mercoledì 12 agosto 2015

La prospettiva del vuoto.


Il "di(segno) sul pavimento" quale è? A quale livello si trova?
Dopo Julian Assange, ora, Snowden
I “film basati su storie vere” impazzano e “spazzano” le sale cinematografiche ed, allo stesso tempo, anche le menti degli spettatori, che sanno sempre meno “cosa è vero, cosa è falso”, sapendo solo che la storia proposta per loro, a pagamento, è basata sulla Vita di individui interessati da vicissitudini straordinarie.
Ora, la trasposizione dalla Vita “reale”… alla riproduzione “fantastica” dei film, diluisce la (porta)ta dell’esempio, molto spesso ancora “auto respirante” (vivo/a), a qualcosa di romanzato e (sus)seguente ai ritmi della necessità dello “show business”:
fare “cassetta”.
1) l’utile di coloro che “lavorano nell’indotto dell’industria cinematografica”, tutta(via), non cor(risponde) material(mente) a quello che il Dominio stesso... s’impone di per(seguire), essendo:
  • i suoi sottopoteri, p(arte) in causa di qualcosa che ignorano (le mire del Dominio, che è solo compresente e non manifesto e che, dunque, “non esiste”)
2) l’utile di coloro che “lavorano nell’indotto dell’industria cinematografica”, tutta(via), cor(risponde) frattal(mente) a quello che il Dominio stesso... s’impone di per(seguire), essendo:  
  • il Dominio, l’assoluto e totale irraggiamento “radio attivo” che, dunque, non può che nutrire gli stessi propositi "ideali"... che, a cascata, si (ri)versano sul tutto (con)seguente, sopra a tutto, "ignorante rispetto alla situazione di fondo, che lo ispira ad essere qualcosa 'ad immagine e somiglianza' di altro, che nemmeno esiste".
Ergo:
  • il "materiale"
e
  • l'"ideale"
  • corrispondono a livello sostanziale
anche se
  • all'apparenza, sfugge il filo conduttore... che (ri)unisce tutto "sotto alla stessa sfera (e)mittente".
Gli "uni" (per)seguono un utile in denaro, prestigio, carriera, posizione sociale, etc. (dipendenza, sotto origine).
Gli "altri"? No: lo "uno"... (p)arte da sé, per ®aggiungere l’intero reale manifesto e per (man)tenerlo “qua, così” (così com’è), essendo lo status quo ideale, frutto del proprio intento e del proprio “di(segno)” (causa e origine).
  
Coloro che (con)seguono (la Massa) sono degli “adoratori” di un simile “marchio”. In(fatti), poco (im)porta che/se:

  • ignorano la verità di ordine maggiore
  • in quanto, questa – nonostante tutto – esiste.
La frattalità espansa spira dapper(tutto), a (di)partire dalla possibilità originale di (ri)creare (di)verse situazioni di reale manifesto, estratto/e da una base potenziale infinita e sempre possibile.
Essa è il “legame logico” (legge, programma) che (man)tiene la struttura della possibilità di “cine proiettare” (p)arte del potenziale, trasformandola in… p(arte), manifestazione o realtà manifesta.
Lo spazio sostanza, costituito da particelle fondamentali “trinitarie” (contenenti il wetware “terzo stato”, l'interazione dalla quale si estrae per “impoverimento” la realtà duale) è l’altro ambito principale, che (per)mette la (ri)proiezione della possibilità di “far parte di qualcosa che è, nel frat(tempo), stato trasformato in uno status quo, basato sul Dominio piramidale di qualsiasi (f)orma emersa nel reale (con)seguente”.
In una simile “grande fiction” come non poteva manifestarsi e (re)plicarsi l’arte cinematografica del racconto di (p)arte?
Ciò che è “basato su una storia vera” è la versione di comodo, ad(atta) all’intrattenimento del “grande pubblico”, per questioni che si susseguono viral(mente) e che si ®assomigliano solo a livello frattale, a partire da ciò che “non si vede” e che, dunque, non si può tenere in debita considerazione.
Una Vita reale viene sbriciolata in un paio d’ore di (ri)produzione adattata al gusto degli spettatori, misurato su una media storica che, fra l’altro, è il risultato non casuale di qualcosa di (pre)visto a livello superiore.
Citizenfour di Laura Poitras ha raccontato la vicenda di Edward Snowden vincendo l’Oscar per il miglior documentario.
Ora tocca a Oliver Stone, vero specialista in biopic, ricostruire la storia di Snowden con un cast eccellente che vede Joseph Gordon-Levitt nel ruolo del protagonista, Shailene Woodley in quello della sua fidanzata e Zachary Quinto e Tom Wilkinson nei ruoli di Glenn Greenwald e Ewen MacAskill, i due giornalisti del Guardian che per primi hanno portato alla luce le rivelazioni sull’attività dell’Nsa…
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Una intera industria che s’industria per… “far piacere” ciò che nel concreto può presentare perlomeno aspetti bizzarri e contrastanti tra “quello che non sai e quello che supponi”, diventando un surrogato, un macinato di reale… buono solo per le aspettative delle (p)arti interessate a vario livello.
Nel con(testo) reale e dalla prospettiva delle persone (anche, in quei casi di personaggi raccontati nei film, ma... ancora in Vita) regna una confusione organizzata:
  • che cosa è vero?
  • che cosa sarà vero?
  • quali p(arti) del film sono vere?
  • su cosa ti puoi basare per farti una idea tua?
Alla fine:
  • che cosa “sai”?

