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mercoledì 8 novembre 2017

Credi davvero di meritare un mondo migliore?



Alla Prima Repubblica è conseguita la Seconda Repubblica:
squadra che vince, non si cambia”. 
Pensare al/il contrario, si commette “peccato”, stando ai dati di fatto che la realtà manifesta “qua (così)” ti porta continuamente sottovento, potendo “odorare” la qualità dell’aria. 
Perché non ti sembra di poter fare, sostanzialmente, nulla
Perché dipendi, nel “tuo” giudizio (comprendere, ricordare, agire), dal parere “espert3” altrui, dal parere intermediario che è nel “mezzo”… e che fa le veci – da sottodominante – della dominante (senza nemmeno essere al corrente di prestarsi ad un tal giogo).
L’intermediazione è sempre di parte, confacendo al “proprio” interesse
Quando “ti va bene”, è perché l’intermediari3 si accontenta, è in crisi oppure ha delle necessità impellenti di s-vendere… resta, comunque, il fatto che a prescindere da quale sia il tipo di servizio proposto, tutt3 concorre sempre al manutenere perfettamente “oliat3” l’AntiSistema
Quest3 è una assoluta certezza, che è ottimale che anche tu “deduca” ambientalmente, in maniera tale da… “fare (attraverso l’atteggiamento ‘formulare’)”. 
Ossia, farela differenza (ciò che riconosci meglio ricorrendo al termine “cambiamento”). 

lunedì 6 novembre 2017

Descrivere regole.



La sua famiglia governa da cento anni e lui ha la villa più grande nella sua strada…”.
True detective
La grande concentrazione di massa non ha nulla a che fare con il concetto intuitivo di grande numero, grande peso, grande dimensione, etc. 
Ess3 “scrive le regole ‘qua così’”.
L’indagine di Stato è una estorsione. Afferrato?...”.
True detective
La grande concentrazione di massa “deriva causalmente (è permessa potenzialmente e funzionalmente)” e “sposta gli equilibri (conseguentemente)”, ossia, attraverso il proprio essere/funzionare e causare (la scia/traccia di effetti collaterali) è, anche, possibile ricongiungerl3 sensatamente ai propri “effetti ambientali” (è logico riuscire ad accorgersi, rilevarl3, calcolarl3, misurarl3 e renderl3 manifest3... perché è immanifest3 strategicamente, pur essendo fisica tanto quanto te).
Ho preso ordini per così tanto a lungo che… non so più chi… sono ormai… è che non so nemmeno come stare al mondo…”.
True detective
A proposito di “effetti collaterali (speciali)”, è conveniente “riunire i puntini” infilandoli con lo “strumento ‘formulare’”, il cui ambito e definizione – alla luce delle “Quattro leggi di SPS (questo Spazio – Potenziale – Solido)” – va aggiornato; cosa che puntualmente avverrà quanto prima.
Non ci sono regole… è così da sempre…”.
True detective
Quando (sei in) qualcosa (che) “funziona”, significa che “ci sono (solo) regole, da cui… la legge (umana e quella traslitterata, simbolicamente,  “divina”). 

giovedì 2 novembre 2017

Quale costanza, nella costante AntiSistemica.



