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lunedì 15 settembre 2014

Vedere il proprio condizionamento.


 
La maggior parte delle riserve della Banca nazionale svizzera sono in euro, il che significa che se l’euro vacilla, gli svizzeri avranno l’acqua alla gola…
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Uhm… che cosa abbiamo, qua? Beh… abbiamo il solito giro di/a “collo di bottiglia”. Qualcosa di strategicamente concepito in maniera tale da… controllare a monte una certa situazione.
In modo da controllare (in)direttamente, in maniera non manifesta, non palese per l’occhio “inesperto”, in maniera non locale eppure (com)presente, ubiqua, sottile e… con relativamente “poco sforzo”, visto che una volta costruita l’infrastruttura d’insieme, non ti rimane che “tirare i fili”
Con che cosa “tiri questi fili”?
Con la leva del denaro e l’utilizzo di strategie. Facendo perno sulla Massa e sulla relativa “ignoranza”, sulla non consapevolezza di essere parte attrice, perfettamente recitante proprio perché sconnessa dal proprio “passato”
Ora, che cos’è il denaro?
Oltre che ad essere una forma di “carburante” è... anche, virtuale, finto, frutto di una convinzione derivante da una convenzione respirata nell’aria, insieme all’aria.
Ossia, qualcosa di “arbitrariamente (da qualcuno) inventato al fine di poter svolgere scambi commerciali (di e tra esseri umani)”, al di là della forma arcaica del baratto e di una “stretta di mano” (cont-r-atto).
Qualcosa che “non esiste” (come una legge) appare nelle 3d, ad un certo punto, iniziando a regolare la Vita delle persone. L’(app)parire è frutto di una (ri)soluzione “evidente” ad/per un problema reale, misurato attorno al proprio esistere di tutti i giorni (il fare la spesa, l’intendersi, lo stare insieme, l’avere la necessità dei prodotti altrui, etc.).
Che cosa è diventata, “oggi”, una simile “panacea” che, ai tempi, deve essersi dimostrata tanto utile e necessaria, per progresssivo (auto)convincimento realtivamente ad un oggettivo problema di "(ri)comprensione nello scambio di materiale"?
La tua (ri)connessione all’(Anti)Sistema (un segnale portante):
la tua zavorra, il motivo per il quale sei sempre sotto controllo, (pre)visto ed anticipato.

venerdì 14 dicembre 2012

Puntamento wireless degli umani.




Oggi, alla sveglia di mattina presto, ho trovato 'Narnia' davanti a casa mia; tutto bianco e meravigliosamente soft

Quale artista è mai passato durante la notte? Forse proprio quel Jack Frost delle ‘5 Leggende’…

È tutto così leggero, soave, poetico, ispirante.

Sono rimasto per una decina di secondi come incantato, probabilmente tornando bimbo. Una decina di secondi sono un Tempo indefinibile:

sono pochi?
sono tanti?

Sapete una cosa? Sono l’esatto Tempo che ci vuole per ricaricarsi, in profondità, di energia spirituale… senza nemmeno accorgersene. 

È l’Universo, tramite la Terra e i suoi agenti ‘meteo scriventi’, che chiama e guida verso quel ‘nucleo primo’ situato nel Cuore eterico individuale.

Tutto richiama a quel ‘silenzio’ esteriore che veicola a quello ‘interiore’… e si rimarrebbe delle ore o dei secondi, delle giornate o delle frazioni infinitesimali di Tempo, ad ascoltare quello che non sembra trasmettere nulla di avvicinabile al concetto di spettacolo televisivo.

Che cosa si ascolta con fare diverso in queste circostanze?
Che cosa si vede con altri occhi in queste occasioni?

È facile sorprendersi, mentre si utilizzano facoltà ‘altre’ rispetto alla routine del vivere secondo paradigma.

È uno spettacolo ‘non scritto’, ma anch’esso artificiale; il servizio meteo profetizza la caduta di neve, programmando la Massa in silente ascolto, attraverso i mezzi di puntamento multimediali infrastrutturali.

