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venerdì 18 dicembre 2015

Se non vedi e non ricordi, non osservi e non interagisci.



La linea E sta sottoterra. Non va in superficie…”.
Time Out of Mind
Che cosa “non esce sino in superficie”?

Ciò che è “al di sotto di…”; alla “sua” radice. All’origine.
L’alimentazione della “forma (emersa)”.
Dunque, che cosa sai in/della superficie? Ciò che "vedi", studi (quello che altri hanno redatto), riconosci, ricordi, etc. Ma, non sai ciò che si annida al di sotto (dove per “sotto” devi intendere: a monte, prima di).
E non lo sai, perché non lo ricordi più.
Lo ignori, dunque.
E avendolo dimenticato, non lo sai. Per cui, consegui (qualsiasi sia l’origine celata alla vista). Da “qua”, puoi riuscire – se te ne accorgi, perlomeno (e SPS te lo sta rammentando da anni) – ad implementare nel “tuo” processo logico/razionale/intelligente/rinsecchito… anche la compresenza silente (Dominio), auto installata al di sotto della prospettiva superficiale.
Mhm… non ti sembra che, allora, la “forma del reale manifesto, abbia un po’ più ‘senso’”?
Ingiusta, rimane ingiusta ma… perlomeno – ora – sai il perché.
E, sapendolo, puoi persino (anche) mettere insieme uno straccio di intenzione, che sia sufficientemente originale (tua, lato tuo) da ritenere di aver finalmente “bucato il firewall ambientale, perlomeno nel senso dell’accorgerti di…
  

martedì 27 ottobre 2015

Quanto conta l’interesse?



L'interesse è... inconscio.
- Per due soldi venderebbe anche sua madre!
- La tua è una proposta?
L'era glaciale

Cosa fai e perché lo fai?
Expo, Coldiretti: quasi 3 ore in fila ma l'88% è contento
Link
In quali altre circostanze saresti contento per un simile mix di fattori?
3 ore di fila e… “non sentirle”.
Quale incanto “ti ha”? Quanto il fattore “moda” ti riempie di “sedativi”?
Cosa fai? Non ti accorgi che esiste sempre, in ogni circostanza, un “pifferaio magico”? Un motivo di richiamo, che “non esiste, ma c’è”.
L’Expo è un gigantesco “spot pubblicitario”, nel quale non manca nulla di quello che c'è (tutto il resto è, non a caso, off limits).
Qualcosa al quale “non puoi mancare”. Vero?
Come le “attrazioni”, che non mancano di certo e fanno tutte capo alle “tue” terminazioni sensorie, alias, costituenti i recettori che attraggono/ricevono gli “stimoli dopanti”, in grado di auto mantenerti sempre “qua, così”.
L’alimentazione è il canale privilegiato, perché “sempre chiamato in causa per più volte al giorno, ogni giorno… affinché passino tutte quelle sostanze che “non esistono ma ci sono”. Qualcosa che ricorda, come conseguenza frattale, la compresenza non manifesta del principio del Dominio.
Attraverso l’alimentazione in toto, tu sei convinto/a.
È una “necessità”, no? Per cui, te la fai anche andare bene… perché il cibo è “meglio” se corrisponde a determinate caratteristiche, ormai, “tradizionali”.
Che cosa si tramanda? Come esegui l’operazione logica:
  • individuo che vive “ancora seguendo i ritmi di una volta” (ad esempio, il classico contadino)
= (uguale) a
  • "sanità di corpo e di mente"…
 Ma dove la “vedi” una simile concorrenza fattoriale?
Te l’hanno solo inculcata dentro, in profondità… visto che le antenne dell’inconscio ricevono sempre il segnale importante dell’AntiSistema by Dominio.
Persino il fattore “saggezza”, che molto spesso viene riconosciuto nelle persone che vivono ancora agganciate ai ritmi “naturali”, di/in dimensioni rimaste “inalterate” rispetto ai ritmi della città... è qualcosa di fantasmagorico (ovvio, dal punto prospettico di SPS, che si accorge che nemmeno queste persone si sono "accorte". Di chi/che cosa? Di essere… in una prigione a cielo aperto).
  

martedì 2 dicembre 2014

La “continuità”.


La Tv mi spaventa, rende tutto credibileBeh, se tutto diventa credibile, allora nulla è credibile.
Insomma, la Tv mette tutti in quelle scatole, uno di fianco all'altro. Da una parte c'è il matto da legare che afferma che l'Olocausto non è mai successo, e accanto a lui ci trovi il famoso stimato storico, che invece sa tutto sull'Olocausto, e te li vedi lì seduti fianco a fianco, sembrano proprio uguali.
Tutto ciò che dicono sembra credibile, e così andando avanti non c'è più niente di credibile, e smettiamo di ascoltare
L’uomo dell’anno
Prima e durante la “campagna per l’elezione del presidente degli Usa” (e di qualsiasi “presidente”), vengono “stanziati” (investiti) centinaia di milioni. 
Come, la “presidenza eletta”, non potrà essere debitrice nei confronti di… qualcuno?
Oggi vede Apple arrivare al pilastro dei 700 miliardi di capitalizzazione. In altre parole il valore di Piazza Affari…
Link
Il Mondo è governato, d’insieme, da una organizzazione di umani dediti al proprio lavoro di… imperatori Planetari. Ma, il problema non è questo… semmai, è centrale ed assolutamente “tossico” che, costoro… governano senza “cuore”.
Gli “affari” hanno assunto un livello massimo, all’interno di questa “amministrazione”. Gli umani (ri)entrano in una simile “categoria” di business. Ossia, non fanno eccezione (adulti o bambini che siano).
No? Non ci credi? Non può essere? SPS è il Diavolo, per affermare questo?
See… sei rimasto (in)dietro. Non ti sei più aggiornato. Sei out, ma sei “in”… (d)entro a questo contenitore 3d, molto simile alla “boccia per i pesci rossi” o ad un museo (sei nella teca dell’homo incantatus). Che tenerezza


giovedì 13 novembre 2014

Se sei arrivato qui, dovresti poterne uscire.



Dove eravamo quando distribuivano i testicoli?
The Judge
- "È meglio accendere una candela che maledire l’oscurità".
- Perché questa citazione?
- Beh… perché si riallaccia ad un vecchio proverbio… il dubbio di sé può essere un demoneCerco di aiutare le persone a capire meglio la differenza tra ciò che è dannoso e ciò che è contemplativo…

