Visualizzazione post con etichetta Illusioni.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Illusioni.. Mostra tutti i post

lunedì 30 maggio 2016

Sempre in ritardo. Un vero peccato.


Peccato e... ritardo.
"Il mondo è stato cambiato per sempre qui", ha detto il leader Usa ricordando quel giorno in cui il bombardiere Enola Gay sganciò l'ordigno atomico su Hiroshima. "Ma oggi… i bambini di questa città potranno affrontare la loro giornata in pace. Sono protetti e questa protezione va estesa a ogni bambino…”.
Barack Obama
Un buon esercito è simile all’acqua”.
Sun Tzu
Com’èl’acqua? Accorgiti. 
Com’è, allora, “un buon esercito”? Te ne accorgi “in lungimiranza, frattale espansa (che significa, estendendo ogni concetto, dal livello centrale al… livello centrale, futuro ricompreso). Quale è, o cosa èil “livello centrale”?
È proprio “il nocciolo della questione” e, non paradossalmente, proprio ciò che sfugge mirabilmente, poiché, il “vantaggio della dominante, consiste nel non rientrare nello stesso piano della consapevolezza massiva”.
Il “non essere presi in considerazione (nonostante la stessa similarità umana)”, certifica non localmente (significa sostanzialmente) soprattutto il “non esistere, seppure da esistenti (la più grande delle... protezioni)”.
Il “buon esercito”, dunque, non esiste, dal momento in cui… non serve alla dominante (è... al limite, la dominante stessa).
"Non esiste (al di là della dominante)"... visto che, qualsiasi umano (e, quindi, qualsiasi esercito) è potenzialmente, arruolabile… essendo inconsapevole, relativamente alla compresenza, non manifesta, dominante.
Essere come l’acquaè
permanere in uno stato di coerenza, interiore, propria.
Non importa, allora, come “ti trasformi (in risposta ad un grado di adattamento strategico, esteriore)… dato che, invariabilmente, nella sostanza non cambi mai, visto che non ci sono le condizioni tipiche e necessarie, per le quali… può essere considerato ‘prevedibile’ un simile cambiare (la dominante non lo prevede, per essa, quindi, la frattalità espansa... non lo prevede nemmeno per te 'a sua immagine e somiglianza'”.
  

mercoledì 15 febbraio 2012

Loro sono i malvagi ma solo perché è il loro mestiere. Non lo sono sul serio.




Ho acquisito dei brandelli d’informazione , mettendo a rischio uno sguattero a Baghdad.
- Aftab, com’è il tuo caffè?
- Buono, Dalib. È decaffeinato. E il tuo com’è?
- Anche il mio. Ottimo. E com’è il tuo… muffin?
 
Parole grosse!
Io mi domando: perché due esperti e pronti a tutto agenti di Caos, indulgono ai carboidrati? Perché sono sottoposti ad un fortissimo stress.
- E prendono il decaffeinato…
 
Finchè non comprendiamo che anche i nostri nemici sono esseri umani, non saremo mai capaci di sconfiggerli. Sì, loro sono i malvagi ma solo perché è il loro mestiere. Non lo sono sul serio
Agente Smart - Casino totale.

Questa sorta di monologo, che ‘introduce’ l’interessante film appena citato, è secondo me una perla di autentica ‘saggezza e lungimiranza’. Non l’ho citato per intero, perché nel mezzo c’è una ulteriore frase, che rischiava di far 'deragliare' la lettura un po’ troppo verso il sentiero dell’ilarità.

Quando scrivo di ‘analogia frattale’, è proprio questo che intendo:

osservare i ‘comportamenti’, ossia condensare l’osservazione del ‘fenomeno’ in luogo dell’osservazione del ‘giudizio’.

È un passo importante del radicamento di Sé nelle 3d, mantenendo una prospettiva più allargata del semplice identificarsi con la sopravvivenza.

Sopravvivere è giudicare, fermarsi alle apparenze. Vivere o essere pienamente vivi è ‘andare oltre’, mantenendo sempre ben chiaro ed evidente il ‘gioco delle parti’ di cui ognuno di noi è un ‘portatore sano’.

I frattali a cui alludo, non sono solo la punta dell’iceberg evidenziata dallo studio ripetitivo delle forme, ma sono tutti i riflessi comportamentali che rispecchiano le verità superiori:

ad immagine e somiglianza.

Per questo motivo l’ascolto di un ‘ritornello’ o di una consuetudine, non deve prestare l’occasione di cadere nel giudizio di quello che si ‘ascolta/vede/sente’, ma deve fornire l’occasione per interpretare e decodificare il segnale portante trasmesso insieme all’apparente significato 3d

Le chiavi di lettura sono ‘proprietarie, ossia relative al singolo individuo, il quale è tenuto a 'ricordarle' in continuazione, mediante l’aggancio al proprio campo della consapevolezza di chi ‘egli sia’. Sempre ed in ogni circostanza.

