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mercoledì 10 dicembre 2014

Qualcosa che esiste, perchè inventato.


In base a nuove regole proposte dalla Federal Reserve, JP Morgan rischia un buco di capitali da 22 miliardi di dollari, gettando nuove ombre sulla più grande banca americana per asset…
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  • in base a (riferimento, vincolo, cardine)
  • nuove regole (programma, algoritmo, paradigma)
  • proposte dalla (ente, autorità, persona fisica/non fisica).
Cos’è una “regola”?
Norma che un gruppo sociale si dà per assicurare la sopravvivenza del gruppo e per perseguire i fini che lo stesso ritiene preminenti
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  • gruppo sociale (la Massa o chi/che altro, nel caso umano?)
  • sopravvivenza (della Massa o di chi/che altro, nel caso umano?)
  • fini… preminenti (interessi; quali sono, oltre al sopravvivere)?
Se aggiungiamo la definizione di “regola”, derivante anche dall’ambito religioso, non del tutto estraneo e (s)collegato da quello economico, sociale e politico:
in religione un insieme di norme e prescrizioni basilari stabilite dai fondatori per disciplinare minutamente la vita individuale e collettiva dei singoli Istituti di vita consacrata…
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  • insieme di (convenzione, convinzione, credo, imposizione)
  • fondatori (chi sono, a parte la parte “leggendaria” inerente ad ogni religione?)
  • disciplinare minutamente la vita (degli “aderenti”, per opera di chi/che?).
Dove è chiaro (?) chi/cosa sia il “fondatore”, è sempre il caso di aggiungere il termine “sembra”, perché in realtà le "cose" sono molto più “attorcigliate” di come “appaiono sulla carta” (e la regola, la “legge” è qualcosa che necessita di essere “scolpita nella solida… carta”, in maniera tale da assumere una valenza autoritaria su tutti coloro che conseguono. Solo in seguito, la regola diventa “regola”, ossia, convenzione di condotta individuale e d’insieme. Solo in seguito e per auto suggestione, la regola s’imprime nell’inconscio e diventa “normale”).

martedì 9 dicembre 2014

Non è vero.


(Richard Feynman) Mumble. Mumble... Uhm!
Cosa sai?
Bankitalia: Visco, attuale inflazione ha conseguenze gravi per l’Italia.
Con i livelli attuali di inflazione i Paesi che hanno debiti elevati, come l’Italia, potrebbero subire conseguenze gravissime. Così Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia…
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Perché? Te lo sei chiesto? 

Beh… tutti i “Tg” ne parlano, per cui, “lo sai il perché”! No? Se “te lo dicono” è perché è “vero”?
Cosa è vero? Forse, non è vero ciò che ti senti dire sempre?
Ma tu, che ne sai? Sei in grado di capire veramente e a fondo?
L'inflazione può avere diverse cause, e non c'è completo accordo su quale sia quella che influisce di più…
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Anche tra gli “esperti” non c’è unanimità di visione. E sai perché?
Uhm, perché:
ciò che ti dicono “non è vero”, ossia, non è vero nella misura in cui… non è “completo, unico, assoluto”.
Ciò che ti dicono è “una versione della realtà”.
Qualcosa che deriva da un “osare teorico”, che mantiene in piedi un castello di carte, (pre)ordinate a livello di intenzione, piano, strategia, lungimiranza, interesse, etc. da parte di un controllo che “non appare mai direttamente”.
Difficile da credere, nevvero?


lunedì 18 agosto 2014

E tu... che tipo di (ri)petitore sei?


Laura Williams - Invisible
Draghi: Bce determinata a evitare che bassa inflazione duri troppo.
Il Consiglio direttivo della Bce resta "unanime" nel suo impegno ad avvalersi anche di altri strumenti non convenzionali, se necessario a evitare che la fase di bassa inflazione nell'area euro prosegua troppo a lungo. Lo ha ribadito il presidente Mario Draghi…

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È “convenzionale” che, ad esempio, tu creda nella centralità del “potere della mente”. La tua attenzione è interamente direzionata “”.
E se la mente non esistesse, perlomeno, nella “forma” alla quale sei abituato a (ri)tenere?
Se fosse come un effetto eco? Oppure, come... l'ansa di un "fiume"?