Repentance
Eleanor Roosevelt (first lady statunitense)… che cosa avrà mai voluto dire? 
"È meglio accendere una candela che maledire l’oscurità".
Come donna intelligente, a conoscenza anche solo superficiale dei “fatti”, che cosa avrà mai voluto dire?
Non è forse una (ri)chiesta (in)diretta di… “perdono” e di "(ri)comprensione"? Per chi? Perché?
Bah… procediamo oltre.
  • a che serve “discutere”? A cosa “serve”?
  • dove conduce un simile “sentire”?
  • se parti dal tuo attuale stato d’insofferenza verso questa realtà, che cosa deduci?
Sei abituato, lavorativamente parlando, a dettagliare un “problema” ed a risolverlo. Nella “tua” azienda il business è centrale; da ciò dipende la continuità del tuo stipendio e del tuo tenore di Vita. Per cui, se in azienda c’è un problema va irrimediabilmente risolto.
Quando c’è un guasto o quando devi costruire qualcosa, le metodologie applicate sono “coerenti, adatte, efficaci e lungimiranti” (una sorta di perfezione, alla luce dell’esperienza, della memoria e della competenza, acquisite nel tempo).
Quando si lavora bene, l’opera compiuta è altamente funzionale e ciò (cor)risponde anche a valori estetici non indifferenti. Insomma, l’azienda (con)segue alla perfezione il proprio core business (la propria passione nonché specializzazione).
Quando esci dalla “tua” azienda, sei alle prese con un qualcosa d’insieme che complessivamente “funziona, grazie all’auto adattamento che la gran parte della società applica in/su se stessa”.
Cioè, la Massa “sopporta” la realtà di tutti i giorni, non traendo certezze alternative da porre in sostituzione a quello status quo, che “non va” ma che “è così”, per motivi panoramici che scompaiono nell’insieme…
Tu sei “perfetto al lavoro”, ma quando torni a casa, nuoti nell’imperfezione più assoluta.
Te ne rendi conto?
 

giovedì 29 marzo 2012

A tutto tondo telecomunicanti.




Probabilmente ieri SPS e Weidmann erano collegati al medesimo campo vibrazionale ispirante. Perché? Leggiamo cosa si è scritto in questo Blog, a proposito dello scenario economico futuro prospettato ieri dagli Oracoli di Goldman Sachs e cosa ha detto, poi, il soggetto sopra menzionato in merito alla questione Europea della propria sostenibilità e credibilità economica:

Se questo scenario si dovesse avverare, significherà che questo Mondo scalerà ancora un altro pezzo di cielo, avvicinandosi al punto in cui la Torre di Babele si spezzò crollando a terra. La via predicata da costoro non è sostenibile nel lungo computo. Comporterà certamente il tracollo. È una questione di tempo…
Link

Weidmann, non bastano i soldi per comprare la fine della crisi.
Cercare di fermare la crisi con un firewall è come costruire una torre di Babele sempre più alta. Un muro di denaro che non toccherà mai il cielo. A sostenerlo è il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, in risposta all'Ocse, che ha chiesto ieri all'Europa di alzare ‘la madre di tutti i firewall’ per bloccare la crisi del credito.

Il rafforzamento del firewall europeo quindi serve solo a prendere tempo. 

Tutti i soldi che verranno messi sul tavolo non compreranno la fine della crisi, a detta di Weidmann. ‘Ci piaccia o no, stiamo cambiando le regole del gioco nell'Unione monetaria e potremmo fissare incentivi che potrebbero creare nuovi problemi in futuro’…
Link 
 
Molto sincronica la questione, non trovate? Curiosa almeno. Beh, passiamo ad altro. Il faro angolare di SPS quest’oggi è puntato sulla questione ‘Che cosa ci fanno credere’ e ‘A cosa crediamo’ e 'Cosa facciamo'; nella fattispecie si tratterà di questioni di salute, alla luce dei ‘consigli per gli acquisti’ che giungono dai cosiddetti ‘esperti’, sia di Natura privata che pubblica’, ovviamente nel tempo e per il tempo a me concesso quotidianamente per ‘svuotare’ la mia valvola eterica. 

SPS intende invogliare le persone in sintonia, con ‘gentilezza’, ad aumentare la propria prospettiva

SPS, nel fare questo, si assume un ruolo di ‘parafulmine’, pur essendo ancora una realtà molto poco evidente nel panorama complessivo. Quello che importa, tuttavia, è la valenza ‘omeopatica’ che racchiude la presenza di SPS nel contesto globalizzato della ‘Rete’. Frattalmente SPS è un vero e proprio ‘fascio di luce’ nella notte:

riuscite a percepirne la radianza? E vai con l’Ego…

Partiamo, allora, con rinnovato entusiasmo per questa ennesima attraversata Antisistemica. 

Ognuno per Sé. Ognuno come un Re a casa propria.

Da quanto tempo è che, nel contesto di ‘MelaVerde’, appare il signor ‘Fabbricatore’, che regala a fronte dell’acquisto dei propri prodotti ‘per dormire bene’, una bella caraffa per filtrare l’acqua del rubinetto e risparmiare cifre folli ogni mese (come espresso molto chiaramente nello spot televisivo e 'coadiuvato' dalle sinuose forme della signora Folliero)? 

Anni e anni di pubblicità sulle Reti Mediaset. Ecco cosa recita, ancora oggi, nel suo sito:

In Omaggio Cuscini Cervical + Caraffa.
Caraffa.
Il suo filtro ai carboni attivi elimina il cloro e le impurità organiche, migliorando il sapore e la purezza della normale acqua potabile del nostro rubinetto. Inoltre, riduce la durezza dell' acqua, e la presenza dell' alluminio e di alcuni metalli pesanti come il piombo.
Link

Ed ecco la notizia ufficiale apparsa oggi in Internet:

Caraffe filtranti da cambiare.
Stretta del Ministero della Salute sulle caraffe filtranti. La relazione tecnica di Renato Balduzzi sulle ‘apparecchiature per il trattamento dell'acqua destinata al consumo’ è impietosa:

le caraffe vengono vendute senza controllo e sulla base di vecchie disposizioni ‘inadeguate per la salvaguardia della salute’. Per questo il Ministro concede sei mesi alle aziende per adeguarsi e permettere, attraverso una corretta informazione, ai cittadini di acquistare consapevolmente.

Anzitutto la potabilità. Le caraffe, scrivono gli esperti, non eliminano le sostanze pericolose contenute nell'acqua del rubinetto

‘Questi apparecchi hanno l'unico scopo di modificare le proprietà organolettiche (sapore, odore, colore)’. Inoltre, necessitano di continua manutenzione, la cui mancanza ‘potrebbe addirittura far sì che nel tempo l'acqua in uscita perda le caratteristiche di potabilità’. Alcune perizie effettuate a Torino su ordine del pm Raffaele Guariniello hanno dimostrato come l'applicazione del filtro possa impoverire l'acqua di alcuni minerali, come il calcio, il magnesio o il potassio, necessari per l'organismo.

Gli apparecchi modificano l'acqua indistintamente senza tener conto della sua composizione specifica’, spiega Matteo Vitali, professore associato di Igiene a La Sapienza. ‘Per esempio l'acqua di Roma è ricca di calcio e magnesio mentre quella di Torino presenta contenuti di questi sali molto più bassi. I filtri rimuovono buona parte di calcio e magnesio senza distinguere. L'acqua di Torino così risulta estremamente povera di questi elementi. Inoltre la durezza dell'acqua non nuoce’.
Link 
 
Che cosa si pensa 'massivamente' dell’acqua che arriva in ‘automatico’ nelle nostre case? Che ci si può fidare, no? Allora questa frase cosa significa?
 
Le caraffe, scrivono gli esperti, non eliminano le sostanze pericolose contenute nell'acqua del rubinetto.
 
Dunque, si evince, che nell’acqua del rubinetto ci siano ‘sostanze pericolose’. Cioè? Quali? Perché?
 