La famosa ‘centratura’, tanto decantata, è questa forma di padronanza del proprio costrutto. Una maestria che ci permetterebbe di rimanere sempre al centro del nostro ‘giroscopio’ o ‘occhio del potere’.


Non un ‘arma’, ma una facoltà di tradurre sempre opportunamente il riflesso del nostro comportamento, come la famosa 'bussola', che punta sempre verso il centro, piuttosto che verso presunti punti cardinali esterni a noi.

Ringrazio veramente di cuore gli autori dello splendido, profondo e divertente – Agente Smart. Casino totale; un film ricco di grandi spunti, che per il momento lascio a 'decantare', prendendo degli appunti personali per un prossimo articolo. 

Su questa linea di decodifica, cerchiamo di porre il nostro focus sul ‘nuovo’, che è già manifesto nel ‘vecchio’, ossia nel sistema finanziario ‘giudicato come malato terminale’

Le banche, ad esempio, costituiscono da ‘sempre’ un paradosso nel contesto dell’evidenza quotidiana. Esse sono demonizzate eppure, non conoscendo alternativa al loro potere di ‘custodia e risparmio’, non si esita a consegnare loro i proprio risparmi, nonostante quello che si ‘intuisce/pensa’ e gli scandali finanziari che sono da sempre emersi, come zavorre di cui liberarsi con astuzia nel tempo, sulla loro ‘scia’ predatoria senza fine di continuità. La morsa che ottunde la massa è questa:

mi fanno ‘schifo’, ma non conosco alternativa, per cui mi adeguo e poi sto 'male'. Un po’ un motto rivisitato alla Indro Montanelli, per intenderci.

E il Mondo va avanti in questo modo, come trascinandosi stancamente. Una simile modalità mette in risalto, per analogia frattale, un ‘qualcosa’ che molto sottilmente e ad un livello non manifesto, agisce alla stessa maniera: non conoscendo alternativa!
 
Ecco il ‘Sì, loro sono i malvagi ma solo perché è il loro mestiere. Non lo sono sul serio’.

Ovviamente, per chi segue SPS usualmente, sarà già chiaro che mi riferisco al potere parassitario che ‘ci ha’. Smettere di giudicarlo, pur non direttamente vedendolo (perché non ci si crede) se non di riflesso in ogni circostanza giudicata come avversa, colorando in questo modo il Mondo come un Inferno, è un atto sensato e altamente consapevole. Che cosa intendo?

Che occorre cercare di comprendere ogni fenomeno, visibile o invisibile, essendo il visibile la manifestazione del non visibile, mediante analogia frattale, ossia mediante l’assunzione di Sé al centro del proprio potere. Noi non terminiamo dove ‘finisce’ il corpo fisico. Ok?

Se abbiamo bisogno di fare nostro questo basilare concetto, allora siamo ancora al ‘buio’. Andiamo oltre, per favore. Il favore, ovviamente, lo fate solo ed esclusivamente a voi stessi.

Ecco il nuovo che emerge dal vecchio. Iniziamo a scorgere i primi vaggiti:

Interessante, liberi da interessi!
L'Associazione Culturale Jak Bank Italia vi da il benvenuto.
 
JAK italia è un progetto, ma soprattutto il punto di riferimento per un nuovo modello economico libero da interessi. Dove il denaro è solo un mezzo, dove le relazioni tra le persone e con il mondo sono i valori che coltiviamo.
 
Il nostro progetto persegue lo scopo ambizioso di portare valori come mutualità, solidarietà ed equità nel settore che, tradizionalmente, meno li ha accettati: l'economia.
Link

Evidenziamo per bene questo concetto:

Il nostro progetto persegue lo scopo ambizioso di portare valori come mutualità, solidarietà ed equità nel settore che, tradizionalmente, meno li ha accettati: l'economia. 
 
È andata così. Stop. Fermiamo la giostra della mente. È semplicemente successo questo. Adesso lo sappiamo e possiamo ‘conoscerci meglio’. Sulle rovine del ‘come è andata sino ad ora’ iniziamo ad erigere un nuovo modello basato, anche sulla ‘bontà’ di alcuni aspetti del ‘vecchio’, come ad esempio la tentacolare organizzazione globale:

esiste

Perché gettarla alle ortiche? Magari tornando nelle caverne? No. Quando la centesima ‘banca’ cambierà status, tutte le banche diverranno il ‘nuovo’.

Tempo al tempo. Pazienza e lungimiranza. Centratura e occhio alla ‘rotta’, mediante opera di analogia frattale. Tutto quello che ci riflette ci dona indicazioni su ‘come stiamo procedendo’: 

questo neo sciamanesimo corrisponde al ritorno verso le nostre facoltà dimenticate.