L'Inter "non si ferma", oppure, "frenata Inter"? Auto (in)trattenimento.
In un Mondo tanto pieno di in(forma)zioni… tu sai sempre meno, per via di quella “confusione” che rende tutto dubbio, contrastato, pieno di… vuoti.
Di cosa di puoi “fidare”?
Bufera Doping nell'atletica 28 casi ai mondiali 2005 e 2007...
La Federazione internazionale (Iaaf) ha annunciato con un comunicato sul proprio sito internet che 28 atleti sono risultati positivi ai test antidoping dopo il riesame dei test di Helsinki 2005 e Osaka 2007.
Per la Iaaf la maggior parte di questi atleti o si è ritirata o è già stata punita ma la federazione è pronta a "riassegnare le medaglie in caso di violazioni".
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  • 28 atleti sono risultati positivi ai test antidoping dopo il riesame dei test di Helsinki 2005 e Osaka 2007 (che simpaticoni quei dotti esperti, che fecero "a quei tempi" le analisi, oppure, quei severi personaggi inquadrati che non diffusero la verità in tempo utile)
  • la maggior parte di questi atleti o si è ritirata o è già stata punita (quindi? Tutto a posto così? Non ti accorgi che è tutto "dopato"?).
"Ora", hai persino le... allucinazioni (visto che "mangi e bevi" per abitudine e perchè "tossico(di)pendente").
 

L’avvocato svizzero François Carrard, ex dg del Cio (1989-2003) è stato nominato presidente del nuovo gruppo di lavoro chiamato ad operare le riforme della Fifa:
la task-force sarà composta da altre 11 persone.
Specialista di diritto sportivo il 77enne Carrard ha una grossa esperienza in materia, avendo supervisionato le riforme del Cio dopo lo scandalo-corruzione a seguito delle Olimpiadi di Salt Lake City nel 2002.
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"Nei prossimi sei mesi il comitato svilupperà un pacchetto di proposte di riforma che saranno presentati davanti alla riunione straordinaria del Congresso che si terrà il 26 febbraio 2016", ha spiegato la Fifa.
Link
  • nominato presidente del nuovo gruppo di lavoro chiamato ad operare le riforme della Fifa 
  • ha spiegato la Fifa.
È un loop auto referente (chi controlla i controllori?).

Pezzi del/nel loop.