È come passare dalla padella alla brace. SPS non intende giudicare nessuno, se non analizzare il ‘comportamento’ delle singolarità impegnate sul cammino esistenziale: noi.

Dipende da noi essere ‘fragili e alla mercè del Controllo’, oppure svincolarci dalle ragnatele che ci sovrastano da quando abbiamo scelto di ‘rinunciare’ al nostro potere più evidente, ossia quello della Luce manifesta. Ovvio che è una strategia della quale non siamo più 'memori', tuttavia singolarmente il ‘raccolto’ matura, per cui di volta in volta alcune singolarità o gruppi di singolarità tornano ad aprire gli occhi.

Attorno a noi ‘piovono’ verità in continuazione. 

Verità che vengono intercettate e modificate ad hoc, dal Potere imperante che è anche dentro di noi. Accettiamo di vederle, almeno? Quando le vediamo, ci 'incuriosiamo'. Poi, quando non si trova più nessuna traccia di esse nel Mondo 3d, che scambiamo per l’unica realtà, che cosa facciamo? 

Molto spesso, nulla.

Perché non abbiamo la forza per fare nulla che non sia polarizzarsi con l’energia d’imprinting Antisistemica. È come una corrente che spira ‘autorizzata, nel e sul Mondo. Se si accetta di andare nella stessa direzione, allora si è proprio sospinti ed incoraggiati a procedere, altrimenti iniziano i ‘guai’. Occorre un certo tipo particolare di forza per andare controcorrente:

la forza spirituale.

I cellulari possono provocare tumori.
Cellulari e tumori, è allarme. Anche se il panorama complessivo appare ancora decisamente caotico, una ricerca pubblicata lo scorso 16 marzo dalla ‘Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro’ (Iarc) ha messo in evidenza che non è più una certezza l'assenza di legame tra tumori e telefoni cellulari che, son stati nel gruppo 2B di cancerogenicità (su 4), come ‘possibili cancerogeni’.
 
Ciò cosa significa? 

Spiega la rivista Altroconsumo che sebbene al momento non sia stato ancora provato un rapporto inequivocabile fra l'esposizione a radiofrequenze e le malattie tumorali, le conoscenze scientifiche acquisite fino a ora non consentono di escludere l'esistenza di un collegamento tra ‘cellulare e cancro’, soprattutto quando se ne fa un uso intenso. In particolare è stato sottolineato che maggiore è il tempo di utilizzo e maggiore è il rischio cui si è sottoposti quotidianamente. In particolare, per tutti coloro che lo utilizzano fin dalla giovane età e per i bambini che, addirittura, assorbono più del doppio delle radiazioni.
 
Per capire se i 44 milioni di telefonini attivi in Italia possono modificare le cellule e i tessuti del nostro organismo, continua la ricerca, è però necessario ancora del tempo.

Come avviene per altre realtà, come il tabacco e l'amianto, possono infatti passare decine di anni tra la vicinanza con la sostanza e il palesarsi del tumore celebrale che ha dei tempi molto dilatati che sfiorano anche i 30 anni. Quindi, oggigiorno, oltre a inserire i telefonini nel gruppo degli indiziati speciali insieme ad altri 265 agenti, si possono fare solamente delle previsioni. Tra qualche anno, al contrario, si scoprirà se la crescente diffusione dei tumori nella popolazione è dovuto anche all'utilizzo di massa di cellulari. 'Per ora - continua Altroconsumo - l'unica certezza è che il parere dello Iarc ha contraddetto chi assolveva in pieno il telefonino. Che invece è stato rinviato a giudizio'.
 
Quanto a noi, fondamentale, come sempre, la prevenzione. Per adulti e bambini. Per limitare l'assorbimento delle radiazioni e utilizzare in maggiore sicurezza il telefono cellulare sono sufficienti alcuni semplici accorgimenti: 

usare sempre l'auricolare; fare telefonate brevi ed evitare di telefonare quando la linea è disturbata o bassa in quanto si tratta di situazioni in cui l'apparecchio è obbligato a lavorare a piena potenza e, quindi, ad emettere un numero maggiore di onde pericolose; allontanare il telefono lontano dalla testa quando si compone il numero in quanto è uno dei momenti in cui lavora a massima potenza.
Link 
 
Toglietevelo dalla testa, il cellulare. In senso fisico, ma anche nell’accezione figurata di quell’idea inattaccabile che lo vede come l’unico oggetto ad onde che però non fa male alla salute

A leggere l’omonima inchiesta del giornalista di Repubblica, Riccardo Staglianò, per Chiarelettere, (Toglietevelo dalla testa, pp. 368, 15 euro, 2012), c’è da impallidire: 

tra tumori potenziali in agguato per i consumatori, connivenze tra industrie e lobby, studi dettagliatissimi e esperienze di vita vissuta, scende la notte sul sonno tranquillo degli incoscienti. O di quelli che non vogliono informarsi, malgrado alcuni indici parlino chiaro

nel 2011 l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha inserito il telefonino tra i possibili cancerogeni, gli stessi manuali di istruzione dicono di tenerli da 1,5 a 2,5 centimetri dall'orecchio, ed è italiana la prima sentenza al mondo in materia, quella del Tribunale di Brescia che ha stabilito un risarcimento a carico dell'Inail per un ex manager colpito da un tumore alla testa causato dall'uso eccessivo dell’apparecchio
 
Come si pone l’Italia nella geopolitica della prevenzione e della tutela dei rischi?
 
'Siamo grandi amanti dei cellulari e al contempo abbiamo la sentenza Marcolini, ovvero il primo caso al mondo in cui è stato affermato per legge che il tumore era stato provocato dall’uso del cellulare

Abbiamo poi casi come quello del fisico Paolo Vecchia

dopo anni in cui ha sostenuto che andava tutto bene, messa fine alla carriera da scienziato, è diventato presidente della Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (Icnirp), l’organismo che delinea le linee guida per l’esposizione alle radiazioni non ionizzanti. Loro fissano i limiti e se cambiano di una virgola gli stessi, il danno per l’industria è incalcolabile'
Link 
 
I pericoli del cellulare in gravidanza.
L'utilizzo intensivo del telefono cellulare durante la gravidanza può portare ad anomalie nello sviluppo cerebrale dei feti. L'inquietante notizia arriva da un team di scienziati dell'Univeristà di Yale, che lo scorso 15 marzo ha pubblicato su Nature i risultati del primo studio sistematico sugli effetti del telefonino durante la gestazione.
 
Va sottolineato che la ricerca è stata condotta esclusivamente su topi ed è quindi ancora troppo presto per poter trarre conclusioni applicabili all'uomo. 'Il nostro è stato comunque il primo esperimento ad evidenziare come l'esposizione a radiazioni durante la gestazione possa avere effetti sul cervello e sul comportamento degli individui adulti' sottolinea il Dr. Hugh S. Taylor, referente del progetto e direttore del Dipartimento di Endocrinologia Riproduttiva del'illustre ateneo. 
 