Ma... come hai fatto?
Non ricordo. Smanetto con il Pc e poi mi dimentico cosa ho fatto…”.
Che cosa significa… quello che continua a succedere “qua (così)”?
Draghi ottimista: l’inflazione tornerà ai livelli che vogliamo
La Banca centrale europea ha confermato oggi che il ritorno dell'inflazione a livelli vicini all'obiettivo dell'istituto monetario richiede “pazienza” e “costanza”.
Il processo sarà lungo, tanto che il presidente della Bce Mario Draghi ha approfittato di una audizione parlamentare per spiegare che la politica monetaria rimarrà “molto accomodante” in un contesto di crescita economica “stabile e ampia”, che dovrebbe proseguire nel futuro prevedibile.
“In generale siamo più fiduciosi che l'inflazione a un certo punto tornerà ai livelli in linea con il nostro obiettivo, ma siamo anche convinti che una politica monetaria molto accomodante rimanga necessaria per consentire al rialzo dell'inflazione di materializzarsi…”…
Mario Draghi 
Ecco, che cosa significa (al di là di ogni sceneggiata di parte).
Inflazione, Unc: per famiglie con 2 figli stangata da 391 euro.
31 ottobre 2017
"Una brutta notizia. Anche se l'inflazione media cala, purtroppo prosegue la corsa inarrestabile del carrello della spesa.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, infatti, triplicano i due mesi, passando dal +0,6% di agosto al +1,7% di settembre
Una stangata per la massaia che va al mercato...".
Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati provvisori di ottobre resi noti oggi dall'Istat, secondo i quali l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic) registra un aumento dell'1% su base annua, da +1,1% di settembre, mentre il carrello della spesa segna un rialzo nei dodici mesi dell'1,7%, da +1,1% di settembre, così come i beni ad alta frequenza di acquisto, +1,7% da +1,3% del mese precedente.
"Se il rialzo dell'inflazione all'1%, per una coppia con due figli, la classica famiglia italiana, significa avere una maggior spesa annua complessiva di 391 euro, 132 euro di questi se ne vanno per la sola spesa di tutti i giorni, 265 per i beni ad alta frequenza di acquisto" conclude Dona.
Link 
Una stangata per la massaia che va al mercato… (l’inflazione – media - “auspicata”, dalla Bce, è del 2 percento, quindi, la corsa non è ancora terminata).
Alleluia. Alleluia…”.

martedì 31 ottobre 2017

Un cesto pieno elevato a zero diventa un cesto vuoto, poiché svuotato.



Che posto è questo?
Non lo so: sei arrivato prima tu”.
True detective
Che posto è, questo? È il “qua (così)”. 
L’AntiSistema: la negazione del Sistema.
Il reame senza vessilli sotto (alla) dominante:
della dominante (la compresenza gerarchica immanifesta, la grande concentrazione di massa giurisdizionale planetaria, il principio virale della “malattia”, l’inversione di fase, etc.)…
Scimmie forti, insieme…”.
The War - Il pianeta delle scimmie
La Massa è disunita “qua (così)”, data la strategia dominante. 
Ergo:
“serve” che la Massa sia e rimanga disunita.
Di converso (allora) “serve” che la Massa sia e rimanga unita:
ribalta gli opposti, poiché c’è un sottile “filo (trasparente)” che l3 unisce sostanzialmente.
La distanza è una vibrazione, non è fisica (quella fisica è apparenza, come del resto dimostra lo sviluppo della tecnologia wireless).
Quella storia del passato. Di non negarlo. Lasciare che sia parte di te.
Già…”.
True detective
Il “passato” è sempre (sempre) “parte di te”, solo che non lo sai perché non lo ricordi. 

lunedì 30 ottobre 2017

Tra il nesso e la sua dimostrazione, c’è di mezzo il mare.



Che cosa (chi) ti sfugge se sempre “qua (così)”?
Il nesso causale, fra il significato (di ciò che continua a succedere sostanzialmente) e la ragione fondamentale (il “è già success3”, l’avvento della dominante). 
Mentre, in questo “caso”, di/in mezzo ci sei tu (nell’AntiSistema… “tu”), che ne fai le spese a scapito tuo. 
Quando una piccola quantità di “materia (intenzione)” è in grado di determinare “a valle” una valanga di conseguenze
Quando c’è una di-pendenza, ossia, quando esiste differenza di potenziale tra le parti, divise gerarchicamente in: 
“a monte” ed “a valle”. 
Con un simile funzionare, che è permesso dalle leggi fisiche globali. 
Qualcosa (qualcun3) di indubitabile, tanto sembra inarrivabile quel processo. 
Quando Leonardo da Vinci (ti dicono che…) annotava nei suoi “diari (appunti)” la fonte della propria “ispirazione”, identificandola nella (con la) “natura”che cosa stava sostanzialmente affermando

venerdì 27 ottobre 2017

Ogni “tua” abitudine personalizza anche il cosmo, come la matita col foglio.



