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mercoledì 1 febbraio 2017

Che ne sai, ad esempio?



Riesci, ancora, a comprendere se (quando) nel tuo complesso corpo/mente/energia, avvengono dei "cambiamenti" o, meglio, delle trasformazioni?
“Qua, così”, infatti, nulla cambia ma tutto si trasforma.
Sai cosa c’è? Che se (se) tu osservassi tutt3 da un’altra gradazione della prospettiva, allora (di conseguenza)… tutt3 ti apparirebbe, nella sostanza, diversamente (al di là sia della trasformazione che del cambiamento).
Alias: altr3 (non solo, cambiato/trasformato).

La dominante, attraverso il fondamento rappresentato dal momento di “è già successo”, avvolge il mondo intero per mezzo di strati gerarchici, deleganti, del “potere”:
come una sorta di “mummia”
il mondo reale manifesto “qua, così”
è avvolto, dunque, da fasce sottodominanti
orientate - prima ancora, al legittimare il proprio potere - a preservare, inconsciamente, l’interesse dominante per il mondo, suo indiretto possedimento (avendo rinunciato strategicamente ad apparire).
In questa maniera, la compresenza immanifesta dominante è diventata “inimmaginabile”. 

martedì 31 maggio 2016

La ricompensazione.


Contraccambio...
Malasanità, 500mila morti evitabili in Ue.
Continua l’allarme malasanità in Europa:
secondo gli ultimi dati su 1,7 milioni di persone morte sotto i 75 anni di età, ben 577mila si sarebbero potute salvare se avessero ricevuto le cure adeguate...
Link
Sei in un piano perfetto.
  
Nella suprema “arte della guerra”, by dominante, dove… la guerra sta progressivamente diventando “pace”, ossia, incanto.
A suon di “evoluzione dei diritti civili”, strombazzato dai Media e dalla scienza deviata, ti sei convinto/a che tutto questo corrisponda a solida realtà. A qualcosa che “nel momento del bisogno”, puoi contarci solidamente.
Nulla di più imperfetto, poiché… la perfezione, a capo della forma reale manifesta “qua, così”, prevede anzitempo che “tu sia sempre inquadrato/a in un mix sensoriale, tale da indurti a ‘credere’”.
Tu, infatti, credi che sia “così, come te lo fanno immaginare” ed, in questo, conferisci un certo “spessore reale” a qualcosa che è del tutto virtuale, di parte ed assolutamente perfetto... come una idea senza peso fisico (ma… “lato dominante, centrale”).
È come ricevere un “bonus, aprendo un conto per scommettere, online”.
A fronte del tuo primo versamento, ricevi una certa proporzionale quantità di “valore fittizio, rappresentante denaro”. Il bookmaker svolge la stessa attività di una banca centrale, inventandosi della “liquidità elettronica”.
Ma, per mezzo del tuo “fare”, utilizzerai anche quella forma promozionale di denaro “fatto in casa”, che verrà accettato per scommettere sulla piattaforma del bookmaker stesso (che lo accetta, essendo fonte emittente e ricevente, allo stesso tempo).
   

lunedì 21 marzo 2016

La free energy de’ noantri (8) e “I droni della morte” (parte 2)


Non può andar bene… non saperlo?”.
Anesthesia
Rispondi “di tuo”, se ci riesci. Ti può “andar bene”? Che ne dici? Che ne pensi? Ti senti affine a quel Cypher di Matrix?
L'ignoranza è un bene...”.
Cypher
Liberati? Questa la chiami libertà? Fare solo quello che lui mi dice di fare. Se dovessi scegliere fra questo e Matrix, bè... sceglierei Matrix...”.
Cypher
La “liberazione, ‘qua così’” è sempre di parte.
C’è sempre interesse, al di sotto (o al di sopra). C’è anche un detto “cadere dalla pentola nella brace”. Qualcosa che ti “ammonisce” a far luce, a non dipendere, a credere in te stesso/a. Quale liberazione può esistere, quando non credi nemmeno di essere in “gabbia”?
- Io non voglio ricordare niente. Niente. Sono stato chiaro? E voglio essere ricco. Non so, una persona importante. Un grande attore.
- Tutto quello che desidera, signor Reagan.
- D'accordo. Riportate il mio corpo alla centrale, reinseritemi dentro Matrix e vi dirò tutto quello che volete…
Cypher
Fra il tempo in cui l'oceano inghiottì l'Atlantide e il sorgere dei figli di Aryas, vi fu un'era aldilà di ogni immaginazione. L'era in cui…”.
Conan il barbaro
Che cosa ne è stato della tua “memoria”?
Quale trauma/trama te la “portata via”?
Sei abituato/a a credere che il “tuo” inconscio “veli il passato, per il tuo bene”, per farti dimenticare un episodio troppo brutto per essere vero. Ma… se “ora” non ricordi il motivo per il quale “vivi in un modo ed in un mondo simile”, allora:
  • come puoi riuscire a scegliere, anche prendendo in causa l’alternativa sostanziale”?
È doloroso il ricordare tutto? Ed il “non ricordare la pietra angolare del ‘tuo destino’, come può essere”?
  

lunedì 22 febbraio 2016

Oltre al limite imposto dall'organizzazione della infrastruttura.