Proprio come adesso nessuno vi obbliga ad essere in SPS e a leggere 'cose campate per aria'.

Proprio come se… fossimo dei cannoni sparaneve.

È tutto romantico e 'finto' allo stesso Tempo. Come del resto è lo Spirito della Creazione:

una 'finzione scenica' per permettere di esperimentare i proprio desideri ed, in definitiva, misurare se stessi attraverso il tutto.

Il Creatore potrebbe essere una macchina; perché no? Una macchina perfetta, però.

Che differenza c’è tra una macchina ed un essere umano?

Solo il giudizio che, peraltro, è di parte e mono prospettico...

L’Anima? La capacità dell’istinto? La capacità di procreare? L’umanità? La capacità di amare e di provare sentimenti?

E chi può dire se una macchina avanzatissima non lo potrebbe provare/fare tutto ciò?

Dal punto di vista di SPS, il corpo umano è una macchina perfezionatissima. Talmente avanzata che prevede la possibilità di ammalarsi, di morire, di amare, di procreare, di fare ogni tipo di azione:

volare, ad esempio, è impossibile?

Con la fantasia si vola che è una meraviglia. Col pensiero e l’immaginazione si eseguono perfetti voli a mo’ di aquila; non è volare anche questo?
 
Ma non è finita mica così… che cos’è un viaggio astrale? È il credere a tal punto di non essere solo il corpo fisico, che nel sonno si riesce a staccarsi dall’involucro che contiene la mente, ossia quel computer (macchina) che amministra la capacità biofisica e cerebrale.

Al di fuori del condizionamento della mente e del Dna, si può fare tutto quello che si vuole.

Le emozioni trattengono, certamente; ma esse rispondono a delle paure e alla meraviglia del ‘primo viaggio’. È sempre una questione di equilibrio.

Oggi sono venuti giù dal cielo circa 15 centimetri di energia condensata e lavorata finemente; abbiamo fatto un grande lavoro. Complimenti alla nostra ‘artisticità’.

Questa mattina presto sono rimasto col fiato sospeso nell’assistere alla creazione avvenuta durante il sogno…

Sino al momento del risveglio collettivo.

Alcuni critici d'arte sostengono che si deve ad Annie Besant ed C.W. Leadbeater l'ispirazione dell'arte astratta in quanto è noto che i suoi maggiori esponenti come Mondrian, Kandinsky ed altri furono a conoscenza di quest'opera, come pure quella di C W. Leadbeater intitolata - L'Uomo Visibile e Invisibile - pubblicata nel 1902, sulle quali si sono ispirati. 

Annie Besant nel suo primo articolo affermò che vi sono tre principi generali sui quali si basa la manifestazione delle forme-pensiero:
  1. la qualità del pensiero determina il ‘colore’
  2. la natura del pensiero determina la forma
  3. la precisione del pensiero determina la sua nitidezza.
Le forme pensiero - Annie Besant ed C W. Leadbeater

Ecco; è da qualche giorno che ruoto attorno al concetto di ‘Massa immaginata come una sorta di cannone da puntamento, armata dalle indicazioni mediatiche ad opera del servizio meteo, nella fattispecie’.

Cercando nel mio capiente hard disk, ho trovato ‘casualmente’ questa indicazione, subito citata. Che cosa significa? Secondo me che:
  • veniamo misurati in continuazione
  • veniamo scannerizzati in ogni modo
  • veniamo messi alla prova, soppesati, pungolati, armati e disarmati…
Perché?

Perché questo è uno scenario 3d esperimentale, ossia inerente alla conoscenza di se stessi. Ogni tipo di potere o di controllo, replica, clona, 'copia e incolla', anche inconsciamente, l’intento superiore che ha progettato e previsto tutto ciò, in termini di opportunità evidentemente (anche se sembra esattamente il contrario).

