venerdì 5 dicembre 2014

Si sono presi tutto. Chi? Cosa?


Draghi: convinti che acquisti titoli Stato compatibili con statuto.
Alla Bce "siamo convinti" che un piano di acquisti generalizzati di titoli, un "Quantitative Easing che potrebbe includere titoli di Stato sarebbe compatibile con il nostro mandato", ha affermato il presidente Mario Draghi, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo…
In passato "abbiamo preso decisioni rilevanti a maggioranza", e non all'unanimità.
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  • alla Bce "siamo convinti"…
  • compatibile con il nostro mandato…
  • in passato "abbiamo preso decisioni rilevanti a maggioranza", e non all'unanimità.
Chi controlla il controllore?
 

Dal “film” “L’uomo dell’anno” si può imparare molto o, meglio, è possibile (ri)trovare molte conferme relativamente a quello che si “sente” e che non s’intende comunque ascoltare “seriamente”.

Ecco un “riassunto alla SPS”, molto veloce… dell’opera:
  • votazioni elettroniche
  • lo schemino: priorità
  • discorsi seri… la gente cambia canale
  • notizie dai comici. Ma non è pazzesco?
  • stessa roba
  • se fosse antipatriottico criticare il governo, allora saremmo ancora inglesi
  • vuole far perdere il lavoro a più di 1000 dipendenti?... L’unica nota stonata? La gente non si ritroverà come presidente chi ha votato
  • da questo momento, il mondo libero è guidato da un comico
  • 200 milioni per una campagna, senza essere debitori di qualcuno?
  • non affidatevi ad un congegno
Quando l’errore non corrisponde al “dolo”? Quando lo è?
E… quando, le domande precedenti non hanno più senso alcuno?
Beh… perlomeno, quando il controllo è totale e si lascia andare volutamente (margine di errore) solo per “far credere che la Massa abbia una “possibilità di scelta”.
Quando l’errore è sempre “dolo”, allora, “il dolo diventa la realtà sottintesa”

Ciò che “sai”. Ciò che segui. Ciò che diventa unico, anche se conferisce una (im)possibilità di scelta. Qualcosa che “è, già” ma che non (ri)conosci/non (ri)cordi…
La prospettiva che (ri)assumi dal tuo punto prospettico è tale da permetterti di poterla vivere secondo il tuo “metro”? Ciò che vedi è... ciò che "è"?
Se sei convinto di sì, allora, sei complice di questa versione della realtà, perché altrimenti non penseresti mai in simili termini, anche se non ne sei completamente cosciente.
Questo stare “così”, come (rin)toccato (s)eppure compiacente… equivale al “non essere in grado di intendere e volere”, per cui… la società nomina un “tutore” affinché tu possa “ben auto amministrarti”, proprio come se (1) (d)entro di te ci fosse qualcuno/qualcosa che non (cor)risponde a quello che esiste in termini di (2) “complesso fisico/organico/mentale umano”:
(1) e (2) non descrivono più la stessa “cosa”.
Questa separazione è artificiale ma corrisponde, per certi versi, a verità… nel momento in cui “tu non sei effettivamente il tuo complesso”, ma “sei la sostanza che anima il complesso”. Così, come un paguro si trova “casa”, abitando il buon guscio (ri)trovato lungo il proprio camminare…