L’isola che non c’è… è un sogno, da cui non ci si risveglia mai. Ne hai mai fatto uno? Un incubo terrificante che tu sai non essere vero. Il tuo sonno è così pesante. Così profondo. Così delizioso. Che non ce la fai a svegliarti. Sei immerso nel sonno. Fai sogni lenti. Immerso in un soffice mare, nero… è la morte… La morte che ti sussurra. È quella la fine… per molti di noi…”.
Pan
Per darti l’impressione del tempo, che passa e trasforma tutt3, ti è già stat3 dat3 il (concetto di)tempo; le pellicole dei film si sgranano, le mode si alternano, i “gusti“ tendono a seguire la ciclicità imposta (come una strategia sempre troppo “a monte” per accorgertene), c’è… inflazione ed obsolescenza (programmata), il passo della “tecnologia” impone dei ritmi che rendono persino il passato recente… il passato remoto, le vite s’interrompono (tutte quelle che “conosci”, senza eccezione alcuna)
Ora, che puoi rivedere nel “tempo”, attraverso giornali, Tv, fotografie e video… non puoi non giungere da te alla conclusione che:
esiste il tempo, data l’evidente diversità da “allora”.

giovedì 26 ottobre 2017

Infinite sfumature di un solo colore.



Il “è già success3” è qualcosa che continua a succedere (sinonimo di qualcun3 che continua a succedere a se stess3), per cui, ti puoi ricordare del momento (di ancoraggio al) “passato”, anche decodificando significativamente il compresente, che deriva proprio da “lì”, da un simile luogo comune.
Qualcosa/qualcun3, che la concezione lineare di “tempo”, non ti permette di “fare”, dato che non ti sembra “logic3”
Il tempo è una astrazione, di parte (del significato) e, dunque, parte della sceneggiatura reale manifesta...
Una “equazione”, che è – di più – assimilabile alla funzione del “dispositivo (‘tecnologico’)”, dell’apparato, del kit, della forma mentale più adiacente e contigua relativamente all’interesse sotto (alla) dominante (il “punto, momento, fare” che esiste e funge da “leva”)…
Tutto ciò non “ti sembra”, perché non puoi dimostrarl3 a nessun3 “qua (così)”. 
Il che, se (se) ti rendi conto, non equivale a dire che “è fals3”. 

lunedì 23 ottobre 2017

Qualcosa che è qualcun3, che è qualcosa, che è…



Il tempo è un cerchio piatto…”.
True detective
Con la “scusa” della trama da film, qualcosa/qualcun3 ti dice qualcosa, che devi decodificare “nel nome del significato…”. 
Perché non è cambiato niente, da quando avevi l’usurpatore in casa.
Quando pensi che le cose abbiano iniziato a cambiare di nuovo?...
Quello che volevo cercare di capire è che cosa vuoi comunicarci. Quale è il messaggio?
Non c’è nessun messaggio. Questa sono io…
Chi diavolo l’ha detto che devi capire. Perché dovresti?...”.
True detective
Già:
 “perché dovresti” capire (ricordare, accorgerti)?
E, poi, esattamente “di cosa (chi)”? 
Bè, della ragione fondamentale
Di nuovo: 
“e che cosa (chi) è”? 
Del motivo attraverso il quale, sei (ed esiste il…) “qua (così)”. 
Ti anticipo:
“che cosa è il ‘qua così’”?
È la realtà manifesta che (ne) consegue
L’esito, l’effetto collaterale, la “dipendenza”, il “a valle”, etc. 
“Ma, esiste una sola realtà. Prendere o lasciare”. 
No, davvero: 
sei portat3 a credere che sia solo... che “così (qua)”. 
Ma (ma), adeguandoti a questo pensiero virale, non fai altro che “vendere la tua anima” al peggiore offerente, che assume per intero – come una proprietà privata – il globo (la realtà manifesta, il “qua”), facendone a propria “immagine e somiglianza”… il “così”.

venerdì 20 ottobre 2017

Questo è un mondo in cui mai niente viene risolto.