Se… la vera "intelligenza" fosse qualcosa d’altro?
Se… il vero processo d’utilizzo fosse solo uno scenario possibile, fra i tanti che servono uno scopo diverso da tutto quello che pensi?



Osserva il consueto personal computer, che fa bella presenza in quasi ogni casa/ufficio, attualmente. Questa “scatola tecnologica” (ed inarrivabile per te, visto che “non sai come funziona né sai come costruirla”) ha la sua forma d’intelligenza nativa di "serie" (potenza, capacità, performance, etc.) ma… senza un utilizzatore esterno (tu), rimarrebbe ferma/latente nella sua ipotetica potenzialità.
Quindi, la sua vera intelligenza (il suo “centro di massa”) si (ri)trova/(ri)colloca al di fuori di se stessa. Ok?
Puoi certamente (ri)badire che esistono macchine che non hanno necessità di un “operatore/usufruitore” diretto; che “sanno quello che devono fare”. Certo. Ma… ti rendi conto di quello che stai pensando? 
Lo scenario è ancora “peggiore”, alias, queste macchine sono programmate per farlo
Di fatto, esse non hanno “coscienza” di quello che fanno. L’evoluzione tecnologica le porterà al livello umano? SPS crede di sì, perché la “storia deviata” è frattale, ossia, si (ri)pete anche se sempre diversamente (tra le righe, nella sostanza). 
Del resto, anche l’umano descrive la stessa medesima situazione che, perciò, parte da molto lontano nel Tempo deviato e… lontano da te, nella tua "forma" attuale.

lunedì 17 settembre 2012

Simili ma non uguali.




Si dice che ‘tutto scorre’, che ‘tutto sia in movimento’ e, quando ci si mette ad osservare un fiume, lo si riesce anche a constatare in maniera molto evidente

L’acqua passa davanti a noi; non si sa da dove venga e dove vada. O, meglio, si dice che il tal fiume sgorghi, come per incanto, dal tal luogo e che vada a finire nel tal bacino acqueo. In realtà, il ciclo dell’acqua non ha un inizio ed una fine, infatti, si può parlare di una miscelazione continua tra masse biodiverse.

Come al solito, l’umanità ha creato attorno a sé un contesto convenzionale.

Perché? Per conferire stabilità apparente a quello che per sua Natura è fluido. Tale 'stabilità' serve per questo piano degli aventi; un luogo da esperimentare, previa emersione di un substrato ‘denso’ da colonizzare. 

Non espandiamo oltremodo, per quest’oggi, l’ambito duale ‘movimento e stabilità’, mentre focalizziamoci sul relativo 'monopolo del movimento’.

Esiste un parametro economico, convenzionale, nella società umana, attraverso il quale accorgersi e misurare uno scostamento tra prezzi e Tempo, ossia, capace di rilevare un vero e proprio movimento del prezzo di un bene mentre mutano gli scenari: l’inflazione.

In economia il termine inflazione indica un generale e continuo aumento dei prezzi di beni e servizi in un dato periodo di tempo, che genera una diminuzione del potere d'acquisto della moneta…

Con l'innalzamento dei prezzi, ogni unità monetaria potrà comprare meno beni e servizi, conseguentemente l'inflazione è anche un'erosione del potere d'acquisto…

L’inflazione può avere diverse cause, e non c’è completo accordo su quale sia quella che influisce di piú…

Con l'introduzione dell'Euro, in Italia si è verificato un fenomeno particolare:

alcuni indicatori economici segnalavano un aumento dell'inflazione, stimato intorno al 6% annuo, mentre le rilevazioni ufficiali dell'Istat si attestavano intorno al 2-3% annuo. Secondo alcuni il primo dato corrisponde all'inflazione percepita dai consumatori, e a quella rilevata da altri istituti, come l'Eurispes. Questo, secondo il parere di alcuni economisti, non tanto perché i dati siano falsificati, bensì in quanto il campione dell'Istat non è più rappresentativo dei consumi
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L'introduzione dell'Euro raddoppiò di colpo gran parte dei prezzi e, ciò, avvenne a tutte le latitudini del potere.

L’inflazione muove i prezzi dei beni e dei servizi, solitamente in Avanti, tramite un movimento opposto del relativo potere d’acquisto

È, insomma, una spinta contemporanea al rialzo compensata da una al ribasso (loop, Nastro di Möbius, routine, etc.).