I paguri sono crostacei con addome ricurvo e molle. Il paguro vive in conchiglie vuote di gasteropodi. In caso di pericolo esso può ritirarsi completamente all'interno della conchiglia, mimetizzandosi poi con spugne o attinie. La parte terminale della coda del paguro è adatta per afferrare fortemente la conchiglia che porta sempre con sé.
Quando trova una conchiglia più soddisfacente e quando cresce e le dimensioni della conchiglia non sono più adatte è costretto a cercarsi una nuova conchiglia dove "trasferirsi"…
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La parte terminale della coda del paguro è adatta per afferrare fortemente la conchiglia che porta sempre con sé…
La “natura” replica frattalmente l’esistenza “dominante” umana.
Oppure, più umilmente... i “pezzi del puzzle umano, sono riscontrabili anche nella natura”
Ma… chi ci crede autenticamente? Chi è in grado di estrarre “valore aggiunto” dall’ascolto frattale della natura?
Beh… certamente, coloro che governano il Mondo intero, ad esempio.
Coloro che “non appaiono”. Il controllo sui controllori.
Come ti puoi fidare, ad esempio, del contatore del gas, installato legalmente a casa tua?
Chi ti ®assicura che il contatore "te la conti giusta"?
Il tecnico? E a cosa si (ri)ferisce il tecnico:
alla scienza ed alla "certificazione" (wow)...
E… chi ti dice che la scienza dica il vero, visto che tu – personalmente – non la capisci a fondo ma, semplicemente, "ti fidi"?
La “taratura” dell’apparecchio, chi la esegue? E secondo quali normative? Quale margine di errore è permesso, tollerato, consentito?
Perché tu (con)segui sempre? Perché la scuola non ti fornisce i mezzi per capire e perché non lo fa per tutti? Perché, invece, essa si limita a (ri)formarti?
La tua libertà di decidere ti è lasciata, ad esempio, quando fa comodo al controllo, ossia, quando tu puoi auto indirizzarti a questa specializzazione piuttosto che a quella. Quando ti puoi mettere in mostra in un ambito, tralasciando completamente tutto il resto, perché gli argomenti sono tanti e complessi e… non puoi sapere tutto.
Per questo motivo, le “crisi” si alternano regolarmente su di te, come uragani ciclici che sai “che tutti gli anni (ri)tornano”.
Perché sei (man)tenuto nell’ignoranza:
il "tuo" contatore del gas, installato con il tuo benestare nella tua casa, ti può anche “truffare”; però… lo fa “a norma di legge e di scienza e di taratura”:
ma tu non puoi mai dimostrarlo.
Perché non sai:
  • come funziona
  • come controllarlo
  • come provare a te stesso, che sei padrone di te stesso (e dei processi che auto avvengono in te e attorno a/di te).
È… “frattale”, insomma:
il controllo è impresso dappertutto. Lo si può intendere anche se non è manifesto, perché “lascia tracce” che tu puoi, se (ri)torni in te, (ri)levare, (ri)velare… denunciare.
Sì, denunciare ma "chi e... a chi”?
Chi ti crede?
Chi sei per mettere in dubbio la “prassi”. Ciò che funziona così e che tu non sei nemmeno in grado di capire. Chi sei tu, per fare tanto?
He He He…

Ivan Hoo
È per questo motivo che SPS ti risulta “pesante”, vero? Perché ti vomita in faccia quello che sei diventato. E ciò ti conferisce un fastidioso senso di prurito in tutto il corpo, sino ad arrivare alla mente e a tutto quello che ristagna e si nasconde in essa e non solo.
Allora, passi oltre e (pre)ferisci leggere/fare altro:
occhio non vede, cuor  non duole.
Anche se “vedi”, trovi il modo di essere “cieco”… pur di non prender(n)e atto.
La realtà, questa (ir)realtà… è solo una versione del Mondo che puoi vivere; e ciò che viene scolpito in esso, è una versione di te:
non sei tu, nella tua “interezza”.
Perché “tu sei” – già – te stesso, anche se non lo sai e se non sai “chi/cosa sei”.
Tu sei il “pilota” (l’essenza) ed “ora”, invece, ti (ri)credi il “mezzo”. Ti sei uniformato a quello che la limitazione sensoriale, nella quale sei (ri)caduto, ti ha manifestato apparentemente.
Le circostanze sembrano ma, non “sono”.

Ivan Hoo
L’ambiente è qualcosa d’intelligente ma che (con)segue (al)la versione di te che - a sua volta - (con)segue al "segnale (im)portante" che ricevi senza esserne cosciente. Il controllo è reale. Ciò che ti controlla è reale.
Reale: Re con le ali (che non vedi, perché “vola”… sopra di te).
SPS deve procedere speditamente, a questo punto; pena il ristagnare troppo in/su questo articolo, visto che l’accumulo di informazioni è notevole e quasi certamente tenderai a “smettere prima”.
Darò luogo ad un linguaggio breve, pregno di simbologia e di richiami alla tua (s)veglia.
Dopo 30 anni l'esercito Usa dice addio alle pistole Beretta M9
Smith & Wesson, General Dynamics e anche Beretta hanno fatto sapere che parteciperanno al bando.
Ogni contratto con l'esercito americano rappresenta una grande possibilità, non solo perché ha una durata molto lunga, ma anche perché le pistole scelte dagli Stati Uniti rappresentano uno status symbol:
le Beretta sono state usate in diversi film di James Bond e ancora sono diventate l'oggetto del desiderio di migliaia di possessori di armi.
Prima della M9, l'esercito americano aveva usato per 90 anni la Colt M1911, la prima arma semiautomatica adottata dal Pentagono...
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Le pistole scelte dagli Stati Uniti rappresentano uno status symbol
In tutto ciò… dove si (ri)trova la “famosa” morale?