Taylor e colleghi hanno posizionato dei telefoni cellulari attivi sopra le gabbie di alcune femmine di topo incinte. Qualche mese dopo, quando i giovani topolini sono diventati adulti, ne hanno misurato l'attività elettrica del cervello e li hanno sottoposti a una serie di test comportamentali e di memoria. Ne è emerso che i topi esposti da feti alle radiazioni dei telefonini avevano maggiori difficoltà di memoria e una maggiore iperattività rispetto ad animali della stessa età che non erano mai stati esposti alle radiofrequenze.
 
'Il nostro lavoro prova che i topini irraggiati manifestano sintomi riconducibili alla ADHD o sindrome da deficit di attenzione e iperattività' spiega Taylor.
 
L'ipotesi dei ricercatori di Yale, ancora tutta da dimostrare, è che l'aumento di bambini colpiti da ADHD degli ultimi anni possa essere, almeno in parte, causato dall'eccessiva esposizione alle radiazioni dei telefonini subita durante la gestazione.
 
Per questo gli scienziati vogliono approfondire lo studio utilizzando dei generatori di radiofrequenze così da poter misurare la quantità di onde elettromagnetiche assorbite dagli animali...
Link 
 
Non male questo ‘risveglio’ della Coscienza, vero? Molto brusco, come un colpo di frusta mentre si mangia un panino e si telefona.

Cosa decidiamo di fare? Nulla, molto probabilmente. Perché? Perché siamo sotto incantesimo totale. Diamo ‘cose’ ai nostri figli che minano la loro salute, ma convinti del contrario. Se non è un incantesimo questo non so proprio cosa sia, allora, un incantesimo.

Ovvio, dando per assolutamente scontato l'Amore dei genitori per i propri figli. 


Scuola. Studenti obesi? Colpa di merendine e Pc.
Alimentazione e studio, la provocazione giunge dalla Francia. Secondo il dietologo Pierre Dukan, infatti, nel suo nuovo libro Lettera aperta al futuro Presidente della Repubblica francese si auspicano forti decisioni nella lotta all'obesità che colpisce molti studenti

Bisogna cioè educarli a mantenere un fisico in forma arrivando al punto di offrire un punteggio più alto a chi arriva alla maturità snello e atletico, e voti più bassi ai 'ciccioni'. Il ministero dell'educazione francese non è granché d'accordo con questa idea. Si tratterebbe di discriminazione fisica, dicono i responsabili: 

i problemi di salute dei giovani sono seri e non vanno presi alla leggera e la scuola è dedita al sapere e alla conoscenza e non a fare esami sulla salute dei giovani. Secondo Anna Di Gennario, ex insegnante e attualmente responsabile del progetto 'Io Ti Ascolto' dell’Associazione professionale Diesse Lombardia, 'i francesi sono noti per essere degli interventisti anche in ambito scolastico ed educativo'. Di Gennaro cita l'esempio della équipe di psichiatri istituita qualche tempo fa che periodicamente verifica lo stato di salute mentale degli insegnanti: 

'Può essere certamente discutibile, però dimostra attitudine a vedere le cose e ad agire di conseguenza. Poi se la direzione sia giusta, doverosa o opinabile, questo è un altro paio di maniche e va verificato'. Di fatto, il problema dell'alimentazione dei giovani, aggiunge, è problema serio.

Durante la sua carriera di insegnante ha notato una tendenza all'obesità nei ragazzi?

Certamente, ho notato ad esempio che i bambini figli di persone obese tendono anche loro ad avere lo stesso problema. E ho sempre notato che gli stili di vita della scuola a tempo pieno possono aiutare a migliorare la loro condizione, perché mangiando a scuola e vivendo un clima scolastico di attività e di movimento, nonché di limitazione del cibo e anche di apertura a vari cibi diversi tra di loro come può offrire la scuola, sicuramente si migliora la condizione fisica.

E per quanto riguarda gli studenti dei licei? Ha notato la stessa problematica?

Purtroppo sì, gli studenti delle superiori bisogna portarli, in qualche modo spesso costringerli, a fare attività per evitare si adagino in stili di vita troppo sedentari. Dei bravi genitori e dei bravi insegnanti che sanno che quando c'è il sole è meglio uscire a giocare, piuttosto che stare in classe durante la ricreazione, e devono attivarsi in tal senso. Ho visto spesso insegnanti in sovrappeso che facevano fatica loro stessi a uscire all'aperto, anche perché poi organizzare i giochi dei bambini può essere faticoso. Anche se avevano a disposizione un giardino bellissimo non erano mai fuori con le classi, i bambini trascorrevano l'intervallo seduti nei banchi oppure a giocare in classe e farsi pure male.

Che ne pensa nel dettaglio della proposta di Dukan di valorizzare gli studenti che si tengono in forma?

Non sarei molto d'accordo, anche perché le condizioni del fisico non sono una colpa del ragazzo. È un po' come diceva qualcuno che sosteneva di lasciare a casa gli studenti che non fossero portati per lo studio. Attenzione: 

non è che non sono portati per lo studio o che mangiano troppo per loro scelta precisa, il fatto è che non hanno ricevuto degli input e a casa loro ricevono degli stimoli e degli esempi culturali che purtroppo li portano a stare da soli davanti alla televisione e al computer, con poche stimoli dal punto di vista fisico. Meglio, molto meglio appena è possibile far capire loro l'importanza di uscire fuori all'aperto, e sbucciarsi pure le ginocchia.

Dal punto di vista dell'alimentazione lei cosa suggerisce e cosa è cambiato negli anni nelle abitudini alimentari dei giovani?
 
È necessario educarli a una alimentazione la più semplice possibile, quella mediterranea ad esempio. Negli ultimi anni poi si sono sviluppati nel commercio decine di tipi di merendine e dolciumi di tutti i tipi proposti come uso anche scolastico, ma personalmente quando insegnavo vietavo loro di portare qualunque tipo di merendina e facevo consumare solo frutta.

Dunque è necessario anche una collaborazione educativa da parte della famiglia.

Certamente, i ragazzi hanno bisogno di prendere consapevolezza del proprio corpo mentre crescono e non lo potranno fare stando immobili davanti a un televisore o a un computer. Per prendere consapevolezza del proprio corpo ci vuole attività, il che vuole anche dire cadere su un prato, relazionarsi in qualche modo con la realtà.

Quanto contribuisce a uno stile di vita sedentario il grande uso della Rete e dei social network?

Moltissimo purtroppo. Oggi si è arrivati al punto che ogni figlio dispone di un computer e in ogni stanza dei bambini c'è un televisore, il che è una scelta educativa pessima. Si isolano i figli, non si sta più insieme nemmeno a litigare per quale programma televisivo scegliere. Meglio litigarsi un solo computer casalingo che seppellire i figli nella propria cameretta isolati dal mondo reale.
Link 
 
Non è un paese per magri: 75% americani obesi entro 2020.
Si potrebbe chiamare un'epidemia di obesità. Che negli Stati Uniti ci sia un problema di salute legato al peso e alla qualità del cibo è risaputo, ma che i numeri potessero assumere queste dimensioni e arrivare a questi livelli superava anche la più fantasiosa immaginazione. 

