente su Arturo
Il fattore Maya – Josè Arguelles

Questa prospettiva, derivante da triangolazione, è certamente valida al fine di riassumere in sé, ogni più piccolo movimento che avviene al di sotto, ossia e, ad esempio, è meglio percepibile la Natura artificiale della “storia deviata”, che viene insegnata a scuola.

Ma, ora osserva dove giunge Arguelles, nella sua trattazione:

i Maya stavano tornando, ma non come avremmo potuto pensare noi. In ultima analisi  il loro essere, così come il nostro, trascende la forma corporea. E precisamente per tale ragione, il loro ritorno può avvenire dentro di noi, attraverso noi, ora
Il fattore Maya – Josè Arguelles

Ossia, un “qualcosa” che se n’era andato o che era scomparso, sta per tornare o è già tornato, direttamente “dentro di noi”. Ciò esprime un processo di "invasione", molto simile al concetto sottile espresso nel film “L’invasione degli Ultracorpi”.

È un processo di download.

Un qualcosa di simile a ciò che Steiner narrava a proposito di quelle entità che s’insediarono nei nuovi corpi sottili, che l’umano sviluppava progressivamente o nei diversi settori della sua mente, così come la Vita popola puntualmente ogni nuovo ambito sfruttabile e colonizzabile…
  • chi sono dunque i Maya?
  • perché sono “tornati”?
  • dove erano “andati”?

Il loro nucleo intelligente/energetico non va confuso con le popolazioni che avevano "invaso", ma con un qualcosa di sottile che le aveva pervase, rimanendo di fatto sempre inosservato ed inosservabile.

Ma, vediamo ora, a quale latitudine si orienta Arguelles:

qualcosa come un ricordo fu risvegliato dentro di me, ma era più vasto, più profondo ed infinitamente più ossessionante di ogni altro ricordo da me conosciuto

La mia impressione iniziale fu che la civiltà – vita evoluta – si era sviluppata su Marte e che quella civiltà aveva avuto un destino tragico, fatale

Nel riconoscere istantaneamente questo fatto, con un semplice sguardo alle foto, percepii anche che la consapevolezza di quell’evento era in qualche modo presente ed attiva nel campo di coscienza della Terra.
Il fattore Maya – Josè Arguelles

Dunque… Marte!

L’altra razza che in quel periodo venne sulla Terra, invece creò grandi problemi. Questi esseri vennero dal vicino pianeta Marte… 

È ormai chiaro, per via della situazione che si è diffusa nel mondo, che questa stessa razza sta ancora causando i maggiori problemi

Il governo segreto e i trilionari del mondo provengono da Marte o hanno principalmente geni marziani, e poco o niente corpo emozionale/sentimentale.
Il segreto del fiore della vita. Drunvalo Melchizedek

E ancora…

“L’oro che abbiamo trovato nell’acqua da qualche parte deve pur arrivare…” e trovò le sorgenti dell’oro nel Sudafrica dove ci sono attualmente importanti miniere aurifere e dove sono state scoperte prove di estrazioni minerarie d’oro risalenti ad 80mila anni fa.  

Poi ne arrivarono altri in più, ogni volta in gruppi da 50. Alla fine sulla Terra ce n’erano 600 di loro, maschi e femmine, e 300 operavano come traghettatori tra Marte e la Terra, perchè avevano basi su Marte
Link
 
Questa è la vicenda della storia sulla Terra, riferita ad un altro periodo, riportata dalle tavolette sumere tradotte da Sitchin.

È di “ordine”, che necessiti.

L'Atrahasîs (atra-hasîs, "il sommamente saggio") è un poema epico in lingua accadica della prima metà del II millennio a.C. (da alcuni datato al XVIII secolo a.C.) di circa 1250 versi, che contiene, con alcuni elementi di novità, una serie di miti tradizionali mesopotamici, quali ad esempio quelli della Creazione e del Diluvio universale riferiti da precedenti poemi sumerici come Enki e Ninmah e la Genesi di Eridu.

Il mito del Diluvio sarà ripreso nel XII secolo a.C. dall'Epopea di Gilgamesh, rappresentata dal poema babilonese Enuma elish ("Quando in alto"), e dalla Bibbia e dal Corano

Ea si rivolse ad Atrahasîs in sogno e gli consigliò di costruire un'arca resa impermeabile con del bitume, e di imbarcare con lui una coppia di tutti gli esseri viventi

Una vicenda che parte, dunque, da molto lontano e che “altro” ha riordinato secondo funzioni proprie.

È chiaro che la frase “imbarcare con lui una coppia di tutti gli esseri viventi” significhi altro, rispetto alla sua versione elementare incantesimale attuale:

coppia = copia; alias: memoria (copia genetica/Dna).