Durante l'era Samaranch il Cio ha aperto progressivamente i Giochi agli sponsor, ai media, agli atleti professionisti. Non sono mancati, a questo proposito, né le critiche né gli scandali.
Missioni del Cio.
La missione del Cio è promuovere l'olimpismo nel mondo e guidare il Movimento Olimpico. Il ruolo del Cio è:
  1. incoraggiare e supportare la promozione dell'etica nello sport così come l'educazione dei giovani con lo sport e dedicare i suoi sforzi affinché sia assicurato nello sport che il fair play prevalga e la violenza sia bandita
  2. incoraggiare e supportare l'organizzazione, sviluppo e coordinazione dello sport e delle competizioni sportive
  3. assicurare la regolare celebrazione dei Giochi Olimpici
  4. cooperare con organizzazioni pubbliche o private e autorità per sviluppare lo sport per creare luoghi sportivi e promuovervi la pace
  5. muoversi per rinforzare l'unità e proteggere l'indipendenza del Movimento Olimpico
  6. agire contro ogni forma di discriminazione che riguardi il Movimento Olimpico
  7. incoraggiare e supportare la promozione dello sport femminile a tutti i livelli e in tutte le strutture nell'ottica del principio di uguaglianza
  8. combattere il doping nello sport
  9. incoraggiare e sviluppare provvedimenti che difendano la salute dell'atleta
  10. opporsi a qualunque abuso politico e commerciale degli atleti e dello sport
  11. incoraggiare e supportare gli sforzi delle organizzazioni sportive e autorità pubbliche per fornire futuro sociale e professionale agli atleti
  12. incoraggiare e supportare lo sviluppo dello sport per tutti
  13. incoraggiare e supportare un comportamento sostenibile dal punto di vista ambientale, per promuovere uno sviluppo sostenibile dello sport e chiedere che i Giochi Olimpici siano organizzati di conseguenza
  14. promuovere positivi rapporti dai Giochi Olimpici dalle città ospitanti e nazioni ospitanti
  15. incoraggiare e supportare iniziative che coinvolgano cultura ed educazione con lo sport
  16. incoraggiare e supportare attività per la International Olympic Academy (Ioa) e altre istituzioni che si dedicano all'educazione olimpica…
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Nota bene:
  • muoversi per rinforzare l'unità e proteggere l'indipendenza del Movimento Olimpico
  • agire contro ogni forma di discriminazione che riguardi il Movimento Olimpico
  • assicurare la regolare celebrazione dei Giochi Olimpici

Alias: curare e promuovere i propri interessi. Nella fattispecie:
  1. incoraggiare e supportare iniziative che coinvolgano cultura ed educazione con lo sport
  2. combattere il doping nello sport
  3. opporsi a qualunque abuso politico e commerciale degli atleti e dello sport...
Molto interessante:
tutto ciò è qualcosa che difende se stesso, (ri)tagliando(si) il proprio futuro “qua, così”.
Tutto il resto è dialettica, propaganda, utilitarismo, etc. quando non meschinità… di una (p)arte di società che è anch’essa “industria/azienda” e che, dunque, (per)segue un proprio “utile” e che, per altro, necessita di “te” al fine di poter continuare ad esistere.
Tu, che (di)pendi dal denaro, ti sei accorto/a che da te, a tua volta, (di)pendono molte altre realtà?
Tu hai potere. Anche per questo “vali”…
Una società basata sulla necessità (qualsiasi sia) risulta preda del Punto di Dominio, caso per caso. Perché stai certo/a che “ad immagine e somiglianza”… un “vertice” si (f)orma sempre, perché è strutturale e strutturato per ac(cadere) ogni volta.

Crea uno strumento di (di)pendenza (strategia).
In qualche maniera, collega(lo) alla Massa (viralità).
Diventa un Punto di Dominio (utile).
Lo status quo è l’acme di una intenzione originale, “fattasi reale”.
 