Ciò che colpisce maggiormente, tra i vari aspetti dell’inflazione, è che sembra esserci, in un simile meccanismo, una inevitabile costante azione impoverente in atto nel Mondo.

L’inflazione è una invenzione del Controllo? Osservando una montagna, si tenderebbe a dire di no; infatti, nel corso del Tempo, la sua fisicità cambia, erodendosi per mezzo degli agenti atmosferici. Ossia, diminuisce la sua massa emersa, tramite erosione. Le sue particelle non scompaiono nel nulla, tuttavia, ma diventano più o meno fini granelli di polvere, finendo praticamente dappertutto e tornando in circolo.

Per cui, analogamente, il denaro inflazionato dovrebbe perdere anche peso fisico, dalla sua componente di garanzia basata sulla presenza di particelle d’oro. Cosa che non accade più, ormai, in quanto le valute più popolari al Mondo (Dollaro Usa ed Euro) sono state sganciate dal sistema di garanzia, basato sull’equivalente possesso di oro, depositato nelle casse degli Stati battenti moneta.

Mentre, una volta, questo processo accadeva:

Caso pressoché unico nell'evo antico, la reale perdita di valore della moneta romana, occorso nei secoli, è concretamente e tangibilmente evidenziabile dalla decurtazione del titolo (percentuale di metallo nobile rispetto al peso totale della moneta) nell'arco dei secoli

Quando - come nell'antichità - il valore nominale di una moneta era legata direttamente al titolo (percentuale) di metallo prezioso di cui era costituita la moneta stessa, costituiva reato da pena capitale non solo falsare il titolo (alterare la quantità di metallo prezioso presente), ma anche la tosatura (alterarne il peso, limandone i bordi e recuperando la polvere di metallo prezioso medesimo da riutilizzare)…
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Quindi, possiamo assistere ad un progressivo processo di 'alleggerimento' del valore fisico della moneta ed al relativo, opposto, movimento di sostituzione del valore aureo attraverso materiale comune. Ciò descrive a pieno un processo alchemico di trasformazione, che ha creato un mezzo di scambio, basato sul concetto di valore intrinseco, per poi lasciarlo allo scorrere del Tempo, ossia all’erosione della sua particella nobile. 

Ciò equivale a dire, che le fasi inflattive sono direttamente proporzionali alla trasformazione del vettore aureo di scambio monetario verso la sua virtualizzazione più completa.

Il denaro è energia solidificata e, come tale, nel Tempo sta tornando nuovamente energia, per via del processo naturale di riassorbimento nell’Uno. Anche in questo aspetto v’è, interamente, quella componente apparente e illusoria dell’ambito materiale.

Il processo è contraddistinto da almeno tre fasi post creazione:
  1. moneta contenente particelle auree (titolo)
  2. moneta senza particelle auree, ma garantita dal possesso di equivalente oro nelle casse dello Stato battente moneta
  3. moneta senza particella aurea né garanzia in solido determinata dal possesso di oro.
Ciò che decretava, autorizzava, il 'valore' contenuto nella moneta è completamente scomparso. Lo Stato non batte più moneta, ma lo fanno le Banche Centrali. L’oro è ancora ammassato nei caveau, ma non garantisce più per la moneta battuta.

A cosa equivale, un simile processo di impoverimento aureo della moneta?
  • ad una trasformazione in movimento.
  • al relativo impoverimento della Massa.
  • al diretto frattale, illusorio, del conferimento convenzionale di potere, mediante opera di convincimento della Massa.
  • ad un furto autorizzato, di valore e di potere, nei confronti della Massa con il proprio tacito consenso.
L’oro, che non è più parte del peso fisico della moneta, è l’equivalente di una nuova estrazione di ricchezza materiale, non più dalla vena prolifica della Terra, bensì dall’erosione artificiale, provocata dal Controllo. Come ad anticipare l’erosione naturale della moneta e delle sue componenti diverse, ad opera degli agenti naturali. 

Frattalmente, questo lucido proposito equivale all’intenzione, duratura nel Tempo, di non volere rinunciare alla propria posizione dominante, all’interno di uno scenario 3d, altamente polarizzato (docenza senza memoria, inconscia).

Voglio trovare un senso a questa sera
anche se questa sera un senso non ce l'ha...
Voglio trovare un senso a questa vita
anche se questa vita
un senso non ce l’ha.