Non ci serve lo sciamano per guarire o per liberarci dal male. Egli interpreta solo il nostro 'potenziale', ce lo rammenta in continuazione, ma noi andando da lui, delegando a lui la nostra ‘salute’, non facciamo altro che svalutarci e di conseguenza prestiamo il fianco all’opera della ‘malattia’ e autorizziamo il potere parassitario a fare altrettanto. I nostri errori si riflettono sui ‘controllori’. È paradossale, vero?
 
Bene.

Più avanti nell’articolo torneremo ancora a Jak Bank. Vediamo invece cosa è successo ieri sera alle Borse Usa.

Wall Street: ma cosa è successo?
Una mezz’ora finale che lascia sbigottito anche il più smaliziato fra gli operatori di Borsa, una seduta vissuta completamente in territorio negativo e che stava incrementando via via le perdite, improvvisamente alle 21:30 ora italiana, quindi quando mancavano trenta minuti esatti alla fine delle contrattazioni, vede concentrarsi una valanga di acquisti senza un apparente motivo.
 
Risultato finale, tutti i tre principali indici statunitensi terminano le contrattazioni praticamente invariati rispetto alla vigilia come ormai accade da tempo immemorabile sui listini d’oltre oceano. Sembra quasi ci sia una mano ‘divina’ che faccia sì che gli indici americani non possano chiudere una seduta in ribasso.
 
Ciò che è accaduto questa sera, però, qualora non trovasse una giustificazione plausibile, merita di essere indagato, di cose strane in Borse ne accadono spesso, ma è difficile imbattersi in qualcosa di simile.
 
Il fatto che tutto parta ad un’ora ben precisa, le 15:30 a New York, lascia davvero pensare che il tutto sia stato preordinato, anche perché sembra proprio sia stata fatta una ‘prova generale’ esattamente un’ora prima quando erano le 14:30 a New York, infatti, è partito un inatteso strappo rialzista durato trenta minuti, ma poi, esauritosi, le quotazioni erano tornate a scendere, fino alle fatidiche 15:30 un’ultima mezz’ora in cui lo S&P500 guadagnava circa un punto percentuale senza soluzione di continuità...
Link

La mano ‘divina’ di chi era? Questa non è assolutamente una novità. È la norma... Ecco la notizia che, nel solito ed immancabile ritardo, giustifica il ‘giorno dopo’ ogni movimento. 

Il frattale che si desume è la nostra consueta ‘differita esistenziale', cioè mi riferisco al fatto che subiamo immancabilmente degli ‘input’ sottili esterni a noi. L’ombra del controllo, in pratica, ci fa vivere in ‘ritardo’ rispetto a quello che vorremmo fare, ossia la nostra volontà è succube dell’intenzione parassitaria. Ma è solo un ‘ritardo’, infatti il 'tutto' è una questione di tempo.

Viviamo come coi riflessi addormentati. Siamo poco proattivi e troppo reattivi, ossia ‘passivi’. Sembra una frase alla Celentano, mi rendo conto. Invece è una frase per chi ha orecchie per intendere…

Ecco la favoletta di questa mattina. La fiaba raccontata alla massa, accomodando le coperte e cantando la nenia per mantenere addormentati:

Cina si dice pronta a sostenere l'Europa.
Il premier Cinese Wen Jiabao ed il Governatore della Banca del Popolo Cinese Zhou hanno dichiarato nella notte che la Cina pronta a partecipare nella risoluzione della crisi dell’area Euro attraverso un coinvolgimento nel Fondo di stabilità finanziario europeo

Il Governatore della Banca Centrale Cinese ha precisato che la Cina continuerà a mantenere in portafoglio attività finanziarie di Eurolandia. Il sostegno della Cina potrebbe arrivare attraverso acquisti diretti da parte della Banca Centrale, da parte del fondo governativo China Investment Corp o delle banche private.
Link

La Cina è pronta a… Ecco l’effetto 'butterfly', ossia le ali della farfalla asiatica che provoca una tempesta dall’altra parte del Globo. Tramite poche parole si sono mossi capitali indicibili.

Osserviamo allora, con lo stesso fare, queste dichiarazioni  di Monti:

ufficiale: Monti boccia Roma 2020.
Mario Monti dice no: il Presidente del Consiglio ha deciso di non firmare la garanzia frantumando, così, il sogno olimpico della capitale per l’organizzazione dei Giochi del 2012. Il rifiuto, già trapelato in mattinata, si rapporta alla manovra salva-Italia varata dal Premier nel post-Berlusconi, non reputando sostenibile una spesa così ingente (9.8 miliardi di euro, 4.7 dei quali a carico dello Stato) in un momento economico tanto delicato.
 
Dare garanzia non è responsabile - 'Siamo arrivati alla conclusione unanime che il governo non ritiene che sarebbe responsabile nelle attuali condizioni dell'Italia assumere un impegno di garanzia - ha spiegato Monti nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. 