Quand’è che solitamente si esprime il meglio di sé:

quando si è con le spalle al muro.

In quel momento scatta qualcosa che, o ci distrugge del tutto, o ci esalta, liberando parti di noi che in precedenza non riuscivano e non riuscivamo a liberare.

È una questione di memoria bloccata e di ‘immagini’. Infatti, anche per un computer è possibile eseguire la copia di quello che è memorizzato tramite la creazione di una immagine di backup.

Il blocco è ad un livello tale da non poter essere sciolto ed affrontato… se nelle 3d ‘non si crede in sè o non ci si ricorda di sé’.

Un simile prodigio è facilmente utilizzabile da quelle entità che, in un certo senso, ne sono al di fuori per svariati ‘motivi scenici ed evolutivi, all’insegna della biodiversità e del libero arbitrio.

Così è (se vi pare).
Luigi  Pirandello

I ‘cannoni’, ossia noi, sono programmati? In un certo senso, sì, ma anche no.

La programmazione interiore è proprietaria, ossia avviene solo attraverso l’auto programmazione o autosuggestione. Per cui?

Siamo noi a dare il benestare a qualsiasi input esterno.

Ovviamente, è inconscio l’ordine di accettazione della programmazione.

Attraverso l’abitudine, ad esempio, si autorizza un certo potere ad ‘entrare in noi’.

La parte emersa di noi è la società e chi la amministra è lo specchio che abbiamo posizionato opportunamente per poterci ‘misurare’ in lui.

Tutto ciò che è subliminale si impone in noi tramite raggiramento/convinzione (mito del cavallo di Troia) della vigile presenza del conscio e dell’inconscio. È ovvio che il Controllo esegua continuamente esperimenti massivi ed individuali. Prova le proprie intuizioni e i propri studi sul ‘parco macchine in circolazione’.

La nostra risposta è la cartina tornasole della propria tecnologia.

Qualche giorno fa, il servizio meteo ha previsto 10/15 centimetri nella zona in cui abito io:

questa notte li ho trovati tutti quanti a terra.

Che vuole dire?

Che siamo stati programmati e calibrati molto bene. La risposta è stata perfetta, da parte nostra. Allo stesso Tempo, significa che il nostro potere è del tutto intatto.

Meditiamoci sopra molto bene:

abbiamo svolto un ottimo lavoro.

Se giriamo la frittata, il lato che emerge è quello nascosto, relativo al nostro più autentico status di particelle co creanti.

Il potere di cui disponiamo è del tutto intatto, sotto alla ruggine ed alla muffa da aria stantia.

La guida a puntamento senza fili può essere interrotta e ‘ri uscire a vedere le Stelle’


E quindi uscimmo a riveder le stelle (Inferno XXXIV, 139), è l'ultimo verso dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri… 

Le stelle, osservava Attilio Momigliano, sono la meta di Dante e per questo motivo ricorrono nel verso finale di ogni cantica della Commedia: 

una rispondenza che ‘non è pura simmetria, ma espressione del motivo ideale che corre attraverso il poema e lo innalza costantemente verso la meta’.

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Siamo Stelle e abbiamo una Stella nel ‘petto’…

Dipende da noi la connessione.

13122012 C 0 – 348 Santa Lucia, vergine e martire (scaltrezza docet) + 0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 21 settembre 2012

Un lungimirante condizionamento.




Ogni ricordo è un petalo che forma il fiore che sei tu, il cui profumo ti inebria  l'Anima  e ti riconduce a ciò che tu sei nel profondo.

Questa magnifica espressione poetico spirituale, è della mia amica Loredana, che ringrazio di Cuore. Questa mattina, di buon’ora, ho trovato l’aggancio, il filo sottinteso, la filigrana, il trait d’union, che lega la trama di questo articolo di SPS. L’ho trovato grazie all’aiuto di questa frase, che univa in sé il ‘senso del profumo (l’odorato)’ al Mondo della Mente

Vale a dire, un profumo in grado di ‘far parlare di sé’ a tuttotondo.