È chiaro che da Marte è giunto qualcosa sulla Terra, in un epoca indefinita e che ha interagito con ciò che già era stanziante sulla Terra stessa. 

Ha interagito e ha cambito la "memoria" di ciò che era stato sino a quel punto...

Le notizie, non ufficiali ma sincroniche, conferiscono questo ordine di idee:
  • ciò che viveva sul Pianeta Marte lo ha condotto alla distruzione (in modi anche forse indiretti, ossia provocati da altro ancora; forse un grande conflitto o un karma di Natura esterna, anche se mai casuale)
  • ciò che è giunto da Marte, ha impattato alla distanza con ciò che viveva in loco
  • a giudicare dalla società odierna, il Nucleo Primo potrebbe avere una maggiore componente (centro periferico non in equilibrio) di Natura Marziana.
Questa prospettiva va sempre inquadrata in un Piano superiore di auto conoscenza (Piano Divino), per cui ogni attore in gioco, è "gioco forza" ricompreso da un simile campo morfogenetico ordinante, capace di ordinare secondo conformazione energetico spirituale (memoria del cammino/karma, libero arbitrio a livelli).

In definitiva, essere schegge del Creatore comporta una limitazione della propria "Natura Utopistica".

Ossia, di quel diritto “fantastico” di poter divenire, se stessi, dei Creatori emancipati dalla struttura madre/padre di riferimento, così come esattamente designa il nascere nelle 3d, da genitori, per divenire poi “moderni genitori”, anche e potenzialmente del tutto diversi, emancipati, svincolati, “nuovi” rispetto alle “coppie/copie” precedenti.

Devi sentire “odore di nuovo dentro di te”.

La verità ti sorprenderà all’ennesima potenza, se riuscirai a svincolarti dal campo d’azione “esterno/altrui” entro il quale sei auto installato. Senza questo “coraggio”, sarai sempre nel raggio di controllo di una esigenza altrui, anche giungendo al massimo livello del Creatore.

Dipende da te.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com

martedì 15 febbraio 2011

Ascensione e Maya.




Il 18 febbraio 2010 scrissi questo articolo. Ora, a distanza di quasi un anno, mi sento irresistibilmente attratto da quello che è inerente all’arrivo dell’onda quantica di probabilità e dal fenomeno dell’Ascensione planetaria. Riporto uno stralcio importante della stessa citazione che feci un anno fa:

"Da un punto di vista umano, il primo stage dell’arrivo dell’Onda verrà notato solo dal comportamento anomalo delle persone e da aberrazioni nei cicli naturali, con frequenti uragani, pioggie, terremoti, eruzioni e via dicendo.

Negli stati mediani dell’arrivo dell’Onda, assisteremo ad autentiche scene di follia di massa e di isteria collettiva, mentre d’altro canto alcune persone percepiranno in sè una maggiore pace e forza, una profonda “armonia” col creato, e un allargamento del proprio spettro percettivo, con l’allargarsi di fenomeni PSI ed ESP.
 
L’Onda porta le situazioni all’estremo, fa emergere il meglio o il peggio che giace in voi.
 
Negli stati avanzati dell’arrivo dell’Onda, le cose peggioreranno: il feedback di ritorno generato dalla stessa mente e corpo delle persone ma amplificato degli effetti dell’Onda, colpirà la Terra con grande intensità, amplificata alle loro emozioni, ormai senza vincoli.
Questo peggiorerà gli scompensi climatici, ma d’altro canto il feedback di ritorno delle persone positive calmerà parzialmente la Terra impedendo il peggio. Se i pensieri positivi saranno più forti di quelli negativi generati dalla rabbia e dalla paura, allora il pianeta reggerà, e si passerà all’ultimo stadio dell’Onda.

La Terra quadrimensionale inizierà ad emergere dall’interno di quella tridimensionale.

Tutte le persone che avranno cambiato le proprie frequenze vibratorie in accordo con la frequenza armonica dell’Onda vedranno, percepiranno ed interagiranno con un nuovo mondo.
Tutti gli altri rimarranno nel “vecchio” mondo tridimensionale, semidistrutto dai cataclismi, e a loro sembrerà che milioni di persone siano scomparse di colpo. Ma sono solo andate nella 4° dimensione. Sarà come quando i Tuatha De Danann dei miti celtici “svanirono” nel mondo del Sidhe, o come quando Re Artù scomparve nell’isola di Avalon.