Voglio trovare
un senso a questa storia
anche se questa storia
un senso non ce l’ha…

Un senso – Vasco Rossi

Il senso c’è sempre. Nel caso umano è la propria presenza nella nave-scuola auto educativa Terra Antisistemica 3d, polarizzata inversamente (negativa).

È comprensibile, come il valore aggiunto dell’esperienza in Terra 3d, derivi dall’erosione di parti incomprese di sé, al fine di permettere il trasferimento delle stesse, per erosione naturale, al di fuori di sé

Cioè, forniamo l’autorizzazione all’emersione del nostro lato oscuro. Perché? Perché una volta emerso è molto più facilmente osservabile, etc.

La conseguenza viene da sé…

Per accorgerci del processo inflattivo reale, possiamo ad esempio agganciarci ad un bene materiale molto diffuso ed avente ruolo caratteristico nel Tempo, come la testata settimanale 'Topolino'

È importante rendersi conto di un simile movimento e la cosa migliore per non dimenticare questo processo, è fissare dei paletti nel Tempo, da cui contare e a cui potersi riferire. È un processo di consolidamento della consapevolezza. A tal proposito, vediamo com’è cambiato il prezzo del 'Topolino' nel corso di oltre sessant’anni di storia italiana.

          Costo                   Numero         Data 
Lire     60 (
Euro 0,03)          1         aprile 1949
Lire     70 (
Euro 0,04)        22         dicembre 1950
Lire     80 (
Euro 0,04)        36         dicembre 1951
Lire   100 (
Euro 0,05)      148    10 ottobre 1956
Lire     80 (
Euro 0,04)      236      5 giugno 1960
Lire   100 (
Euro 0,05)      289    11 giugno 1961
Lire   120 (
Euro 0,06)      410      6 ottobre 1963
Lire   150 (
Euro 0,08)      605      2 luglio 1967
Lire   200 (
Euro 0,10)      906      8 aprile 1973
Lire   250 (
Euro 0,13)      975      4 agosto 1974
Lire   300 (
Euro 0,15)    1021    22 giugno 1975
Lire   400 (
Euro 0,21)    1119      8 maggio 1977
Lire   500 (
Euro 0,26)    1245      7 ottobre 1979
Lire   600 (
Euro 0,31)    1329    17 maggio 1981
Lire   700 (
Euro 0,36)    1378    25 aprile 1982
Lire   800 (
Euro 0,41)    1413    26 dicembre 1982
Lire 1000 (
Euro 0,52)    1464    18 dicembre 1983
Lire 1200 (
Euro 0,62)    1524    10 febbraio 1985
Lire 1300 (
Euro 0,67)    1596    29 giugno 1986
Lire 1400 (
Euro 0,72)    1649      5 luglio 1987
Lire 1500 (
Euro 0,77)    1678    24 gennaio 1988
Lire 1700 (
Euro 0,88)    1710      4 settembre 1988
Lire 2000 (
Euro 1,03)    1754      9 luglio 1989
Lire 2300 (
Euro 1,03)    1859    14 luglio 1991
Lire 2500 (
Euro 1,19)    1963    11 luglio 1993
Lire 2800 (
Euro 1,45)    2059    16 maggio 1995
Lire 3000 (
Euro 1,55)    2119      9 luglio 1996
Lire 3200
(Euro 1,65)    2223      7 luglio 1998
Lire 3300
(Euro 1,70)    2328    11 luglio 2000
Lire 3400
(Euro 1,76)    2380    10 luglio 2001
                Euro 1,80     2432      9 luglio 2002
                Euro 1,90     2536      6 luglio 2004
                Euro 2,00     2606      8 novembre 2005
                Euro 2,10     2641    11 luglio 2006
                Euro 2,20     2745      8 luglio 2008
                Euro 2,30     2850    13 luglio 2010
                Euro 2,40     2954    10 luglio 2012
Link 
 
La progressione è davvero impressionante. Il processo inflattivo è ancora più marcato dell’affine traccia lasciata graficamente dall’aumento del prezzo della benzina. Nell’ultimo periodo il prezzo sembra aumentare di 10 centesimi di Euro ogni due anni, sempre prima delle vacanze. All’opera c’ è sempre una intelligenza opportunistica, che non lascia nulla al caso e, questo, ad ogni livello.