Il Comitato ha fatto non solo un'ottima progettazione ma ha anche presentato uno studio molto autorevole, che presenta conclusioni positive dal punto di vista dell'impatto economico. Essendomi occupato qualche volta di economia so che per quanto uno studio venga fatto con le migliori metodologie la certezza assoluta non si può avere

Abbiamo ritenuto doveroso e prudente esaminare il decorso delle Olimpiadi degli ultimi 20 anni, e molte volte si è registrato un distacco consistente tra preventivi e consuntivi.

Per questo abbiamo considerato il rischio non responsabile.

Non vogliamo che chi governerà l'Italia nei prossimi anni si trovi in una condizione di difficoltà. L'Italia può e deve avere mete ambiziose. Il nostro Governo è concentrato anche sulla crescita, non solo sul rigore, ma in questo momento non pensiamo che sarebbe coerente impegnare l'Italia in questo tipo di garanzia che potrebbe mettere a rischio denari dei contribuenti'...
Link

Essendomi occupato qualche volta di economia so che per quanto uno studio venga fatto con le migliori metodologie la certezza assoluta non si può avere.

Grande discorso, però se applicato alla rivelazione cinese, mi chiedo: quanto valgono le parole del Premier Wen Jiabao?

La parola ai prossimi tempi.

Proseguiamo alla ricerca del ‘nuovo’. Un altro caso speciale è ‘Zopa’, un modello inglese di concessione/richiesta di prestiti, imperniato sul fatto che sono le persone a decidere il tasso d’interesse applicato alla somma, che una parte mette a disposizione e l’altra richiede in prestito. Zopa guadagna dalle commissioni agganciate alla contrattazione fra le parti.

Inutile dire che questa iniziativa è stata premiata dalla massa ma non dalla Banca d’Italia (in quanto parte Antisistemica, che si oppone alla libera circolazione del denaro al di fuori del veicolo usuale bancario), la quale aveva bloccato l'attività di Zopa, affermando che non possedesse le credenziali ad operare come Istituto di Pagamento. Poi, nel corso del tempo, le cose si sono normalizzate:

Zopa autorizzata.
In data odierna (29 03 2011) Banca d’Italia ci ha comunicato l’autorizzazione ad operare come Istituto di Pagamento.
 
È il punto di arrivo di un percorso lungo e faticoso a cui Banca d’Italia ha dato il suo positivo contributo: il social lending è ora un’attività riconosciuta e regolamentata.

Il punto di partenza della nuova Zopa è dietro l’angolo, dobbiamo espletare alcuni passaggi previsti dalla normativa (la registrazione del nuovo statuto societario e l’iscrizione all’albo degli Istituti di Pagamento), portare a termine l’aggiornamento della parte informativa del sito e, prima della partenza vera e propria, far migrare i Prestatori esistenti al nuovo regime contrattuale.
 
Vi terremo aggiornati, per adesso lasciateci condividere con voi questo momento di grande soddisfazione.
 
Maurizio Sella
Amministratore delegato
Zopa Italia srl
Link

Per operare e rimanere ‘installati’ nel sistema operativo Antisistema, occorre accondiscendere a tutte quelle pratiche burocratiche, atte a far ‘consumare energia’, come diretto frattale dello sfruttamento predatorio sovradimensionale in atto.

Zopa, nel frattempo, è ‘andata avanti’ e il 12 dicembre 2011 è diventata altro ancora

è nata Smartika.
Carissimi Zopiani,
per un ultima volta mi appello così a voi in quanto un’altra tappa importante del nostro percorso di rinascita è compiuta.

Il contratto di franchising che legava Zopa Italia Srl a Zopa Ltd  è stato risolto sulla base di valutazioni strategiche e di marketing volte ad assicurarci la piena indipendenza tecnologica e di brand.
 
Zopa Italia Srl ha di conseguenza assunto una nuova ragione sociale mutando nel contempo forma societaria: siamo Smartika Spa. Ma cosa ancora più importante, inizieremo ad operare attraverso il sito smartika.it con una nuova identità digitale.
 
Benvenuti nel pianeta Smartika!
 
Maurizio Sella
Amministratore delegato
Smartika Spa

Sono nuovo e voglio iniziare a utilizzare Smartika. Cosa devo fare?
Sono nuovo e voglio diventare un Prestatore Smartika.
Nella prossima versione di smartika.it (preapertura riservata ai Prestatori), potrai registrarti e diventare Prestatore sottoscrivendo il contratto con Smartika Spa.

Da quel momento potrai trasferire i primi fondi (a partire da 100 euro) e fare la tua prima offerta di prestito. Nel giro di poche settimane, appena si sarà creata sui mercati Smartika una liquidità sufficiente, accoglieremo le prime richieste di prestito e inizierai a concludere i primi contratti di prestito con i Richiedenti.

Nel frattempo puoi registrarti alla newsletter sul sito Smartika e puoi incominciare a partecipare alla vita della community sul blog.
 