  
Perché continuare a sopravvivere, seguendo le indicazioni di marcia provenienti dai “modelli alla moda”, che ti raggiungono come segnaletica sequenziale, incontrata mentre procedi lungo una sola, lunga e controllata preventivamente… “autostrada”?
Il futuro è già descritto, in questa maniera.
L’unica variabile, che può “impazzire, qua così”, sei tu.
Sulla via pre tracciata, per te, accetti di rimanervi per timore di “perderti”. In ciò, in un simile atteggiamento, c’è spazio – ugualmente – per tutto, compresa la lunga lista di lamentele, che trovi sempre il modo di “elevare al cielo”, nonostante non cambi mai quella linea di percorrenza, che ti trova sempre pronto/a nel momento in cui puoi, sostanzialmente, decidere e/ma non lo fai puntualmente.
Decidere di far cosa? Di “andare oltre”. In che modo? Fermandoti.
   

giovedì 14 gennaio 2016

Brilla. Accorgiti. Ed è solo… l’inizio.

 
Un... grande abbraccio.
Borsa Tokyo in forte calo su petrolio e timori crescita
Link
La “crescita” che cosa è? Crescere, significa “avere una tendenza orientata verso un punto comune, ‘positivo’, di arrivo”. Un arrivo che è, un obiettivo al quale non arrivi mai, però.
Perché, la crescita, per essere sostenibile “qua, così”, deve esserci sempre (non si può mai fermare, pena… la decaduta irreversibile, visto che “sottinteso alla crescita, ormai, c’è tutto un giro di interessi in leva, che rendono la crescita marginale – in quanto a utile – ma, al tempo stesso, assolutamente necessaria per continuare a sfruttarne l’effetto indotto, il "campo sul/nel quale continuare a... giocare).
Devi, quindi, “crescere sempre”.
E, tanto più alta è stata la crescita dell’anno scorso e del passato, tanto più alta dovrà essere il prossimo tasso di crescita, perché le “previsioni degli esperti (sulle aspettative dei “grandi investitori”) sono fortemente orientate verso un guadagno continuo e significativo in termini di “ritorno sul capitale investito”:
una “malattia”, dunque.
Tanto vai (più) su, tanto rischi di farti male, se e quando dovrai venire giù, perché “gli interessi in leva” renderanno la discesa una caduta.
Qualcosa che, comunque, “chi progetta tutto ciò, ed i relativi livelli gerarchici di collaborazione indotta, inconscia e automatica”, ha già previsto di sfruttare (del “maiale” non si butta via niente).

Romanticismo ad ogni "costo".
Si dice che “un trend, per essere solido, deve svilupparsi a zig-zag crescenti”. Un po’ l’andatura di una serpe (con tutto il rispetto per l’animale, osserva la simbologia frattale espansa).
   

mercoledì 30 settembre 2015

Il negativo che chiude “il ciclo che chiude”.




Perché succedono le “cose”?
Perché le “cose” non succedono mai, per caso.
Ecco perché… succedono.
Quando è il momento, accade che…
E... perché non c’è praticamente margine di errore, per una simile certezza by SPS?
Perché “qua, così” (la “tua” realtà manifesta) non si muove foglia, se... il Dominio non lo intende (autorizzazione, delegazione).
Per “barare sull’evidenza” di ciò che continua, da sempre, a caratterizzare sostanzialmente lo status quo e, quindi, per “confonderti, relativamente al fatto che sei in uno status quo, che quindi non può cambiare (perché si renderebbe “non sostenibile” per il Dominio, che l’ha previsto/progettato/retro ingegnerizzato… proprio “qua, così”).
Ma, in un modello potenziale di “raccolta di realtà (sfondi interattivi con le esistenze)”, sottinteso dal “robot frattale espanso (di autogestione/amministrazione e controllo)”, tutto è ad “immagine e somiglianza” della grande concentrazione di massa (Dominio), che utilizza “come un proprio strumento” la stessa legge auto esistente della frattalità espansa.
Da “qua” deriva tutto quello che emerge e si afferma/conferma, nel reale manifesto ad hoc, non casuale perché causale. Da “qua” derivano tutti quegli artifizi che ti rendono, in pratica, “cieco”.
La ciclicità è il simbolo del controllo a loop, caratterizzato dalla scomparsa del “perché (origine)”.
In pratica, “ti ci ritrovi sempre dentro”. E, nella sostanza “aliena rispetto a te” ed alla “ragione che gli conferisci (credo, fede, speranza… placebo)… non ti rimane che conseguire, ossia:
  • lasciarti andare
  • nutrendo, quindi, proprio il movimento che ti auto mantiene, così, in giogo.
L’unico movimento che è “automatico ed estraneo rispetto a te” è l’impulso di innesco, ossia, quel movimento che ti convince inizialmente ad “entrare”.
Qualcosa che non faresti mai, se “le carte fossero interamente scoperte sul tavolo”.
Una volta "dentro", il modello funziona perché lo alimenti tu, dal momento in cui “non ti puoi più fermare”, pena il crollo di ogni pseudo “certezza” alla quale ti appigli in virtù di vana ed impalpabile speranza.
Una volta dentro, ti nutri mentre nutri, consumando e – soprattutto – consumandoti, sino a quella presunta “fine”, che non ti può essere mai svelata... sin tanto che la temi e la temi perché” credi di non voler sapere cosa esattamente sia e perché si abbatta su di te”.