Per curiosità o per constatare coi propri occhi, è possibile trovare in 'Rete' dei siti che hanno raccolto e scannerizzato tutte le copertine di 'Topolino', in maniera tale da evidenziarne anche il prezzo.
Tra l’altro, a questo link, per la gioia di molti, è possibile leggere anche delle storie Disney on line.

La storia si ripete, anche se due 'cose' non avvengono mai nello stesso modo.

Topolino 151 e Topolino 999: copertine gemelle.
I numeri chiamati in causa sono il 151 e il 999 e l'autore è il ben noto Carl Barks, papà dell'universo dei paperi, che disegnò questo splendido compleanno dei nipotini per l'albo americano Walt Disney's Donald Duck numero 46 del lontano 1956. Il disegno è identico anche se nel numero 151 è un po' più ravvicinato e tagliato sulla sinistra. Anche i colori cambiano tra i due numeri, ma di poco…

Link

L’influsso derivante dagli Stati Uniti d’America è frattalmente e nitidamente osservabile e, in questo caso, per un Paese tanto creativo come l’Italia, sembra costituire un raggio traente di rara potenza. Anche se l’Italia è divenuta progressivamente il centro mondiale di produzione delle vicende del Mondo Disney:

nei numeri di Topolino del 1949 le pagine a fumetti create in Italia sono appena 43 su oltre 700. Ma già cinque anni dopo sono decuplicate, e a partire dagli anni sessanta occupano progressivamente sempre più spazio. Oggi, e ormai dagli inizi degli anni novanta, tutte le storie pubblicate su Topolino nascono in Italia.
Topolini Story – 1949.

Ciò dimostra che il potere erodente permette anche una certa creazione di valore, al contempo. Prima allineata e poi… chissà! 

La conoscenza, affine all’emersione di parti di sé non propriamente conosciute, è sempre veicolatrice di valore aggiunto: 

basta accorgersene, come ad esempio, non si fa, allorquando si vive il processo inflazionistico in maniera mnemonicamente sconnessa, senza memoria.

Consapevoli, tuttavia, senza giudizio.

Dipende da noi.

14092012 S 25,4 + 258 Esaltazione della Santa Croce (Una festa paradossale) +-
15092012 S 25,2 0 259 Santa Caterina Fieschi Adorno (Quanta sofferenza) + 0
16092012 S 25,6 0 260 Santo Cipriano e San Cornelio (Perdere la testa con troppa facilità) +0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 15 ottobre 2010

La verità "scomoda" attualizzata.





Vecchio e nuovo. Ci risiamo. Ancora una volta la dualità! Vediamo quest’oggi come il vecchio possa essere riconsiderato “nuovo” e, “vestito” di queste fattezze, provocare dilatazioni quantiche del concetto di tempo. Partiamo da questa notizia:

Google fa un indice dei prezzi.
Il re dei motori di ricerca Google ha deciso di realizzare un indice che misura l'inflazione. Si chiamerà “Indice dei prezzi Google” e, per costruirlo, saranno tenuti in considerazione, tra gli altri elementi, i prezzi dei beni commercializzati via internet.
Come chiarisce Hal Varian, capo economista della società americana, Google avrebbe i mezzi non tanto per fare meglio degli istituti di statistica, quanto per essere molto più veloce nei calcoli. Mentre gli indici tradizionali vengono resi noti una volta al mese e con diverse settimane di ritardo, il motore di ricerca riuscirebbe, secondo Varian, ad anticipare il presente partendo dal proprio indice attualizzato in tempo reale…
Fonte: Yahoo

Notizia di chiara proposizione attuale, "nuova". L’indice dei prezzi al consumo misura l’inflazione e l’inflazione lega a doppia mandata pensioni e stipendi, in termini di adeguamento monetario. Se l’inflazione aumenta deve aumentare di conseguenza anche lo stipendio e la pensione. È importante avere un indice dei prezzi sempre attuale e “reale”. Per comprendere l’assurdità dei metodi di calcolo ufficiali statistici, è sufficiente ricordare a quanto veniva calcolata l’inflazione nel periodo di passaggio dalla Lira all’Euro; periodo in cui i prezzi praticamente raddoppiarono e l’inflazione venne calcolata attorno al 5%. È semplice capire il perché:
  • il calcolo utilizza una “immagine vecchia” proiettata sul “nuovo”
  • il “nuovo” deve confermare il “vecchio” ai fini della continuità ed autorevolezza del “servizio”
  • l’adeguamento delle pensioni e degli stipendi al costo della Vita rimane staccato dal “nuovo”, non riflettendo l’aumento dei costi sopportati dalle famiglie nell’aumento “salariale” previsto di volta in volta.
In pratica è successo che il costo della Vita raddoppiò ma l’aumento relativo in “busta paga” ne rispecchiò solo una minima parte. Chi ci avrà mai guadagnato? Diciamo i soliti “ignoti”…