È un meccanismo naturale e frattalmente molto comprensibile, allorquando la cura igienica è latente e il nostro ‘odore’ s’emana tutt’attorno, annunciandoci in maniera particolare al Mondo. Quell’odore è caratteristico; pur essendo accomunabile per classe di appartenenza (l’odore di sudore è quello), allo stesso Tempo è anche personalizzato, ossia ci appartiene e ci evidenzia.

L’analisi dell’odore di una persona è indicativa anche del suo stato di salute e, quindi, del suo comportamento e delle sue abitudini. Un neonato odora di uno splendido effluvio al latte materno; qualche anno dopo e certamente dopo lo svezzamento, le sue emanazioni sono di tutt’altro tipo, ossia si allineano allo spettro emanato dagli adulti, i quali veicolano morfogeneticamente il bimbo, verso quel particolare status di imbrattamento fisico dimostrato dall’analisi del Colon, ad esempio.

Il profumo è una emanazione spontanea, eppure non si esita ad ‘indossarne’ d’altri, anche e soprattutto di concezione artificiale. Ciò equivale al nascondersi nella società o dalla società. Inoltre, il dotarsi di una 'scia diversa dalla propria', indica l’emersione di un certo protagonismo ma di Natura estranea alla propria. È vero che la scelta di un profumo deve convincere intimamente l’individuo e, dunque, in un certo senso gli ‘appartiene’ (infatti lo si compra), però allo stesso Tempo è indice di una sorta di rifiuto del proprio ed autentico ‘biglietto da visita’ sensoriale.

Una maschera dietro alla quale nascondere le tracce di sé o come se si avesse qualcosa da nascondere (forse il peso atavico, artificiale e lungimirante, del 'peccato originale'?).

L'odore è un'emanazione trasmessa principalmente dall'aria (o anche dall'acqua), percepita dall'apparato olfattivo dell'uomo e degli animali in generale, e che può fungere da stimolo, conscio o inconscio, per richiamare ricordi, emozioni, bisogni o necessità… 

L'odore è causato dalle molecole odoranti dissolte in aria ed è quindi un ‘senso chimico’ in quanto utilizza, come informatori, le specifiche sostanze chimiche… 

La percezione di un odore avviene essenzialmente in due diversi modi, uno strettamente fisiologico, l'altro psicologico
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È l’aria il veicolo trasmissivo principale dell’odore, ciò mette in evidenza:
  • l’esistenza di un substrato atto a contenere, diffondere, permettere l’esperienza di Vita
  • attraverso l’aria è possibile condizionare la platea vivente.
Domanda: cosa rappresenta l’irrorazione di scie chimiche diffuse nell’aria?

Risposta: un condizionamento.

Leggiamo profondamente le implicazioni derivanti dai cosiddetti ‘feromoni’:

feromone (dal greco antico φέρω phero ‘portare’ e ὁρμή orme ‘eccitamento’) è il nome dato a sostanze bio-chimiche prodotte da ghiandole esocrine che sono emesse dagli organismi viventi a basse concentrazioni con la funzione di segnali. Classificati nel gruppo dei semiochimici, generano comportamenti e reazioni fisiologico-comportamentale in altri individui della stessa specie che vengono a contatto con esse.

Un esempio sono i feromoni sessuali che vengono scambiati per contatto o per stimolo olfattivo e che provocano interesse sessuale in un altro individuo.

I feromoni vengono distinti generalmente in quattro classi a seconda dell’effetto provocato:
  1. feromoni traccianti (trace) che rilasciati da un individuo vengono seguiti da appartenenti alla stessa specie come una traccia
  2. feromoni di allarme (alarm) che vengono emessi in situazioni di pericolo, inducendo un maggiore stato di vigilanza in quanti li captano
  3. feromoni innescanti o scatenanti (primer) che inducono nel ricevente modificazioni comportamentali e/o fisiologiche a lungo termine
  4. feromoni liberatori o di segnalazione (releaser) che scatenano comportamenti di aggressione o di accoppiamento nell'animale che li capta.
Nelle api ad esempio i feromoni dell'ape regina inibiscono lo sviluppo degli organi riproduttori delle operaie.