Secondo un'analisi effettuata dal gruppo di ricerche finanziario BNY ConvergEx, che si basa sulle previsioni dell'Ocse, entro otto anni il 75% della popolazione, ovvero tre su quattro americani, saranno obesi o sovrappeso

L'impatto economico sulle decine di migliaia di miliardi di sussidi di assistenza sociale che non riescono a essere finanziati non è ancora chiaro. Ma sarà sicuramente enorme. I numeri sono già scioccanti per quanto riguarda la situazione attuale. Che il paese più industrializzato al mondo abbia la percentuale più alta di sovrappeso è di per sè già sicuramente particolare: 

il 34% dei cittadini statunitensi, oggi giorno, sono più che sovrappeso. 

Ma che questa percentuale salga al 75% deve lanciare un campanello d'allarme. Non solo per le finanze della maggiore economia al mondo. Ma anche per la salute. Se si guarda alle aspettative di vita nei vari paesi al mondo, gli Stati Uniti hanno una delle quote più basse tra gli stati industrializzati.
Link

Altro che Baywatch. Gli Americani sono un po’ più simili al canotto di salvataggio piuttosto che all’aitante fisico messo in mostra nelle fiction televisive. Per chi ha visto Wall-e, penso sia semplice capire l’antifona espressa in quel profondo e lungimirante ‘film d’animazione’ della Pixar.

Morta per obesità: bimba di dieci anni uccisa dall'eccesso di peso.
Una bambina di dieci anni gravemente obesa è morta a causa del sovrappeso. Shannon Appleton-Gower è stata trovata dal patrigno nel letto che già non respirava più.

L’episodio, raccontato dal Daily Mail, è avvenuto lo scorso novembre e, secondo un’inchiesta che si è conclusa in questi giorni, Shannon è morta per una forma acuta di collasso cardio-circolatorio, apnea del sonno e ipertensione polmonare acuta. Ciascuna di queste patologie era causata dal peso eccessivo
Link

Osserviamo le line di tendenza sociali in atto. Guardiamoci attorno e dentro di noi. Cosa vediamo? Come ci vediamo. Come si sentiamo?  

Sino a che Mc Donald’s, ad esempio, continuerà a vendere sempre di più nel Mondo, a dispetto di ogni tipo di ‘crisi’, dove vogliamo ‘andare’? 

Sino a che i Governi daranno il patrocinio per affiancare a ‘quei prodotti’ il marchio virtuale della salute, dove vogliamo andare? 

Sino a che le aziende mireranno solamente a fare profitti in ogni modo, dove vogliamo andare?

Le persone sono il perno della questione. 

Chi ha il Potere non lo mollerà mai per questioni di Coscienza, perché a loro volta sotto controllo di forme di esistenza eteree, molto simili alle forme pensiero, che peraltro la Scienza Antisistemica ha opportunamente ‘non riconosciuto’. 

Dipende da noi…

Molti di noi diventano anche genitori. In quel momento cosa scelgono tra gli interessi dell’azienda per cui lavorano e il bene della propria famiglia? È consapevolezza allargata che non si ferma davanti a niente di tridimensionale: 

va maturata, attratta, intesa e accettata.

Altrimenti non lamentiamoci per questo tipo di Mondo. Tutto dipende dalla nostra prospettiva.

Come inquadriamo il Mondo? La telecamera è in noi. Quale programma decidiamo di ‘riprendere e trasmettere’?

Tutto si adatterà di conseguenza: provare per credere.

La consapevolezza è un faro. Gli esperti recitano la loro parte, che molto spesso è non consapevole. Aiutiamoli ad aiutarci... 'aiutiamoci conoscendoci sempre meglio'.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 14 luglio 2011

Sfruttamento energetico e 'occhio che vede' da un'altra dimensione.




Le ‘vere’ informazioni circolano in rete, basta cercarle oppure basta intendere di cercarle ed esse ‘arriveranno’. Ieri c’è stata l’uscita mondiale dell’ultimo capitolo della saga di Harry Potter, nella cui trama si narra di un Mondo parallelo a quello 3d dei ‘babbani’ ossia il ‘nostro’. 

Ebbene, nel Mondo parallelo la Magia è di casa e pervade visibilmente tutto quanto. Perché nel Mondo 3d la Magia è stata ‘allontanata’? 

La Magia è nell’ordine delle ‘cose’ e pertanto non può venire meno, anche se è il nostro focus nel momento presente che la autorizza ad essere osservata. Un telecomando non applica forse i principi della Magia? Che differenza c’è tra la bacchetta magica del Mago e il telecomando? Solo ed esclusivamente la consapevolezza che l’uno esercita mentre l’altro ‘fa finta di non vedere’…

Siamo cosparsi della Magia, nel momento in cui la Magia è anche l’atto continuo del respirare.

Negli ultimi tre articoli, più o meno ‘pillola’, ho agganciato il filone devastato della nostra alimentazione e della nostra quotidiana fase di drogaggio sottile e fisico attraverso tutto ciò che l’Antisistema può scatenare fuori e dentro di noi; abbiamo potuto leggere nozioni relative all’imprudente utilizzo dello zucchero, in qualunque sua forma e sintesi non direttamente contenuta negli alimenti naturali, e un breve accenno alla ‘Cavaliere oscuro’ inerente l’utilizzo del fluoro nelle condutture idriche che veicolano l’acqua potabile direttamente ai nostri rubinetti. 

A questo link possiamo trovare un pregevole articolo relativo proprio a questa pratica off limits per il nostro modello corpo mente spirito.
 
Viviamo sotto un incantesimo che si propaga da millenni sull’intero Pianeta, come ad esempio quello descritto nel primo episodio delle 'Cronache di Narnia' e da un grande numero di altri film di ‘fantasia’. 

Il latte di mucca è un altro business pro incantesimo:

Il grande volume del nostro cervello ha bisogno degli acidi grassi essenziali. Per questo, un aspetto particolare del latte umano è il suo essere costituito da grassi essenziali, cosa che ci distingue dai mammiferi terrestri, persino dallo scimpanzè.
Sergio Maria Francardo - link 
  
Cosa sono gli acidi grassi essenziali? A questo link possiamo iniziare a leggere qualcosa di molto interessante; un qualcosa che esula dalla tipologia di chimica che ci raggiunge in ogni modo e che ci viene garantita dall’ambito sociale del controllo.

Abbiamo rinunciato alla parte più 'grande', ma meno evidente di noi, accettando un ‘contratto’ sociale in cui prestiamo il nostro tempo al fine unico di sopravvivere in luogo della necessità implicita dell’essere. Non ‘siamo’ ma ‘abbiamo necessità di essere’, per cui c’è sempre dentro di noi un acceso conflitto tra risorse attive e passive. 

Se apriamo il pannello delle ‘risorse del computer’, potremo vedere come il computer stesso è ‘ripartito’ in termini di funzionalità; potremo vedere che le singole risorse possono anche essere disattivate ed alcune di loro possono anche entrare in conflitto. Cosa significa?

Che, analogamente, alcune nostre ‘risorse’ interiori si sono come spente a causa di svariati fattori esterni ed interni che, a ruota, hanno veicolato il costrutto umano ad operare in qualità di automa di se stesso: questi ‘fattori’ sono dei derivati dell’ampio ventaglio Antisistemico, che ‘ci ha’. 