Sono nuovo e voglio un prestito Smartika.
Devi solo aspettare poche settimane, appena si sarà creata sui mercati Smartika una liquidità sufficiente, accoglieremo le prime richieste di prestito. In quel momento potrai registrarti su Smartika e fare la tua richiesta di prestito (da 1.000 a 15.000 euro) ripagabile in 24, 36 o 48 rate.

Al fine di essere tempestivamente informato sulla data della apertura di smartika.it ai Richiedenti, ti consigliamo di lasciare la tua e-mail nella Home Page di Smartika.it
Link

L’unione di Smartika a Jak Bank ‘rischia’ di mutare il 'Pianeta Banca' una volta per tutte.
 
Cos’è JAK?
JAK è un acronimo in lingua svedese: Jord, Arbete, Kapital. In italiano Terra, Lavoro, Capitale, tre elementi di base del sistema economico.
 
JAK Medlemsbank è una banca che opera in Svezia dal 1973 utilizzando un metodo molto particolare: 

i risparmiatori non ricevono interessi sul capitale versato, mentre coloro che prendono prestiti pagano unicamente una commissione, corrispondente ai costi di gestione della banca.
 
JAK è una teoria economico-finanziaria che afferma che il denaro è stato inventato e va utilizzato allo scopo di migliorare la qualità della vita degli esseri umani.
 
JAK è un gruppo di italiani che operano per trasformare questa teoria in concreta realtà, anche qui in Italia.
 
JAK è un progetto di futuro volto a realizzare un soggetto bancario che si faccia promotore della circolazione del denaro e della redistribuzione della ricchezza. Gli attuali scenari economici e finanziari mostrano quanto il tradizionale modello induca, da un lato, alla contrazione dei risparmi; e, dall’altro, a una crescente difficoltà a rimborsare il debito, visti gli alti costi dei finanziamenti. 

Conseguenza di tutto ciò è l’aumento della disuguaglianza tra persone benestanti e quelle in disagio economico. Jak Italia propone un progetto di business sociale 'no profit': 

obiettivo è la sostenibilità economico-finanziaria, non la massimizzazione del profitto, tanto che i capitali prestati non sono remunerati da interessi ma solo da contributi necessari a sostenere le spese di gestione. Mira, inoltre, a sostenere lo sviluppo di una coscienza ambientale e il credito all’economia locale.
 
Una nuova immagine di banca, insomma, prende vita: 

una banca gestita dalle persone (ogni socio gode di un voto nell’assemblea) che mettono a disposizione di altre persone i propri risparmi. Un luogo in cui i soci non pagano, né ricevono interessi. Un sistema virtuoso e sostenibile che mette i soci al riparo anche dall’inflazione in quanto la perdita di potere d’acquisto è compensata dalla possibilità di ricevere finanziamenti a costo ridotto
 
I 3 obiettivi dell’emancipazione economica:
  1. liberarsi dai debiti derivanti dagli interessi;
  2. mettere ciascuno nella condizione di pensare e negoziare liberamente;
  3. partecipare ad un'economia più altruista e consapevole.
Link 
 
L’economia Antisistemica è basata sul debito e sulla ‘leva’ del debito. Tutti siamo indebitati e non si sa mai con chi

Anche la banca, a cui dobbiamo i soldi del mutuo, è in realtà stata in grado di prestarceli prendendoli da tante parti proprietarie altrui, ossia da quel denaro ‘custodito’ che non è mai nei ‘forzieri’ ma bensì che è sempre attivo e in circolazione. Un modello astuto di ‘fare’ senza avere ‘nulla’ di proprio. Forse giusto il ‘capitale sociale’ che si è messo all’origine.

Il frattale che testimonia il concetto silente del controllo è quello che emerge dai giochi autorizzati e non, le cui vincite, in Italia, rimangono assolutamente anonime. In questa maniera il ‘controllo’ ha ottenuto vantaggi molteplici:
  • rimanere nell’anonimato significa ‘non pagare le vincite’. Pensateci bene. Avete mai conosciuto qualcuno che abbia vinto cifre da capogiro. E non intendo i capri espiatori. Ci siamo capiti?
  • l’anonimato è il riflesso del controllo ‘anonimo’, ossia sottile, non manifesto.
  • l’anonimato si riflette sul concetto di debito, ossia sul fatto che ognuno di noi è debitore nei confronti di ‘chi non si sa’. 
In questa maniera tutti quanti viviamo in un ‘bacino’ di preoccupazione infinita e le risorse vengono assorbite e reimmesse in una modalità a loop, ridondante, fittizia ma altamente efficace sul piano del controllo.
 
È un gioco talmente illusorio da risultare assolutamente ‘reale’.

A questo punto occorre chiedersi: come si fa a fermare l’incantesimo?

Dipende da noi. Cosa intenderemo?

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 1 febbraio 2012

Dopo la neve, buon tempo viene.




Dopo la neve, buon tempo viene.
 