Il Bollettino ha per titolo una citazione, ma davvero credi che sia solo una citazione?
Davvero credi che nelle “trame” di questi… prodotti, ci sia solo ed esclusivamente “fantasia”?
Di più, c’è “imitazione”
Viene, infatti, imitata (replicata e resa commerciale) la realtà manifesta “qua, così”; e più c’è del torbido, tanto più sembra far presa (a livello d'interesse commerciale). 
Questo modo di funzionare - per quanto risulti incomprensibile - è reale, ossia, significa qualcosa. 
Ha una certa portata che, nell’era globalizzata, vale a dire… essere capace giurisdizionalmente, ormai, di raggiungere il globo intero (potenzialmente). 
E, capirai che, con un simile palcoscenico a disposizione, infiltrare del valore aggiunto tra le pieghe della trama anche più dozzinale, equivale a permettere il passaggio di informazione sottile, relativa allo status quo “qua, così”. 
Chi si sta preoccupando di portare avanti una simile realtà?
Probabilmente, nessun3. Eppure, tant'è...
Nel senso che, potrebbe essere un fattore inconscio.
Immagina:
per essere sempre più “originali, brillanti, pungenti, interessanti, coinvolgenti, avvolgenti, attuali, etc.”… le trame necessitano sempre più di “individui che siano in grado di riportare l'imitazione della realtà 'qua così'…”.
Ergo, un certo tipo di “mente” trova lavoro in tal senso, poiché il suo prodotto “funziona”, in termini di botteghino (rientro sugli investimenti). 

giovedì 19 ottobre 2017

L’Arte della guerra è arrivare a renderla simile alla pace ed alla libertà.



Il collo di bottiglia mentale è un “problema” se (se) il processo delle informazioni è di tipo sequenziale, lineare, temporale. 
Quando, in/per un dato “punto” devono passare - insieme - infiniti dati e sfumature e… l’abitudine del passaggio è (in) una logica che in un certo qual modo (senso) costituisce la prima ragione (intreccio) del… problema (problema... che è, e rimane, tale, dalla prospettiva della eccezione che non intende confermare la regola, ovverosia, che non intende essere/divenire “parte della nave”, assimilat3, disassemblat3 e ri assemblat3, etc.). 
Il “problema” non è il numero dei “pensieri (idee)” che devono passare da… ma (ma) il modo attraverso il quale li processi tutti quanti d’assieme, essendo - la mente - un dispositivo adatto a/per qualsiasi “modello computazionale”, anche quello che “ora” non ti sembra esistere nemmeno.
Esistono algoritmi in grado di “semplificare” operazioni che richiedono, tradizionalmente (sino a quel “punto”), una infinità di pazienza (attesa, vuoto). Logiche altre che esistono all’ombra di ciò che emerge come “normale”
In questo Spazio (Potenziale) Solido è emersa la “logica” AntiSistemica. Non solo:
al fine di accorgersi dell’AntiSistema
si è sviluppata (ritrovata) l’analogia frattale espansa “formulare”
senza per/con questo averl3 prima studiata o messa a punto, dato che - invece - si è “solo” trattato di metterla a “fuoco”, ossia, di assumere una certa auto configurazione (atteggiamento) dettat3 da intuizione, sensibilità, epica… singolare.

lunedì 16 ottobre 2017

Il valore lineare preserva l’universalità.


L’energia della tua mente è quello che vogliono…”.
La Torre Nera
Quindi che cosa è che vogliono (chi… lo vuole)?”:
la tua “attenzione”.
Quella “frequenza”, nella quale puoi sopravvivere in luogo di… vivere (esistere attraverso il tuo lignaggio sovrano potenziale); qualcosa che equivale ad una “deviazione”, respirata come se “nulla fosse già success3”. 
Come qualcun3 di “già” dimenticat3.
“Mort3 e sepolt3”? Per nulla affatto. Al contrario:
mai stat3, “qua, così”, tanto… viv3.
Non è per questo che perdiamo: perché tutti hanno smesso di credere?
Finché le tenebre sono tra noi…”.
La Torre nera
Le “tenebre” sono il… “male”, che è “che cosa (chi) ‘qua così’”?
Il “lieto” fine (di ogni film, romanzo, fiaba, etc.) salva ogni volta il “qua, così”:
te ne rendi conto?

venerdì 13 ottobre 2017

Anche saltando di palo in frasca, c’è e rimane sempre “il” senso.