Antisistema è un nome generico per descrivere una regione energetica dell’Universo, che può essere plasmata ad hoc per fare esperienza di un certo tipo, come il programma ‘Struttura’ descritto da Morpheus a Neo in Matrix. In sé e per sé una simile regione energetica è ‘neutra’ come l’impasto base per fare la pizza, ma se ‘caricata’ di opportune intenzioni allora può dare luogo ad un intero Mondo da ‘abitare e vivere’. 

Chi carica queste ‘intenzioni’ nel modello strutturabile? Noi, i lapis magici della co creazione, attraverso l’imprinting superiore derivante da 'modelli di Vita' che ‘non hanno mai dimenticato’, perché non hanno partecipato attivamente alla ‘discesa’ dimensionale per fini evolutivi che le nostre Anime hanno volontariamente deciso di seguire, secondo il campo morfogenetico del Creatore

Queste energie non hanno partecipato attivamente alla discesa o ‘caduta’, per cui non hanno subito il 'ridimensionamento' opportuno che necessita l’entrata in un regime energetico più denso, come l'entrare in un collo di bottiglia o nella lampada magica del Genio.

L’evoluzione progettata dal Piano Divino, tuttavia, ricomprende anche queste entità, anzi prevede proprio che costoro prendano possesso della genie umana, venendo in tal modo alla luce, allo scoperto e si evidenzino in maniera lampante ed assoluta

Le entità parassite vengono descritte in ogni modo dall’industria cinematografica, ad esempio in 'Spiderman 3' c’è questa Natura aliena della materia oscura simbionte, che plasma la nuova tuta del simpatico supereroe. In ‘Lanterna Verde’, di prossima uscita, c’è una creatura terribile che si nutre della paura umana

Abbiamo visto ieri come sia stato possibile che, ad un certo punto, le ‘divinità, abbiano lasciato la tridimensionalità del Pianeta. Le divinità 3d sono/erano energie manifeste che in una prima fase della colonizzazione ebbero la necessità di manifestarsi: entità ‘ponte’ tra gli umani e l’energia più oscura che è sempre rimasta al di fuori della luce.

Perché hanno lasciato questa dimensione? Perché nel passato hanno trovato il modo di combattersi persino tra di loro, reclutando eserciti di umani divisi in fazioni. In questa maniera gli umani, generazione dopo generazione, trovarono la forza per affrontare mentalmente le presenze superiori esistenti in Terra.

L’abitudine nel vedere le divinità ha condotto l’umanità a superare la paura ancestrale di esse. 

Per cui gli 'Dei' decisero di lasciare questo piano dimensionale dando luogo all’esecuzione di un piano pressochè perfetto: quello di lasciarci finti padroni del Mondo a cui siamo tanto legati fisicamente.

La ‘mano’ si ritrasse lasciandoci ‘soli’ e senza cause apparenti relative alla nostra comparsa in questo Mondo. Dopo qualche generazione e dopo un preciso piano costituito da pazienza ed eliminazione degli individui più pericolosi, in termini di ‘memoria’, l’umanità eliminò da sé i ricordi di quello che era stato prima di un certo tempo. Lo smarrimento lo viviamo ancora oggi, chiendendoci sempre le stesse cose senza risposta evidente. 

Il motivo di tutto ciò è il nostro sfruttamento energetico basato sull’emanazione negativa emozionale: la famosa ‘pila’ mostrata sempre in Matrix ancora da Morpheus.

Nel film ‘Il rito’ ho annotato quanche importante citazione a tal riguardo:

La liberazione spirituale richiede mesi, anni a volte.
Quindi è ancora posseduta?
Sì. So che non riesci a credermi ma… Dimmi… il ladro che viene a rubare in casa tua accende la luce quando arriva? No, perchè preferisce che tu creda che lui non è lì. Il Diavolo preferisce che tu creda che lui non esiste.
Diventa complicato, se il non avere prove del Diavolo è la principale prova che il Diavolo c’è.
Sì…
 
Come spieghi la voce dentro di lei? Non era una voce umana, quella.
Devi stare attendo Michael.
Perché?
Scegliere di non credere nel Diavolo non ti proteggerà da lui.

Demonio… ingannatore… dimmi il tuo nome!
Non lo dirò mai…
Perché vivi in lei?
Perché la sua sofferenza è dolce!

In cosa ancora non credi?
In me! Non lo capisci?
E perché allora sei qui?

I ‘giardini’ umani, i campi 3d dell’energia coltivati ad ‘umani’, sono molto più reali di quello che si possa credere: la prova è questo Mondo ‘sfasato’ rispetto all’ideale medio che ognuno di noi vorrebbe esperenziare

Perché abbiamo esattamente l’opposto di quello che vogliamo? Per chi stiamo costruendo un Mondo simile?

Ecco cosa c’è di più evidente ma allo stesso tempo di più sfuggevole, che ci tormenta in profondità non appena abbiamo del tempo libero per riflettere: ecco da dove deriva quel senso di ‘smarrimento e di confusione ancestrale’ che sempre proviamo. Il richiamo dell’Anima è continuo come il respiro delle masse d’acqua sulla battigia, di giorno e di notte: sempre.

Parla ‘piano’ questa nostra Madre in attesa, ma non si stanca mai. Per sentirla occorre fare silenzio dentro di noi. Per questo il Mondo a cui partecipiamo è tanto rumoroso

Perdonate la velocità di scorrimento su argomenti tanto importanti. Non è superficialità ma forza che mi manca per approfondire meglio: interferenza a cui sono sottoposto anche io.

Ma ci tornerò sempre più spesso: è una promessa.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

mercoledì 13 luglio 2011

Drogati per Legge.



Negli ultimi due articoli ‘pillola’ mi sono intrattenuto sul concetto di alimentazione moderna ‘raffinata’ e completa non conoscenza del proprio sistema di corpi sottili costituenti una grande identità capace di trascendere le 3d. 

L’inconsapevole condotta di Vita del genere umano lo ha progressivamente condotto a ritenersi solo ed esclusivamente il corpo fisico, per cui, oggi, è davvero difficile riportare il focus su tutto quello che ci caratterizza nei piani non manifesti dell’energia. Tutto ciò corrisponde ad un piano lungamente perseguito da energie di controllo di Natura parassitaria; Natura che può estendersi tranquillamente a ricomprendere sia concetti legati ad Alieni che a Demoni che a Caste di uomini che si sono tramandati il ‘sapere’ parallelamente allo scorrere del tempo e della storia deviati. 

In realtà, secondo me, sulla Terra si è da sempre combattuta una guerra per il controllo della capacità umana di generare energia vitale e, dunque, per il controllo planetario. Pianeta che ha ricevuto le ‘grazie’ di molte razze e specie, le cui tracce esulano da ciò che possiamo trovare scritto nei libri.

Piuttosto troviamo qualche accenno di loro nel tramandarsi delle antiche tradizioni e riti inerenti a minoranze etniche sparse sul Pianeta ed in qualche ‘sacra scrittura’ più o meno conosciuta e più o meno ‘insabbiata’. Perché tutto questo mistero? 

Perché la ‘mano’ che ci ha guidati si è ritratta dallo scenario che ci ospita, come in una sorta di Grande Fratello planetario tridimensionale. Quale soluzione migliore al fine di controllare ed approfittare della grande creazione energetica che siamo capaci di ‘auto produrre’?