Un collo di bottiglia che diventa apparente(mente) insostituibile e che, nel tempo, “cancella la memoria selettiva(mente)”.
Il Dominio “che non vedi”… è qualcosa che si è “(in)carnato” nel tempo dell’abitudine. La (con)seguenza è che (di)pendi e che il reale manifesto (ri)calca una trama virale o, meglio, frattale…
La truffa del contachilometri
“Quasi il 50% delle auto usate in commercio sono in vendita con chilometraggi alterati”.
Alfredo Bellucci
Il giro d'affari intorno a queste auto si aggira intorno ai due miliardi di euro l'anno a cui va aggiunto il guadagno percepito dai "riparatori" di contachilometri.
Sì, perché la truffa ha due protagonisti:
il primo è il rivenditore, che ti mette in mano le chiavi di un'auto alterata;
il secondo è colui che quel contatore lo deve riparare, spillando al proprietario altri soldi.
"Peccato che i contachilometri non si rompano quasi mai, e che nei pochi casi in cui succede convenga quasi sempre sostituirli", spiega Bellucci.
Tuttavia il fiorire di queste aziende ha insospettito Bellucci che spiega come chi può riparare i contachilometri può anche alterarli, il che ci porta dritti verso il reato di truffa. Il raggiro garantisce facili guadagni sia a chi vende l'auto a un valore superiore rispetto a quello di mercato, sia a chi altera il chilometraggio.
Ma se si pensa che sono solo i clienti ad essere danneggiati dalla truffa, Bellucci smentisce. Le altre vittime delle auto schilometrate sono i venditori onesti.
"Siamo degli emarginati, perché i colleghi ci guardano male e i clienti, comunque, fanno fatica a distinguerci all’interno di una categoria di cui non si fidano. Noi venditori onesti siamo in via di estinzione, perché siamo fagocitati dalla forza dell’illegalità:
dobbiamo competere con i disonesti che guadagnano molto più di noi. È dura sostenere la battaglia, sia psicologica sia economica"…
"Essere diffidenti è la prima regola per evitare fregature"…
Link
  • la truffa ha “più” protagonisti
  • chi può riparare i contachilometri può anche alterarli.
"Siamo degli emarginati, perché i colleghi ci guardano male e i clienti, comunque, fanno fatica a distinguerci all’interno di una categoria di cui non si fidano. Noi venditori onesti siamo in via di estinzione, perché siamo fagocitati dalla forza dell’illegalità:
dobbiamo competere con i disonesti che guadagnano molto più di noi.
È dura sostenere la battaglia, sia psicologica sia economica"…
I "venditori onesti"
Il messaggio conclusivo e concreto, che s’emana da questa situazione di (s)fondo, quale è?
"Essere diffidenti è la prima regola per evitare fregature"…
Il che rende dubbiosi, sospettosi, arrabbiati, solitari, etc. E rende sempre alacre(mente) al lavoro per combattere la "guerra tra poveri", mentre... "Il terzo gode".

E a chi/cosa ti (ri)volgi, al fine di essere tutelato?
Ancora alla stessa “categoria”, dalla quale cerchi di prendere le distanze (qualcosa d'insabbiato, che ha più teste all'aperto).
La “categoria” è, ovvio, a livello frattale.

Leggi:
  • infrastrutture (Anti)Sistemiche.

"Più veloce. Più in alto. Più forte" (motto olimpico).
I “protagonisti della truffa” sono realtà intersecate con te, ad un livello superiore della “necessità”. Il loro “lavoro” risulta utile per le “tue” necessità senza alternativa apparente. E quando “tu ci devi passare”, loro sono lì ad attenderti…
Come qualsiasi organizzazione ad(atta) a dare una “risposta” ad un “tuo” presunto problema, nato nell’indotto nel quale nasci anche tu.
Creato il bacino di contenimento… creato lo spazio per l’emersione di un tipo di reale manifesto.
Chi/cosa “osserva lo schema di gio(g)o”?
Il Punto di Dominio…

Creata l’esigenza. Creato lo strumento. Creata la (di)pendenza

Ma… come nasce “l’esigenza”?
 
Chi chiama a gran voce un “salvatore”?
La Massa.
Perché lo fa?
Perché, nel frat(tempo), ha dimenticato “come si viveva prima”…

Qualcosa che non succede mai per caso.

Ergo:
Chi… gioca in prima base” (non è una domanda, anche se tu la prenderai come tale).
Chi gioca in prima base?”:
  • aprendoti al dubbio di una risposta “basata su una storia vera”
  • aprendo(ti) il vuoto “sotto ai piedi” e tutto attorno.
Aprendoti al vuoto di una risposta che non esiste nella sostanza, essendo la sostanza tutto ciò che esula dalla risposta… nata per l’appunto da un assunto iniziale sbagliato:
  • non è una domanda
ma
  • è una af(ferma)zione.
SPS ti propone, quotidiana(mente), questa “ginnastica mentale”, utile all’estrazione per astrazione, dal bacino del potenziale… di una realtà (di)versa rispetto al “qua, così”... Accorgendoti.

"Aliena".

Giorno dopo giorno, vedrai mutare la tua prospettiva, dalla quale (in)quadri la manifestazione del reale.
Provare per credere”.

Radicamenti.

"Logica (con)seguente".
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com 

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