Così recita la proverbialità italica emanantesi dalla propria regionalità o biodiversità. È possibile notare la diretta verosomiglianza tra il significato di ‘quello che viene dopo ad un certo fenomeno’, espresso dal proverbio sopracitato, e quello che accade ad esempio in Borsa, dopo una tendenza ribassista, che fa puntualmente temere per il peggio, mentre offre in realtà l’opportunità di partecipare all’inizio di un nuovo trend rialzista, perlomeno nel breve periodo di tempo.

Ossia, ciò che intuisco, osservando la saggezza di questo proverbio, è quella grande capacità di non farsi influenzare dall’apparenza delle ‘cose’

Dopo il brutto tempo viene sempre il bel tempo.

Se cercassimo di 'fare nostra' questa vera e propria ‘lezione di Vita’, che permette di interpretare una caduta copiosa di neve, in maniera tale da rimanerne solo affascinati, al limite giocosi-gioiosi, ma nulla di più in termini di appesantimento energetico in relazione a quello che 'viviamo percependo' nelle 3d, allora potremmo sempre rimanere ‘neutri’, non ‘attaccati’ alla situazione emersa come ambito della possibilità.

La posizione consapevole permette di mantenere ben salda la centralità, riuscendo persino a scorgere, intuitivamente e mnemonicamente, addirittura il potenziale futuro celato nella manifestazione attuale.

Non solo. Riuscendo a mantenersi ‘stabili’, non facendosi imbrigliare dal carattere illusorio del fenomeno, si può godere della ‘bellezza’ del fenomeno stesso, pur rimanendo ‘fermi’ nella visione nitida di quello che il fenomeno stesso ‘annuncia tra le righe’: senza prenderlo troppo sul 'serio', senza farsi fagocitare 'testa e piedi'.

Questa decodifica del ‘segnale’ diventa saggezza, con il trascorrere del tempo. L’illusione di un fenomeno è da intendersi a livello del ‘fenomeno che verrà dopo’, a livello di 'futuro presente': futuro annunciato nel presente.

Non a livello fisico, bensì a livello di potenziale. 

Nella fisicità, è ovvio, che il fenomeno è reale e concreto. Può fare ‘male o bene’ in funzione di una miscellanea di leggi ed eventi vibrazionali diversi e in funzione della ‘storia’ individuale e collettiva. Un’illusione è relativa alla sua potenzialità, da non intendersi mai come ‘definitiva’, mentre nelle 3d si manifesta tramite condensazione energetica, diventando ‘reale’ e, dunque, con un certo ‘peso specifico’.

Non fermarsi alle apparenze significa vedere sempre ‘oltre’ al fenomeno che si annuncia nella 'concretezza percepita come unica realtà'.

Come prevedere con chi farà affari la camorra.
Conoscere in anticipo i movimenti della criminalità organizzata. Sapere, per esempio, come si spostano i flussi del narcotraffico. Chi stringerà affari con la camorra, quali sono i bersagli del cyber-crime. O dove la corruzione riuscirà a infiltrarsi. 

Così da intervenire sul sistema preventivamente, perché lo scenario preconizzato non si realizzi e le sorti della società volgano, invece, a favore della giustizia. Non siamo ai livelli di Minority Report. Siamo oltre. Al posto dei veggenti di Steven Spielberg, qui c'è un pool di veri esperti di computer science, data mining, scienze sociali e cognitive. Che fa sul serio. Sono i ricercatori del neonato Crime Exploratory (o CrimEx), un Osservatorio sul crimine e l'export della corruzione, costituitosi nell'ambito del progetto europeo FutureICT e coordinato dal Laboratorio per la simulazione dei fenomeni sociali (Labss-Istc) del Cnr di Roma.
 
'L'illegalità è un business fiorente, in continua crescita, trasformazione ed evoluzione', ha detto Rosaria Conte, dell'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione, nel corso della conferenza di lancio di CrimEx. 

Per avere un'idea del giro d'affari: solo negli Stati, la corruzione muove tra gli 800 e i 2mila miliardi di dollari. Il traffico di droga s'aggira globalmente sui 320 miliardi di dollari. La guerra al terrorismo, dall'11/9, è costata mille miliardi di dollari. Mentre in Italia le mafie sono la prima industria nazionale, con guadagni (stimati al ribasso) per 150 miliardi di euro all'anno, pari al 15-20% del Pil

'È urgente adottare un approccio radicalmente innovativo e multidisciplinare per affrontare una delle sfide sociali ed economiche più complesse del nostro futuro', ha esortato Conte. Intercettazioni, controlli fiscali, retate sono utili, certo. Ma si tratta di metodi vecchi, che arrivano quasi sempre tardi e hanno un successo parziale. Servono tecniche più sofisticate

Il futuro della lotta alla criminalità organizzata si giocherà sui modelli computazionali del crimine. 'Si tratta di software che consentono di analizzare enormi reti di dati o simulare le dinamiche sociali collegate alle attività criminali', spiega Barbara Sonzogni, ricercatrice dell'Istc-Cnr Gli esperti del data-mining, per esempio, sono capaci di estrarre informazioni cruciali dalla combinazione di grandi database, individuando possibili pattern su come evolverà un certo fenomeno. Per capire: il fatto che Cosa Nostra abbia messo radici negli Stati Uniti, mentre la 'ndrangheta abbia attecchito in Germania o la camorra si sia radicata nella Francia meridionale non è casuale. Ci sono ragioni storiche, economiche, demografiche, sociali, culturali che determinano l'andamento di certi flussi. 