Tutta l’umanità (almeno al 99 per cento) è da considerare come “una” sottodominante
L’uno per cento (la parte di rimanenza che non è il binomio dominante/Dominio) è come fagocitat3 all’interno di questo “assieme”, che non riesce a ricordare di andare a costituire, data l’ampia caratteristica di “diversità, usi e costumi, tradizioni, lingue diverse, etc.”. 
Infatti, la comunanza sostanziale (il sottile trait d’union che esiste e collega tutt3) è riferit3 – significativamente e funzionalmente – all’utilizzo globale (seppure riconosciuto diversamente) di stesse 1) forme di pagamento (economia), 2) forme di culto (religione), 3) forme di “Dio” (divinità) e 4) forme di “credo” (gerarchia)… 
L’intera umanità è in una condizione di “sotto (alla) dominanza”. 
Ergo, “è... ‘qua così’”:
una sola sottodominante
che esiste in quanto riunione di singolarità
che, dunque, vanno a costituirla
anche se
non esiste, ma c’è
L’umanità stessa rientra in una simile “panoramica”:
avendo la medesima base infrastrutturale frattale espansa
così come
la materia
costituita (emergente nella realtà manifesta) da particelle
talmente piccole da essere infinitesimali
ossia che
sembrano non esserci, ma esistono

mercoledì 11 ottobre 2017

Intelligenza: di quale “tipo”?



C’è come l’impressione di “dover scalare una montagna (altissima ed imponente)”. Nel “fare” cosa? Nel trovare il modo di mettere ordine tra i pensieri, le idee, l’intenzione e… tutto quello che si “sente” dentro, in profondità, laddove non ci sono più pensieri, idee, intenzione, etc. bensì… “immagini”:
il “sentire di/che…” è, infatti, qualcosa che esula da ogni tipo di classificazione. 
Anzi, che la tradizionale forma di classificazione “qua, così”, imprigiona, non appena recinta - attraverso la propria “legge” - il “significato” che (deve avere) “ha”, persino, il tal “stato d’animo”
Per questo motivo, non c’è più universalmente un accordo significativo relativamente al termine “intelligenza”. La scienza (deviata), ovviamente, ha già detto la propria ma (ma) anche tale “comunità” è auto suddivisa, allorquando va a definire la “parola” intelligenza. 
Un atto “dovuto” che, per il semplice motivo di sussistere, rende l’oggetto di studio (attenzione, classificazione, riduzione, etc.) alla mercé dell’osservazione (di/in parte), che ha la pretesa di inquadrare la situazione, andando a conferirle il proprio “colore”
Non appena si “ordina” uno stato di fatto, secondo una certa inclinazione, lo stesso stato di fatto si trasforma di/in conseguenza:
quando, all’opposto, questo non succede?

lunedì 9 ottobre 2017

La somiglianza è un filo conduttore.



Il ricordo è la massima definizione delle nostre vite. Perché la nostra vita non è altro che un insieme di ricordi. Ricordi di eventi, esperienze, emozioni, stampati sul nostro sistema nervoso. Tutti che portano a questo istante preciso, rendendo ciascuno la persona che siamo oggi. Senza di essi, il presente sarebbe privo di contesto”.
Rememory
Pensare consiste nell’accorgersi delle somiglianze. Faccio spesso esperienza di questo:
mi accorgo di somiglianze tra eventi, tra un evento attuale e uno passato, o tra cose che stanno succedendo nello stesso tempo. Io inseguo queste relazioni
Oggi, noi ci sentiamo liberi e trasferiamo i nostri dati personali volontariamente…
Questo sistema è estremamente efficiente. Non ci sono proteste contro tutto ciò, perché stiamo vivendo un sistema che sfrutta la libertà”.
Byung-Chul Han
senza di essi, il presente sarebbe privo di contesto...
pensare consiste nell’accorgersi delle somiglianze...
non ci sono proteste contro tutto ciò, perché stiamo vivendo un sistema che sfrutta la libertà…:
che cosa (chi) ricordi “qua, così”?
di che cosa (chi) non ti accorgi, pur pensando per “somiglianz3”?