Questi miti in realtà solo mementi dell’azione dell’Onda in epoche passate”
Fonte: http://2012.splinder.com/post/7742279

Credo che questa sia una verità notevole. I moti di ‘ribellione’ di molte nazioni del Nord Africa, lo stesso stato di tensione radicato in Iran, ad esempio, testimoniano di un livello interno di energia di ‘strappo’ molto elevato. Siamo al secondo stadio dell’onda o addirittura al terzo? La società globale è avvolta quasi costantemente dallo stesso tipo di tessuto esistenziale inscritto nel paradigma dei tempi di accelerazione dell’era del petrolio, del controllo, della medicalizzazione e del denaro. 

I due emisferi stanno fondendosi, perdendo la loro tipica identificazione culturale e tradizionale. Ciò che, a prima vista, reca un sentimento di tristezza, nel momento in cui si pensa alla perdita dei valori della tradizione, è solo attaccamento al passato; un passato che ha avuto valore di ‘tappa’, di ‘ponte’, nel cammino mai interrotto dell’evoluzione umana. 

Lasciamo andare la pesantezza indotta dal ricordo del ‘come eravamo’ che l’onda contribuisce a fare riemergere se non si è in un equilibrio ‘sostenibile’, come ad esempio è quello di tipo maschile, attivo, ed in cerca di sfogo della propria energia accumulata. 
Una simile pesantezza, o malinconia, non ha nulla a che fare con il romanticismo classico, ma ricorda più da vicino lo ‘spleen’ dei poeti decadenti alla Baudelaire: un qualcosa di corrosivo e di pericoloso, anelante persino alla autodistruzione. 

Non fa più per noi, al giorno d’oggi…

Io penso che la storia deviata che ci raccontano e che si tramanda, non da sempre, ma dai tempi della presa di potere di quest’ultima versione della ‘matrice’ o dell'Antisistema, sia solo un grande velo alzato per oscurare quello che è successo nel passato remoto, nel tempo smarrito, nelle ere raccontate dalle saghe fantasy, come l’epopea di Re Artù.

Credo che sulla Terra siano successe cose meravigliose insieme a cose terribili. Penso che le cose meravigliose siano state cancellate dai nostri ricordi fisici. Perché? Innanzitutto, le cose 'terribili' vivono più concretamente nei racconti planetari del Diluvio o delle ere glaciali, dell’estinzione di massa dei Dinosauri, degli sconvolgimenti delle terre e delle guerre, nei miti della distruzione di interi continenti, isole, reami, etc. Di tali ricordi, nel tempo, prevale la componente distruttiva, negativa; il perché è subito detto: siamo in uno scenario 3D di auto educazione esperienziale

Siamo qua per ‘andare avanti’. Il buon finale delle epoche precedenti potrebbe portare il cammino attuale al dissolvimento dell’illusione, al venire meno della veridicità, della drammaticità del meccanismo di causa azione e, dunque, della ‘serietà’ del gioco della Vita.

L'illusione riguarda anche questo aspetto.

Ovvio che questo discorso vale per questa ‘versione del raccolto’. Noi tutti abbiamo deciso di prendere una via tanto perigliosa. E una simile via deve essere caratterizzata da asperità esagerate ed estremamente vere, pena il decadimento di ogni sforzo sviluppato al fine di completare il ciclo dell’esperienza animica

Come reagiremmo se, nel pieno della nostra Vita, così seria, qualcuno ci svelasse che in realtà è tutto una illusione, un ‘gioco’? Non sarebbero solo rose e fiori… Pensiamoci bene. Sarebbe difficile accettarlo, dopo tanti sforzi e sacrifici. Allo stesso modo, il mondo non può cambiare di colpo, ma lentamente adattarsi al volere della massa critica. Il petrolio non può mancare di colpo. L’energia free non può sostituire l’energia a scadenza di colpo. 

Pena il crollo immediato del paradigma scolpito nei nostri inconsci

L’Antisistema è un ‘terreno’ di educazione molto duro, il cui frattale è il campo di addestramento militare, in questa versione delle cose. Poteva essere qualsiasi cosa in potenziale, come il programma ‘struttura’ di Matrix. È andata così, perché così abbiamo voluto. Coloro che ci 'amministrano' nei piani fisici, sono attori come noi: dimentichi dell’origine.

È tutto opportuno. Al momento debito, le circostanze cambiano, sollevando il velo, rivelando, ispirando, ricolmando lo spazio, l’etere, del ‘nuovo’ inteso come un premio all’intento correttamente espresso nel corso dell’addestramento intensivo nei reami dello scenario 3D. 

Questa ‘opportunità circostanziale’ è descritta nella citazione di ieri sulle Iso, presa da Tron, e riflessa nello splendido ‘lavoro’ di Josè ArguellesIl fattore Maya”:

È stato solo quando il bisogno momentaneo si è incontrato con il proposito universale, che si verificata una creatività efficace… L’esistenza di queste stagioni cosmiche e galattiche è riconoscibile dappertutto, durante tutti i venti miliardi di anni dell’esistenza”.