Smartphone, calda primavera: arrivano Galaxy S6 e iPhone 6S
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Che tenerezza:
S6 e 6S
E che… “fantasia”. In questo avvicinamento di sigle e di “status symbol”, puoi (ri)leggere la realtà che si cela oltre al velo della concorrenza e della competizione:
uno scenario che si (ri)flette, come se una parte fosse “vera” e l’altra fosse solo l’effetto della simbologia del vero nello scenario di raccoglimenti e di misura.
Ossia:
  • le due sigle si annullano
  • le due sigle si completano
  • le due sigle si (ri)feriscono ad una unica realtà.
 

 Il Mondo alla rovescia lo è solo dal punto prospettico di chi “lo soffre”.
Mafia romana, le frasi-chiave:
“I nostri sono meno ladri del Pdl, ’o so io che pago tutti”…
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Perchè scoppia uno scandalo?
Quali regole e tempistiche segue?
La domanda è centrale, nel momento in cui “sai che tutto è sotto al controllo della stessa mano/ordine”.
Perché questa rinfrescata alle facciate di palazzo?
Andiamo… non crederai alla favola della “giustizia che, alla fine, trionfa sempre”!
SPS scrive da cinque anni filati e si è espresso più e più volte, verso l’immaginaria “fratellanza bianca” (che si favoleggia esista da qualche parte nel Mondo), perché (1) SPS è puro (2) SPS agisce autenticamente (3) SPS è votato al cambiamento del segnale (im)portante…
Eppure, nulla e dico nulla si è mai manifestato in tal senso.
Ergo:
vista la portata del mezzo utilizzato (Internet) per diffondere il messaggio relativo all’auto presenza di SPS
si deduce che…
non esiste nessuna fratellanza bianca”.
Deluso?
Lo so che non te ne importa nulla e che (ri)tieni SPS una sorta di “grande illusione ottica”, ma:
sappi e ficcatelo per bene nella testa cheSPS “è”, esiste ed è (pre)disposto per la realizzazione di una interconnessione tra versioni diverse del reale.
Ed è, ormai, chiaro che… “lo deve fare da solo, perché è solo”.
Tsipras: "Se vince Syriza la Grecia resta nell'euro".
Il leader della sinistra ellenica ribadisce i suoi piani:
"Non usciremo dalla moneta unica, ma serve una conferenza per rinegoziare il debito di tutti i paesi in crisi. Un asse con Draghi per gestire le banche, i depositi sono sicuri e la Merkel non può parlare per tutti i 27 membri della Ue"…
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Ebbene:
vincerà Syriza.
Hai qualche dubbio a tal proposito?
O vincerà, al limite, lo schieramento più “votato alla servitù del/al controllo”…
Reputeka, dal Trentino l’algoritmo che premia le eccellenze dell’artigianato.
Giovane (in tutti i sensi), dinamico e innovativo. Arriva il portale e-commerce che non solo sta costruendo una piazza virtuale dove trovare le migliori botteghe italiane ma che, attraverso una costante interazione con gli utenti, ne valuta la reputazione
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Un “algoritmo… valuta la reputazione”. E su quali basi?
Capisci? Che cosa può diventare, nel tempo, questo algoritmo?
Che cosa erano/sono le divinità dell’antichità?
Che cosa è un “demone o un angelo”?
Che cosa è la “natura”?
Cosa è artificiale e cosa naturale?
Chi può affermare di saperlo autenticamente?
Che cosa hai dimenticato?
Che cosa (non)sai?
Che cosa pensi di (ri)cordare?