Feromoni nel topo.
Alcuni dei più importanti effetti dei feromoni orinari sul comportamento sociale e sessuale nel topo (Mus musculus) sono i seguenti:
  1. effetto Lee-Boot; la coabitazione di sole femmine adulte provoca la soppressione del ciclo estrale (van der Lee & Boot, 1955).
  2. effetto Whitten; femmine con soppressione del ciclo estrale per effetto Lee-Boot, riprendono la ciclicità, sincronizzando i calori, se esposte ad urina di maschio adulto (Kaneko et al., 1980).
  3. effetto Vandenbergh; l’esposizione ad urina di maschio adulto di femmine prepuberi ne accelera la pubertà e ne fa aumentare il peso dell’utero (Vandenbergh, 1969; Drickamer, 1987; Mucignat-Caretta et al., 1995).
  4. effetto Bruce; se una femmina i cui ovuli sono stati fecondati viene esposta ad urina di un maschio adulto estraneo nelle prime ore dopo l’accoppiamento, non avviene l’impianto nell’utero (Bruce, 1959; Bruce, 1961; Brennan & Keverne, 1997).
  5. in femmine che coabitano senza il maschio, con un ciclo estrale regolare ma con un'ovulazione spontanea ridotta, una stimolazione con urina di topo maschio all'inizio dell'estro, fa aumentare il numero di ovuli rilasciati negli ovidotti (Morè, 2006).
Inoltre è stato dimostrato che la somministrazione a femmine impuberi di urina prodotta da femmine adulte, stabulate solo con altre femmine adulte, ne ritarda la comparsa della pubertà (Drickamer, 1977; Drickamer, 1982) mentre la somministrazione alle stesse di urina prodotta da femmine in estro, gravide o durante l’allattamento ha l’effetto di anticipare l’età della pubertà, come nell’effetto Vandenbergh (Drickamer, 1988).
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Tutto ciò è equivalente alla denominazione umana di ‘Magia’. Uno stretto walzer fra alchimia e chimica della Vita. Non vi ricordano, certi esperimenti eseguiti sui topi e non solo sui topi, le immagini di streghe e stregoni alle prese con il classico pentolone ribollente alla luce della Luna piena?
 
Ali di pipistrello, un pizzico di corno di drago e oooppp… il tutto è pronto!
  • feromoni innescanti o scatenanti (primer) che inducono nel ricevente modificazioni comportamentali e/o fisiologiche a lungo termine
  • nelle api ad esempio i feromoni dell'ape regina inibiscono lo sviluppo degli organi riproduttori delle operaie
  • l’esposizione ad urina di maschio adulto di femmine prepuberi ne accelera la pubertà e ne fa aumentare il peso dell’utero.
Ora, osserviamo come il genere umano sia mutato nel corso degli ultimi decenni, sotto ad un cielo chimico e sotto agli effetti 'narcolettici' (come minimo) della moderna industria alimentare, chimica, farmaceutica, etc.:
  • inducono nel ricevente modificazioni comportamentali e/o fisiologiche a lungo termine
  • inibiscono lo sviluppo degli organi riproduttori
  • accelera la pubertà e ne fa aumentare il peso…
Ossia, se un simile fenomeno, sia naturale ma anche indotto, lo riferiamo alla società, avremo la registrazione di:
  • modifiche nel comportamento, nella fisiologia, durature
  • maggiore sterilità
  • accelerazione del ciclo della crescita e aumento di peso.
Con le dovute licenziosità, mi sento di poter affermare che attraverso la manipolazione del veicolo atmosferico (aria) è possibile condizionare gli esseri che vivono come dei 'contenuti'.