Lasciandoci ‘soli’ sul Pianeta, almeno nella parte densa dell’energia, siamo stati capaci di smemorizzare ogni nostro centro superiore di contatto con il Mondo scomparso del sottile

In questa pratica, l’alimentazione ha avuto davvero una grande importanza. È infatti attraverso la capacità di introdurre sostanze nel corpo fisico, come se fosse una 'caldaia' di un motore, che trasformiamo l’energia conservata nelle sostanze di cui ci nutriamo in energia di ‘movimento’. C’è qualche altro modo che conosciamo per alimentarci? Rimanendo nelle 3d, mi sembra proprio che non ne esista un altro. Per cui tutto ciò che ingurgitiamo, trasformandolo, ha importanza massima

Gli 'Dei' hanno lasciato le 3d per questo motivo. 

Dopo grandi guerre e devastazione planetaria, nelle ere dimenticate, i vincitori o i sopravvissuti, hanno deciso di lasciarci virtualmente soli sulla Terra. Ovviamente l’ispirazione ‘divina’ non sarebbe mai mancata nel veicolare ed indirizzare gli umani ‘preposti’ al ruolo di amministrazione, verso una ben precisa direzione evolutiva: quella più accomodante queste entità parassite…

Ho molta fantasia, vero?

Lo zucchero è una delle metodologie chimiche adattate per un simile scopo: è buono, perchè dovremmo rifiutarlo? Altro che problemi di linea e di grasso in eccesso; queste evidenze corrispondono solo ai danni collaterali del vero scopo dell’introduzione massiva di questa droga artificiale: mantenerci staccati dalla più grande rimanenza di noi stessi, ossia la struttura dei corpi sottili, Chakra, etc.

Tutto quello che possiamo leggere nelle 3d è relativo alle 3d e, in quanto tale, è sempre manchevole di almeno un ‘pezzo basilare’ del come sono andate le ‘cose’. È per forza così, in quanto gli umani sono ‘soli’ da troppo tempo per avere ancora la capacità di ‘ricordare’ chi essi fossero stati un tempo. Sotto incantesimo e di fatto sempre in uno stato di perenne drogaggio.

Rinunciare allo zucchero equivale staccarsi dalla droga.

Lo zucchero come dolcificante naturale è già contenuto negli alimenti, per cui non serve che se ne aggiunga ulteriormente. È un conservante? Per questo lo si mette, ad esempio, nei piselli, che sono già dolci di loro? No comment. Ogni ambito è buono per mantenerci in questo stato di catalessi continua

C’è sempre un valido motivo che emerge quando si decide di fare un po’ di luce, in questo caso l’Antisistema cavalca l’onda della produzione in massa di 'scatolame' per la grande distribuzione, per cui il problema della conservazione va affrontato; da ciò deriva l’uso dello zucchero come conservante
  
Ricordiamolo sempre: c’è sempre una valida ragione 3d per spiegare un certo impiego di un prodotto o di una tecnica, ma quello che non si sa è che la Natura compie lo stesso compito tramite ben altre modalità molto più ‘sostenibili’ e non invasive.

Chi ha la forza per sottrarsi al reame dello zucchero in un Mondo che è basato sull’utilizzo massivo di questo ‘pastrocchio’? 

Mc Donald’s ci ha costruito sopra una fortuna zuccherando a volontà tutti i propri prodotti. E Coca Cola? La lista è infinita

Leggiamo brevemente cosa significhi ‘ignorare’ il regime alimentare moderno:

I buruscio o bruscio o hunza  sono una popolazione che vive nelle valli pakistane settentrionali di Hunza, Nagar e Yasin. Ci sono anche oltre 300 buruscio a Srinagar, India…
 
I buruscio-hunza, secondo quanto viene riportato da Ralph Bircher, contavano circa 10.000 abitanti (almeno fino a qualche decennio fa), sparsi in circa 150 villaggi situati a un'altitudine che oscilla tra i 1660 e i 2450 m. sul livello del mare. La conformazione del territorio rendeva questo popolo abbastanza isolato dai popoli circostanti, a causa delle vie di comunicazione impraticabili e pericolose se non addirittura assenti

Gli hunza abitano molto al di sopra della valle omonima, sui loro terrazzi (mesas) spesso fortemente soscesi e impervi, non esenti dal rischio di frane, con strapiombi di 600-900 metri. Dal territorio degli hunza è possibile osservare i vicini nagir separati da un profondo grande canyon che rende ancor più difficile le vie di comunicazione. 
 
Fino a pochi decenni or sono gli hunza erano governati da un mir (corrispondente al nostro re); il loro capoluogo era Balbit conosciuta anche come Karimabad. Lo stato principesco di Hunza venne abolito il 25 settembre del 1974.
 
Gli hunzakut e la regione di Hunza ha uno dei più alti tassi di alfabetizzazione in confronto agli altri distretti similari pakistani ed è una delle maggiori attrazioni turistiche del Pakistan; molti pakistani e turisti stranieri viaggiano per la regione per godere dei paesaggi pittoreschi e delle sue sbalorditive montagne. Il distretto possiede molte attrattive moderne ed è abbastanza progredito rispetto allo standard asiatico. La leggenda locale ci racconta che questi hunza potrebbero essere stati associati con il regno scomparso di Shangri-La.
 
La longevità degli hunza.
 
La popolazione degli hunza viene talvolta notamente menzionata per la sua aspettativa di vita eccezionalmente lungaRalph Bircher uno dei maggiori studiosi di questo popolo di circa 10.000 individui, riporta alcune caratteristiche sbalorditive, quasi leggendarie, nel suo libro Gli hunza, un popolo che ignorava la malattia, ovvero:
 
- sono quasi esclusivamente vegani (la carne era consumata poche volte l'anno e i prodotti di origine animale piuttosto raramente);
- la dieta si basava su un apporto calorico inferiore alle 2000 kcal, nonostante i lavori piuttosto pesanti che svolgevano;
- praticavano un duro semi-digiuno stagionale a causa dell'assottigliamento delle scorte dei viveri in attesa del nuovo raccolto;
- gli indumenti che indossavano erano poco adatti, secondo i parametri comuni, a sostenere i rigori invernali;
- l'età media riguardo alle aspettativa di vita era calcolata a circa 120 anni;
- l'efficienza fisica e la smagliante salute permaneva fino a tarda età;
- non si conoscevano malattie (prima dell'arrivo massiccio dei prodotti della civiltà consumistica).
 
La longevità e la salute perfetta degli hunza hanno fatto avanzare diverse ipotesi a questo riguardo. Le più attendibili riguardano...
 
- la dieta naturale e vegetariana e il semi-digiuno obbligato stagionale;
- l'altitudine e l'ambiente incontaminato in cui vivono.
 