Un servizio “nuovo” come quello di Google può regolare il calcolo inflativo, avvicinandolo alla gente e influenzando in questo modo il “vecchio” o la linea di continuità. Le due “misure” si compenetrano più di quello che si possa pensare.

Il “nuovo” può riversarsi sul “vecchio” influenzandolo: perché?

Il vecchio è qualcosa che esisteva, non è attuale; non possiamo mettergli le “mani” addosso perché è una fotografia non reale! Ma come? Se ci influenza ancora adesso! Come può un ectoplasma essere tanto influente sull’adesso? Il “vecchio” rappresenta lo status quo: il paradigma ufficiale, il sogno di qualcuno attualizzato. È come se la sua struttura sia collocata in un’altra dimensione e sia sfuggevole: si ha l’impressione di non potere fare nulla!Si è sempre fatto così!” - dicono negli ambienti lavorativi al giovane che si chiede “Come mai, invece, non fate così?”.

Il “nuovo” può mutare il “vecchio”. Come? Mettendolo in luce, attualizzandolo e mostrandone tutta la limitatezza, la sua Natura antidiluviana, fuori dal tempo. La successione nuovo-vecchio non è lineare, ma traccia complesse figure geometriche. Gli agganci che il “vecchio” lascia nel “nuovo” sono ponti d’energia che possono anche essere invertiti. Diciamo che è un ancora di salvezza che il “vecchio” si autoconferisce, un meccanismo quantico di refresh, l’intelligenza di meccanismi ritenuti “freddi e calcolatori”. 

Chi plasma il “nuovo” attraverso il “vecchio” ne è consapevole? 

Io penso di si. Per questo il "vecchio" non ci permette di riflettere abbastanza. Tuttavia il meccanismo evolutivo non si ferma mai e, prima o poi, compensa e spazza via ogni ostacolo alla crescita. È un fiume sempre in piena e non è semplice bloccare per molto tempo la sua “furia”.

Google dimostra come il nuovo possa cambiare il vecchio, il quale altrimenti e “tranquillamente” comanderebbe per sempre, a distanza, lo scorrere del tempo. Stiamo pur certi che il calcolo di Google darà molto fastidio ad un certo potere, perché introduce un pericoloso principio di alternativa e paragone. Vecchio e nuovo possono guardarsi in volto.

Come il “vecchio” si attualizza nel “nuovo”?. Lo abbiamo già scritto sopra: plasmandolo a distanza attraverso un sottile gioco di illusioni nelle vesti di abitudini, leggi, consuetudini, educazione, etc.
Eppure il “vecchio” può rinvigorirsi e superare persino il “nuovo” in termini di attualità: è il caso delle profezie! La visione mistica è sempre attuale, “nuova”.  

In questo caso il “vecchio” corrisponde al “nuovo” perché lo identifica, lo segue.

Ad esempio nel libro di Carpi Le profezie di Papa Giovanni XXIII”, Angelo Roncalli riporta degli avvenimenti particolari che si riflettono su un certo tempo “nuovo”. È come se avesse lanciato degli arpioni nel tempo, aprendo degli squarci. Gli squarci sono delle aperture che attendono il cammino dell’uomo. Sono in attesa. L’uomo può anche deviare, come è successo per le visioni dei Profeti, i quali avevano visto un “nuovo” apocalittico che è stato superato solo nel 1987 dalla comunità animica umana intera. 