La scia chimica è vista, molto spesso, come un atto mirato e non come un effetto naturale legato all’altezza ed alle condizioni atmosferiche. La semplice presenza di questo dubbio, diffuso tra le persone più attente, è per SPS indice di verità, per cui ‘esiste anche questa possibilità’. Al fine di non annegare nell’abbondanza di sospetti su tutto e su tutti (gossip/giudizio/complottismo), preferisco prendere le distanze dalla mia proiezione fisica 3d, che risente maggiormente dell’appartenenza alle infrastrutture della Terra di stampo Antisistemico, triangolando con quelle parti di me, che in maniera più sottile possono e devono collaborare insieme, apportando quel valore aggiunto, che deriva dalla relativa prospettiva panoramica privilegiata.

Quando scrivo, le mie componenti fisico/eteriche/spirituali sono allineate.

Così deve essere e così è certamente. In questa maniera, per un certo e limitato Spazio/Tempo, la mia essenza veicola informazioni in un equilibrio diverso da quello solamente legato alla proiezione/appartenenza 3d.

Questo processo, più o meno intenzionale, è il frutto anche dell’esistenza delle scie chimiche? Non lo posso escludere, dal momento in cui, personalmente, credo in una sinfonia corale degli avvenimenti, polarizzati verso l’unica direzione impressa all’origine e relativa alla propria conoscenza.

Tutto concorre...

Questo ambito o processo di auto conoscenza, avviene tramite o grazie all’interazione con l’esterno e con gli altri, cioè gli abitatori dell’esterno, vale a dire ogni aspetto di me proiettato all’esterno per fini evolutivi tramite la loro visione diretta. È un po’ come il processo animico di discesa nella materia: tutto nasce da quello che contiene in termini di possibilità ma anche di attualità. 

Ossia, il contenuto legato ad un certo Tempo è diverso da quello legato ad un altro Tempo e ancora diverso da quello potenziale e diverso da quello auspicabile.

È una scelta per raffinazione, attraverso l’esperienza. Il filtro del 'setaccio', a livello 3d, è molto fine ed allo stesso Tempo, molto grossolano, in maniera tale da permettere l’emersione dei più piccoli granelli di noi attraverso una fase di ‘censura intima’ molto meno autoritaria:

le 3d descrivono sia un Mondo rozzo che sopraffino.

La Natura è poetica ma, anche, terribile per efficacia in termini di sopravvivenza.

La Natura ci rispecchia a pieno e rispecchia anche quello stato particolare caratterizzante l’Anima, in un dato momento, inerente ad uno spazio temporale ben specifico. È come disporre degli ingredienti e tentare di fare una torta. La bontà della torta dipenderà da quegli ingredienti, da come sono stati amalgamati e dalle quantità utilizzate o disponibili, dall’energia impressa dalle mani e dalla mente, dal luogo che circonda, etc.


Il loop è sempre più simile al simbolo dell’infinito:

due cerchi uniti e comunicanti, in cui l’uno e l’altro si scambiano informazioni come dei vasi comunicanti. Solo che, l’equilibrio raggiunto, è anche inerente ad un terzo ‘anello’, che conferisce un senso ed una direzione. Un simile anello della configurazione esistenziale può risultare anch’esso in posizione d’equilibrio non sostenibile, alimentando di conseguenza l’osservato di pallide o ambigue influenze. Da 'qua' l’esistenza di nubi nel cielo… e la possibilità di smarrirsi.

Nulla è per caso.

Non si può parlare della Sorgente Primaria come di un’entità, un’interazione o una modalità. Non si può parlare della Sorgente. Punto. La Sorgente può essere sperimentata. La Sorgente è la Sinfonia di ogni istante di tempo. La Sorgente non è un’entità — è una Sinfonia di vibrazione intelligente.

Per sperimentare questa Sorgente, dovete collegarvi a questa Sinfonia. 