La sfida del futuro è combinare gli elementi giusti e accorgersene prima che si verifichino. Un po' come quando si uniscono alcuni punti di una figura e si intuisce a colpo d'occhio quale disegno si andrà a configurare.
 
Altra grande risorsa, nella quale sono specializzati quelli dell'Istc-Cnr, sono le simulazioni ad agenti, qualcosa che ricorda, alla lontana, i giochi di ruolo tra amici, dove ci sono quelli che interpretano la parte di cittadini, chi fa il ladro, chi il poliziotto. 'Le simulazioni ad agenti sono vere e proprie ricostruzioni virtuali che permettono di modellizzare un fenomeno reale e studiarne tutte le evoluzioni possibili, al variare delle variabili in gioco', spiega Sonzogni. La ricercatrice ha realizzato uno studio di questo tipo sulla camorra in Campania: date le premesse attuali (popolazione, tasso di occupazione, lavoro nero, reddito ecc.) e impostate le regole d'interazione tra i cosiddetti agenti (imprenditori, camorristi, forze dell'ordine), la simulazione gira al computer e determina quale sarà il futuro scenario a seconda delle impostazioni di partenza

'Abbiamo osservato che la repressione dell'illegalità è efficace nel ridurre il racket, ma fino a un certo punto: l'effetto deterrente non è direttamente proporzionale', ha spiegato Sonzogni. 'Intensificare le punizioni sopra una certa soglia, cioè, non porta a riduzioni altrettanto significative della criminalità. Di contro, se i controlli delle forze dell'ordine sono troppo deboli, la criminalità prende il sopravvento'. 

Ma è emerso anche un altro dato: 'Se nelle interazioni si introducono variabili culturali, si riduce l'imitazione sociale che porta a delinquere'. La cultura è un altro efficace contrasto dal basso.
 
Le simulazioni ad agenti sono estremamente utili per prevedere in anticipo i rischi sociali e soprattutto testare gli interventi più efficaci contro le mafie. 'Non abbiamo davvero un'idea precisa di cosa funzioni e cosa no per contrastare le organizzazioni criminali', ha aggiunto Conte.
 
'Il nostro obiettivo è seguire questo approccio innovativo, altamente tecnologico, ma allo stesso tempo fondato su solide base teorico-scientifiche', ha concluso Conte: 'Siamo convinti che il coinvolgimento di diverse competenze, dalle scienze sociali e cognitive alla criminologia, dall'intelligenza artificiale alla scienza della complessità, dall'economia alla psicologia, permetterà un vero e proprio cambio di paradigma nella lotta contro la criminalità'. 

Magari non basterà per realizzare il migliore dei mondi possibili, ma il meno peggio sì.
Link
  • capaci di estrarre informazioni cruciali dalla combinazione di grandi database, individuando possibili pattern su come evolverà un certo fenomeno
  • la sfida del futuro è combinare gli elementi giusti e accorgersene prima che si verifichino. Un po' come quando si uniscono alcuni punti di una figura e si intuisce a colpo d'occhio quale disegno si andrà a configurare.
L’ambito che emerge con sempre maggiore vigore, in SPS, è quello relativo all’analogia frattale. L’osservazione di verità superiori riflesse e diluite in verità direttamente comprensibili, in funzione del livello dell’osservatore e della osservazione consapevole a quel livello: nel nostro caso il livello è quello delle 3d.

Tornando alla notizia precedente, come reagiranno gli ‘esperti’ quando l’intelligenza artificiale, ottimamente programmata, evidenzierà verità ‘scomode’ per l’Antisistema? Ossia quando metterà in chiara relazione gli ambiti ‘governativi’ con quelli di ramificazione mafiosa, cosa accadrà? 

Oppure l’algoritmo è già stato programmato in maniera ‘opportuna’ per cogliere sul fatto solo scippatori e ladri di galline?

Ciò che 'già adesso sappiamo tutti', ossia la grande collusione del potere politico con quello mafioso, verrà dimostrata anche dalla prodigiosa capacità elaborativa dei computer? Ripeto, per chi non avesse colto: ciò che già adesso sappiamo tutti!
 
Però ben vengano tutti i metodi che si ritengono utili al fine di dimostrare delle ‘verità nascoste’.