Altri ipotizzano addirittura che l'elisir della loro lunga vita fosse il torrente a cui attingevano l'acqua con particolari virtù salutari (virtù dovute, probabilmente alla completa mancanza di fluoro). I vari studiosi di 'questo popolo greco dell'Himalaya' che si sono succeduti hanno riscontrato che la loro longevità e salute si siano andate degradando con il passare del tempo

Già nel 1979 lo stesso Ralph Bircher riporta la notizia a lui pervenuta tramite conoscenze che il paese aveva ormai perduto la sovranità e la sua influenza; al posto del re (mir) c'era adesso la polizia pakistana; inoltre i prodotti, se non altro alimentari, della civiltà consumistica sembra avessero ormai invaso tutti i villaggi hunza.
 
L'indagine di McCarrison.
 
Durante il periodo fra le due guerre mondiali, il medico scozzese McCarrison operante nel circondario di Gilgit, a Nord del Cachemire, rimase colpito dalla conformazione fisica e dalla incredibile capacità lavorativa degli hunza, e per quanto riguarda la sua ricerca sulle malattie trovava questo popolo insignificante dato che non aveva nulla da curare se non qualche trauma o frattura

Infine abbandonò le sue ricerche riguardanti il campo delle malattie per dedicarsi ad esaminare accuratamente questa ottima condizione salutare degli hunza, da lui reputato il popolo più sano della terra. A parte gli accessi di febbre brevi e violenti e qualche infiammazione agli occhi causata dal fumo del riscaldamento nelle chiuse abitazioni durante il periodo invernale, non v'erano malattie particolari né quelle dovute all'invecchiamento (nessuna diminuzione della capacità uditiva e visiva, né indebolimento degli organi; i denti rimanevano perfetti ed efficienti fino a tarda età). 

McCarrison esaminando diversi i fattori essenziali quali le condizioni climatiche, la razza, l'alimentazione, ecc. arrivò alla conclusione che il regime alimentare fosse la chiave per capire l'enigma dell'incredibile salute e longevità degli hunza rispetto anche ai popoli confinanti che vivevano più o meno nelle stesse condizioni ambientali contraendo varie malattie, come tubercolosi, malaria, e tante altre più o meno gravi.

McCarrison in definitiva viene ad elencare queste condizioni alimentari:
 
- autosufficienza alimentare
- assenza di prodotti industriali e commerciali a livello mondiale (zucchero, conserve, cibi raffinati, ecc.)
- cibi prevalentemente crudi. L'alimentazione base degli hunza è costituita dai prodotti freschi coltivati in loco quali: cereali, frutta, e in misura inferiore legumi (fatti germinare, in certi periodi dell'anno, insieme ai cereali e mangiati così crudi) e latte. La carne e il vino venivano raramente consumati...
 
Nonostante la carestia gli hunza rimanevano un popolo legato e solidale, allegro, ospitale e generoso, esente da avarizia ed egoismo, dignitoso, nonostante gli stenti, tanto che Lorimer riporta nel suo diario di bordo casi incredibilmente eclatanti e commoventi di ordinaria abnegazione, aggiungendo inoltre che 'la fame non ha nessuna influenza sull'umore di questa gente, non arriva a piegare il loro temperamento'. 

Questa economia di sussistenza negli ultimi decenni si è aperta al mercato globale con afflusso di prodotti alimentari esterni più sofisticati che di certo hanno mutato in qualche grado la fisionomia, la cultura, gli usi e costumi degli hunza.
 
Dieta hunza.
 
La dieta degli hunza di qualche decennio fa (riportata da diversi studiosi specialmente da McCarrison e Wrench) era costituita in gran parte da alimenti di origine vegetale prodotti in loco: orzo, miglio, grano saraceno, grano (e quindi l'utilizzo della farina integrale e di una specie di pane azzimo), mais (raro), in misura inferiore legumi (fagioli, piselli, lenticchie, fave, ceci), frutta (more, mele, uva, ciliege, prugne, pesche, giuggiole, melagrane, meloni, pere, mandorle, noci) e specialmente albicocche fatte essiccare (delle albicocche si utilizzavano anche i noccioli da cui si ricavava anche un tipo d'olio), patate, verdure varie, carote, zucche, cavoli, cetrioli, melanzane, pomodori, erbe selvatiche ed aromatiche. Il vino veniva consumato in rare occasioni, perlopiù coincidenti con particolari eventi. Per quanto riguarda i prodotti di origine animale abbiamo il latte (specialmente di vacca), formaggio fresco (brus) e da conservare (rahkpin), ricotta (quark), il burro o maltache (alimento preziosissimo); la carne, in genere ricavata dal bestiame minuto (pecora, capra, gallina), era utilizzata raramente. L'unico prodotto importato e usato con parsimonia era il salgemma proveniente dalle zone vallive vicine.
 
Lingua.
 
La lingua hunza attualmente resta ancora senza possibilità di poter essere collegata ad altre lingue limitrofe e non, esistenti o estinte. Secondo Lorimer questa lingua si è evoluta separatamente da almeno 5000 anni a questa parte e comunque lo stesso linguista ammette di non essere riuscito nemmeno a completare un sufficiente vocabolario nei suoi 15 mesi di permanenza, aggiungendo inoltre che avrebbe avuto bisogno di almeno altri dieci anni per poterlo fare.
 
Religione.
 
Appartenenti formalmente alla setta dei mussulmani ismaeliti ovvero aderenti alla dottrina di Ismaele o Maulaï, gli hunza, come osservava Lorimer, sono molto diversi dagli stessi popoli limitrofi, non avendo nessuna pratica che si manifesti esteriormente, né rituali, né preghiere, né templi, oggetti di venerazione o pellegrinaggi, né tantomento si può trovare qualche parvenza di mullah o gerarchia religiosa

La religione e la preghiera vengono vissute intimamente. 

Lo stesso Lorimer racconta che soltanto dopo tre mesi scoprì per puro caso che un certo contadino, per nulla distinguibile dagli altri, era in realtà un khalifa (prete laico). Non vi è, almeno apparentemente, traccia di superstizione, né di credenze riguardanti il malocchio, la magia, come avviene invece per i popoli vicini, dai quali si distinguono ancor più per il fatto che le donne non portano il velo ed hanno parità di diritti.
 
Usi e costumi, arte e letteratura.
 
Gli hunza sono soliti festeggiare i grandi eventi nel giorno del solstizio d'inverno con danze e musica eseguita dai béricho, musicisti di origine indiana. L'arte come la letteratura è pressoché assente. Come ogni civiltà contadina ci sono diverse festività e riti propiziatori legati alla semina e al raccolto come quella che si celebra il 6 febbraio per la semina dell'orzo. Non manca il carnevale che si celebra all'inizio di febbraio. Gli hunza sono inoltre delle appassionati e abili giocatori di polo.
Da Wikipedia 
 
Siamo anche quello che mangiamo

Di loro non conosciamo ‘nulla’, e cerchiamo di interpretare la loro cultura tramite lo specchio della nostra, per cui la spiritualità viene meno e non ne troviamo nemmeno in loro in quanto riflesso della nostra aridità esteriore.

Il fluoro presente nell’acqua di casa non dovrebbe preservarci anche dalla formazione della carie? Non mi sembra proprio osservando lo stato di degrado dentale di questa società dei consumi.

Allora, non è più assimilabile questa invisibile presenza ad un’altra droga autorizzata a raggiungere potenzialmente ognuno di noi?

Aimè, ci siamo dentro con mani e piedi…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com