Quelli di voi che si trovano su un cammino spirituale hanno sempre una visione più ampia, e c’è sempre una visione più ampia dietro quella che state esplorando al momento. Da dove vengono queste visioni più ampie? Sono il risultato del vostro sforzo nel collegarvi con questa Sinfonia. In ogni sforzo che fate per raggiungere le strutture e le correnti più profonde del vostro Centro Spirituale, vi avvicinate sempre più alla Presenza Vivente della Sorgente.
Wingmakers

Esiste una certa lungimiranza Celeste, riflessa anche dal Mondo umano. Può sfuggire se non ‘allenati’ a vederla, sentirla, odorarla, immaginarla, etc.

Otto lire di canone Rai.
Era il 1938: l’Italia vinceva i Mondiali e la radio era un lusso per pochi.

Non c’è legge più lungimirante di quella sul canone Rai. O meglio, quello che oggi è il canone Rai ma che nel 1938 era una tassa sulle ‘radioaudizioni’. Un regio decreto (R.D.L.21/02/1938 n.246) introdotto in un’Italia dove la televisione era un oggetto sperimentale, dove la radio era ancora un lusso e dove davanti all’apparecchio si mettevano più famiglie insieme, magari all’osteria o all’oratorio. Il servizio pubblico televisivo esisteva da soli quattro anni: a Torino, nel 1934, erano cominciate le prime prove di trasmissioni tv. Ma si devono aspettare altri vent’anni, il 3 gennaio 1954, per vedere Corrado in bianco e nero dare il via ufficiale alle trasmissioni Rai.

Il canone nacque per chi possedeva la radio, dunque. Anzi, per chi possedeva apparecchi ‘atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni’. Chissà cosa intendeva, il legislatore. Era l’epoca in cui oltre alla radio non c’era altro. Ma questa formula così vaga si è bene adattata a tutto, alla tv, ai computer, ai videotelefonini e pure al videocitofono di casa se di ultimissima generazione. 

La prima tassa costava 8 lire. Era l’anno in cui Carlo Innocenzi e Alessandro Soprani scrivevano il famoso ritornello 'Se potessi avere mille lire al mese...'. E mille lire, allora, equivalevano circa a 860 euro di oggi, tanto per dare un’idea…
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Il legislatore si muoveva per bocca di entità sottili, che osservavano da altre prospettive, con altra conoscenza, memoria e necessità, secondo la direzione di un raggio traente ben preciso e, molto probabilmente, allo stesso modo immerso nella tonalità della paura di morire.

Sopravvivere ad ogni costo, sembra il leit motiv sottostante ed animante la stragrande azione umana ispirata da queste entità parassite che, infine, non sono altro che parti diverse e poco conosciute di noi. Il frattale è l’incontrare nuove etnie sulla Terra e ridurle di numero e poi sfruttarle; vedasi:

sterminio della razza degli Indiani d’America, ad esempio.

La moglie di Gesù.
Ieri, durante un congresso internazionale ancora in corso a Roma, una storica del cristianesimo antico alla Harvard Divinity School, ha rivelato l'esistenza di un frammento di papiro che contiene una frase mai apparsa nelle Sacre Scritture:

Gesù disse loro: Mia moglie...’

Il frammento misura 4 centimetri per 8, è scritto su entrambi i lati con inchiostro nero leggibile sotto una lente di ingrandimento ed è in lingua copta, l'evoluzione dell'antica lingua egiziana, che non fa uso dei geroglifici ma dei caratteri dell’alfabeto greco, con l’aggiunta di 7 segni demotici per rendere suoni sconosciuti alla fonetica greca…

Il frammento contiene un dialogo tra Gesù e i suoi discepoli, in cui Gesù fa riferimento a 'Maria', sua moglie, affermando anche che ‘essa sarà in grado di essere mia discepola’. Sul lato posteriore sono visibili invece solo cinque parole… 