Sulla Terra, nel reame del 'possibile' tracciato dal Libero Arbitrio, sono stati condotti esperimenti globali d’ogni tipo, e non tutti sono terminati nella miseria che riteniamo di poter percepire. Esistono storie incredibili, di popoli sparsi ai quattro venti, che narrano di epoche meravigliose. E sono vere. Di questo possiamo esserne certi. Perché? 

Perché l’onda quando arriva esalta quella parte matura del ‘raccolto’ e la conduce via, in un’altra dimensione della Creazione. 

La dimensione 3D rimane e ricomincia ad intessere e, con lei, le Anime che ancora devono completare il proprio ciclo di ‘studi’. Questi momenti di coronamento e di ‘promozione’ corrispondono a tutte quelle leggende che narrano di epoche dell’oro spirituale che ‘non ci sono più’.

Anche in questo caso non è l’amarezza del ‘non ci sono più’ che deve prevalere, bensì l’immane carica positiva che ne deriva in termini di ‘possibilità’ intrinseche della nostra vera Natura.  
Tutto ciò è solo meraviglioso, perché il ‘regno dei cieli’, infine, sarà per tutti. Questo livello della creazione, questo scenario 3D, rimarrà sempre così altalenante, perché è la sua Natura, il suo scopo, la sua missione. L’Antisistema è una scuola molto ‘cruda’ di auto educazione, in cui le Anime si riversano in corpi al fine di dimenticare per poi ricordare e meglio apprezzare.

Il frattale che lo dimostra è l’insoddisfazione umana esaminata in ogni contesto, dal bimbo che ha tutto ed è scontento, all’individuo maturo a cui non manca nulla ma che comunque non riesce ad essere felice.

Ma se la nascita relativamente tarda della civiltà Maya è spettacolare, la sua scomparsa lo è ancora di più. Nell’anno 830 DC, dopo cinque-seicento anni di intensa attività, i centri principali vennero abbandonati alla giungla e all’opera del tempo. Di tutti gli enigmi che ci pongono i Maya, questo sembra essere il più grande. Per quanto ci si sia sforzati di ipotizzare rivoluzioni interne, siccità, carestie, pestilenze, quali cause dell’abbandono dei grandi centri, non c’è la prova definitiva di nessuna di queste teorie. Resta la possibilità, per quanto sbalorditiva possa apparire al nostro modo di pensare, che i Maya abbiano consapevolmente abbandonato la loro civiltà una volta giunta al suo apice. Se così fosse, dovremmo chiederci il perché... In che rapporto sono la conoscenza del calendari dei Maya, il mistero delle loro origini e l’enigma del’abbandono delle loro grandi città intorno all’anno 830 DC? E dove andarono i Maya dopo l’anno 830? Di certo alcuni di essi restarono, e tuttavia c’è una chiara frattura con la rinascita della civiltà Maya della fine del decimo secolo, come se la cesura fosse conscia, deliberata. Non solo la rottura tra il cosiddetto Nuovo Impero Maya ed i Maya pre-830 è profonda, ma all’arrivo degli spagnoli è come se la conoscenza del passato fosse stata dimenticata

E tuttavia rimaneva il calendario. Una traccia; per chi?
Il fattore Maya” di Josè Arguelles
 
Le ‘cose’ basta osservarle in vari modi per intuire meglio i loro significati nascosti o meno evidenti. La scienza ufficiale è così lontana da questo tipo di approccio…

Ecco ciò che penso io: la civiltà Maya è ascesa quando è arrivato il loro momento, quando tutto era opportuno, così come sono ascese tutte le altre civiltà che la storia deviata ci racconta in termini di mito e di leggenda. Funziona così. il ‘premio’ alla propria ottimale condotta è l’Ascensione. Un termine abusato e corrotto ampiamente dal proselitismo religioso che, oggi, è stato relegato al ruolo di ‘favola celeste’.

L’Antisistema si ‘oppone’ a che noi si vada via: lo fa per ‘contratto’. I segni della maturazione dei tempi sono evidenti e tutti intorno a noi. Non si allude a nessuna appartenenza religiosa o cultura umana o forma di credo dentro o fuori dalle regole... A nessuna forma di separazione: si tratta solo di se stessi di fronte al proprio cammino.

L’ascensione è inerente ad una accelerazione della vibrazione dell’essenza, ossia il fenomeno contrario che ci ha condotti in terza dimensione. Il come succeda non è importante. È importante che succeda.

L’acqua ce lo testimonia ogni giorno che è possibile cambiare di stato.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011