Ciò che avevano veduto non corrispondeva più al “nuovo”, o meglio, a questo “nuovo”

Giungendo a scrivere di fase duale del tempo, degli estremi della scala del tempo, si concepisce una diversa modalità dell’utilizzo dei termini, diversamente abusati. Si capisce che in realtà non hanno molto senso se il nostro punto prospettico diventa multidimensionale. Il tempo limita la sua portata in questo caso: si liquefa. Anche ciò che è inerente alle diverse opportunità conferite dal corso evolutivo, dagli errori, dagli slanci di ciò che è stato e di ciò che è.

Tutto prende una prospettiva diversa… Solidale alla comprensione di colui che osserva e che aveva una curiosità da soddisfare: “vediamo come andrebbe se…”.

Nuovo e vecchio sono concetti che valgono dal punto di vista "denso". In realtà esprimono un solo punto sulla scala evolutiva osservata dall’Anima; un punto molto simile al concetto di “Voi siete qua”. 

In che modo ci siete arrivati? Ecco che allora si apre lo scenario “vecchio/nuovo”, andando nei “dettagli”.

A proposito di profezie del ”Papa buono”; sto continuando la lettura del libro e ieri sono rimasto sgomento da varie “espressioni” e relativo commento del Carpi; vediamole:

Pagina 116. Una famiglia di dittatori prenderà il potere nella terra dei figli di Lutero. Spargerà sangue… Cadrà il presidente, cadrà il fratello. Tra essi il cadavere della stella innocente. C’è chi sa. Chiedete alla vedova nera e all’uomo che la condurrà nell’isola dell’altare. I loro segreti sono nelle armi, nel delitto. E sono segreti di chi non era a Norimberga. In tre spareranno al presidente. Il terzo sarà tra i tre che colpiranno il secondo. Morirà Lutero e sarà bene. Dietro di lui, l’ombra di chi ha già ucciso. Mentiva la sua voce…".

Commento del Carpi: Negli Stati Uniti, la famiglia di dittatori dovrebbe essere essere sicuramente quella dei Kennedy. Si dice che essa abbia sparso sangue, per questo potere, e dopo la sua conquista… 

Poi la profezia che prevede la morte dei due fratelli… Il brano seguente dice come tutto può essere spiegato nell’uccisione dei Kennedy. Chi sa viene indicato dal profeta nelle figure della vedova nera e dell’uomo che la condurrà nell’isola dell’altare. Jacqueline vedova di John Kennedy, fu sposata da Onassis in un isola, Skorpios. Onassis, se sapeva, è scomparso. Che veramente la sua vedova sappia qualcosa di determinante circa gli attentati alla Vita del primo marito e del cognato? Se è così, perché tace? E qual è il legame segreto su questi fatti ignoti, che la legavano al suo secondo marito scomparso? Un’ipotesi sconcertante

Soprattutto se si pensa che  è stata avanzata dal profeta addirittura nel 1935

I loro segreti sono nella armi, nel delitto. E sono segreti di chi non era a Norimberga. La prima frase è un’accusa durissima contro Jacqueline Kennedy e Aristotele Onassis. La seconda, mette in scena nuovamente le forze del male, i personaggi scampati alla caduta del nazismo e ancora in azione. Nel mondo. Quali i collegamenti? Il mistero continua. Secondo il testo, gli attentatori di John Kennedy sono stati tre. E uno di essi, assieme a due persone diverse, avrebbe partecipato anche all’attentato al fratello Bob. 

Eccoci ad un altro atroce delitto, l’uccisione di Martin Luther King. Il profeta dice che la sua morte è stata un bene: dietro di lui, l’ombra di chi ha già ucciso. Mentiva la sua voce. La spiegazione è sin troppo evidente, ma potrebbe nascondere riferimenti che mi sfuggono. Forse collegati con l’uccisione dei fratelli Kennedy. Il giudizio sul personaggio, comunque, è drastico.
È la frase finale della profezia, d’altra parte, fa intendere come per il mondo il momento sia stato veramente drammatico.

Che dire? Da quando ho iniziato il processo interno di "risveglio", sono cadute tutte le lucide falsità che vengono propinate sui libri di storia, tutto!

Ma a questa visione delle “cose” non ero ancora giunto. I casi sono due:
  • o i “versi” delle profezie sono stati male interpretati
  • o abbiamo altre due false icone suggerite a “modello” (e non sarebbe la prima volta)

Cosa ne pensate? Le profezie sono del 1935. L’autore è un Papa…

Il “vecchio” che si rifrange sul “nuovo” per aiutare ed essere aiutato.