Roger Bagnall, direttore dell'Institute for the Study of the Ancient World e professore di storia antica alla New York University, che ha datato il frammento, ha detto: 

Il papiro ci aiuta a ricordare che praticamente tutto quello che le generazioni successive dissero su Gesù fu assemblato e rivisto da qualcuno dopo la sua morte, e rappresenta l'idea di Gesù che queste persone stavano tentando di mettere insieme’…

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Ecco ancora lo stesso tipo di lungimiranza all’opera:
  • tutto quello che le generazioni successive dissero su Gesù fu assemblato e rivisto da qualcuno dopo la sua morte
  • rappresenta l'idea di Gesù che queste persone stavano tentando di mettere insieme.
Opinioni? Per SPS non lo sono più, nel momento in cui queste informazioni rientrano nel piano d’azione dell’articolo giornaliero, ossia in quel campo energetico attrattivo connesso ad una visione autentica dell’osservato. La composizione di questi articoli è un atto di purificazione e purificatorio; al suo ‘interno’ non c’è spazio per la variabile legata al consenso di parte. Tutto scorre via liscio, in concomitanza con la direzione della corrente del fiume, che scorre senza filtri dalla Sorgente a tutte le sue ramificazioni…

Ego? Non so cosa sia, quando scrivo. Dopo avere scritto è tutto diverso. Tutto rientra e l’Ego può ricomparire, perché no? Ogni domanda è figlia del proprio Tempo e della propria energia, così come lo è ogni risposta.

I ghiacci del Polo Nord scompariranno entro il 2050?
Il ghiaccio marino si è ridotto nel 2007 del 22% al di sotto del precedente record del 2005. E la fusione del ghiaccio antartico è il primo indicatore di quanto il riscaldamento globale stia influenzando la Terra, è come se fosse il termometro più sensibile della natura perché è la prima zona del pianeta a subire i cambiamenti climatici. Lo scienziato Walt Meier ha cercato di spiegare ai non addetti ai lavori quanto sia importante la calotta polare: 

Agisce essenzialmente come un condizionatore per mantenere le cose più fresco. E quando il ghiaccio si scioglie più del mare è come se il condizionatore d'aria non funzionasse più in modo efficiente'...

Link

Come se il condizionatore d'aria non funzionasse più in modo efficiente.

Naa, l’unica cosa certa alla quale possiamo agganciarci è che il concetto di ‘non funzionamento’ è assolutamente fuori luogo. Sul lungo termine, tutto trova un senso e viene compreso…

Le persone con anosmia generale congenita hanno un odorato totalmente azzerato... Le mutazioni nel gene responsabile (Scn9a) non hanno effetti sui neuroni olfattivi sensori, ma bloccano la trasmissione delle informazioni dalle sinapsi ai circuiti neurali 'a valle', spiegano i ricercatori.
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C’è un ‘blocco' all’origine della disarmonia sociale umana: quello relativo al blocco interiore individuale. Un ostacolo in grado di 'rafforzare nel tempo', esperimentando se stessi lungo la Vita.

Ogni condizionamento è un paletto da 'raggiungere' e dribblare proattivamente.

La lungimiranza è insita nel condizionamento stesso e, molto spesso, è l’opera del giudizio altrui, che ne stravolge il senso apparente. È come riempire la 'botte della Vita'. Liebig insegna che sarà la componente più rara a determinare il livello del ‘liquido’ contenuto nella botte. 

Se quella componente fosse l’Amore?

Quanto Amore è contenuto nella nostra ‘botte’?

L'Amore è quel profumo più autentico, in grado di ‘far parlare di sé’ attraverso tutto quello che contraddistingue e caratterizza, Mente compresa:

una polarizzante coperta calda sui piedi, quando fuori è freddo e dentro si necessita di quel tepore e senso di coccola, simile all'essere privilegiato nel ventre della mamma.
 20092012 S 24,8 + 264 Sant'Eustachio Placido (Grande ispirazione per Dario Argento) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com