Attraverso l’analogia frattale è istantanea la conferma di questa sottile comunione del malaffare. Come? Beh… attraverso ‘somiglianze’ che non verrebbero certamente prese in considerazione, come ‘prove’, da nessun tribunale al Mondo. Ad esempio, certe ‘dimenticanze misteriose’ che accadono troppo spesso in ambito giudiziario

Un altro frattale che rivela la 'non intenzione', da parte delle ‘Autorità’, di rivelare questo legame occulto Mafia-Politica è quello riflesso dal comportamento della gente che protegge i mafiosi, ‘nascosti’ in città e paesi, allorquando gli organi di vigilanza inscenano parodie, di tanto in tanto, tentando di penetrare il ‘fortino’ di turno.

Con il tempo e la narrazione in SPS, l’analogia frattale crescerà sempre di più, arrivando a dimostrare tutto il celato che ci attornia ed avvolge come una corda impigliata nella nostra facoltà di discernere.

Occorre sempre tenere ben saldi in mente questi due concetti basilari:
  1. l’intreccio delle leggi Cosmiche e Planetarie a ‘regolare’ le 3d
  2. il ‘vuoto dimensionale’, descritto nell’articolo di ieri, come decodifica al proprio livello di verità troppo ‘alte’ per essere recepite in maniera ‘concreta’ nelle 3d.
Questi due punti, se non ben 'stabilizzati' in noi stessi, daranno luogo ad uno smarrimento 3d conseguenziale dell’individuo non consapevole. Il ‘vuoto esistenziale’ che sappiamo molto bene tutti quanti riconoscere nella società globale.

Lo smarrimento globale è un fenomeno ‘pronosticabile’ da una entità  sovrasensibile in costante osservazione del costrutto umano, che l’ha attirata tramite la liberazione del proprio polo magnetico, durante la fase di ‘caduta’. Queste entità parassite stazionano attorno alla nostra capacità di co creazione, avendoci del tutto ‘conquistati’ a livello inconscio

Tutto quello che co creiamo deriva dal loro grande potere ispirante. Le illusioni rimangono tali, ma una volta condensate nelle 3d, diventano concrete: reali.

Reali e illusorie allo stesso istante. Dipende da noi. Da quale punto prospettico le ‘viviamo’?
 
Termino, per oggi, evidenziando la grande illusione tecnologica, che sottintende la costituzione del parco autoveicoli in circolazione. Quello che ci fanno credere a proposito delle vetture d’uso comune è che la tecnologia sviluppata sia sempre più al top della possibilità. Ma se ci pensiamo bene, la tecnologia è stata sempre più perfezionata nella sola direzione già presa:

quella illusoria relativa allo sfruttamento energetico. 

La diretta conseguenza, che nasce nella percezione della massa, nel tempo,  è una mancanza di alternativa.

Altra fenomenale illusione.

Il motore a scoppio a moto alternato è un divoratore di energia, ed è usato come mantenitore del concetto di continuo bisogno di grandi quantità di energia, e conseguente uso smodato di risorse e il loro relativo impoverimento...
 
L'auto in generale è un affronto all'intelligenza umana ,oltre a consumare risorse inquina, ci priva pure di spazi, ma soprattutto non rende lavoro ma consuma solamente.
 
Quando presentano la Moto GP o la Formula 1, facendola apparire come apice della tecnologia, con enormi scie di calore e quindi energia dispersa nell'ambiente, per non parlare del rumore, anch'esso energia dispersa, e di rumore ne fanno tanto, in realtà vedo Valentino a cavallo di un prototipo ottocentesco, e mi scappa da ridere quando vedo ingegneri costruire le moto con l'aspirazione frontale in linea ai gas di scarico poveri di ossigeno di chi gli sta davanti...
 
Tutte le auto sono dei catorci divoratori di energie,  altamente impattanti, pericolosi, privatrici delle nostre libertà, delle nostre Vite, e vanno trattati come tali, per cui in ogni caso bisogna liberarsene...
Marini Andrea

È una tranquilla notte di Regime. Le guerre sono tutte lontane. Oggi ci sono stati soltanto sette omicidi, tre per sbaglio di persona.
 
L'inquinamento atmosferico è nei limiti della norma. C'è biossido per tutti

Invece non c'è felicità per tutti. Ognuno la porta via all'altro.

Così dice un predicatore all'angolo della strada, uno dall'aria mite di quelli che poi si ammazzano insieme a duecento discepoli. Ce n'è parecchi in città. Dai difensori dei diritti dei piccioni alla Liga artica. Siamo una democrazia. Ogni tanto, sul marciapiede, si inciampa in qualcuno con le mani legate dietro la schiena. Forse la polizia lo ha dimenticato la notte prima. 

Ho guardato in alto, oltre le insegne illuminate e, obliqua su un grattacielo, c'era la Luna. Le ho detto: 'cosa ci fa una ragazza come te in un posto come questo?'...
Baol  - Stefano Benni.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com