Ivan Hoo
Se osservi per bene il computer che hai in casa, (ri)troverai molte analogie con te stesso ed il tuo funzionamento, anche quello che non capisci
Fidati.
P(a)role – prole
Chi “pensa” (d)entro di te?
Cosa diventano nel tempo le “App”? Idee… che si diffondono viralmente nell’aria. Programmi…
E da cosa derivano? A cosa (con)seguono?
Cos’è il tempo atmosferico? Il tramonto e l’alba… la rotazione Planetaria?
Uber riceve 1,2 miliardi di fondi e ora vale 40 miliardi di dollari.
Grazie alle risorse apportate da un gruppo di investitori, la valutazione della società, attiva nel trasporto di persone azionabile attraverso un'applicazione su smartphone, vola alle stelle. Ora punta all'Asia…
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Trasporto di persone azionabile attraverso un'applicazione su smartphone:
una società, dietro alla quale c’è un “gruppo di investitori”.
Ok?
Una “App” che (con)segue (nasce) a fronte di un “interesse”.
Persone che (ri)cercano il profitto e, a più alto livello, il controllo. Ma sempre sotto (alle indirette dipendenze di coloro che il controllo già ce l’hanno).
"Uno dei miei primi ricordi d’infanzia — racconta Amos Gitai — sono i biglietti ferroviari del viaggio di nozze di mia madre messi in mostra su una mensola in cucina".
Dicevano semplicemente:
'Haifa-Beirut'.
Ma erano gli Anni 50 e, dopo la guerra del ’48 e la chiusura dei confini, quel viaggio era ormai impossibile. Perciò il regista israeliano, allora bambino, chiese alla mamma perché mai esponesse quei biglietti di "un Paese nemico".
"Se è stato possibile in passato — rispose lei — potrebbe esserlo in futuro"…
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"Se è stato possibile in passato — rispose lei — potrebbe esserlo in futuro"…
  • che cosa hai già compiuto, in un passato ora dimenticato?
  • qualcosa che ha necessariamente “fallito”?
  • non importa, se solo – però – ora lo (ri)cordassi.
E, invece, (ri)cadi continuamente in balia delle “onde”, che ti mantengono “tabula rasa”…

Cosa c'è... "sotto"?
Il piano Juncker per la crescità diventa solo un alibi
Gioco di specchi, volute di fumo, trucco delle tre carte.
All'esame di economisti come Daniel Gros e Tito Boeri, il megapiano Juncker da 315 miliardi per rilanciare la crescita europea suscita ironie e sberleffi.
Daniel Gros, il direttore dell'autorevole Centre for European Policy Studies di Bruxelles, lo definisce "un tentativo piuttosto disperato di creare l'impressione di un pacchetto di finanziamento per oltre 300 miliardi di euro, ma senza avere davvero un qualsiasi margine di manovra nel bilancio".
Gros ricorda che, due anni fa, fu lanciata fra grandi fanfare una "Iniziativa per la crescita" da 120 miliardi di euro, finanziata, come l'attuale piano Juncker, con una ridistribuzione di poste di bilancio già stanziate e molte speranze di contributi privati.
Di quei soldi, in due anni, non è stato speso quasi nulla e Gros è pronto a scommettere che, questa volta, non sarà differente...
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Gros ricorda che…
La “storia si ripete” ma può anche ripetersi, pur cambiando percorso. Quindi:
poni grande attenzione anche alla “diversità”
se poi
(ri)confluisce sempre nel medesimo vaso contenitore.
Che cosa “sai”? Tutto quello che (ri)cordi

Adam Brux, il profeta dell’oblio. La memoria è un thriller naturale...
L’ oblio e la memoria seguono entrambi meccanismi perversi:
complicati, sfuggenti, incontrollabili.
E se questo è vero per la memoria personale, lo è ancora di più per quella storica, che cancella o conserva quasi a suo piacimento eventi, volti e biografie.
Chi sarà stato mai, per esempio, il signor Adam Brux?
Gli enciclopedisti dell’età dei Lumi riportano il nome (scritto, tra l’altro, nella forma scorretta: "Brughius") e pochi accenni vaghissimi:
medico di Halle del XVII secolo, seguace di Paracelso, autore di un paio di trattati completamente dimenticati dal mondo.
Tra questi, il Simonides redivivus, manuale ispirato a Giordano Bruno, uno dei tanti libri sull’arte della memoria che affascinavano il Seicento europeo. Con una particolarità:
conteneva un capitolo, brevissimo, su una tecnica inedita che consentiva non di ricordare, bensì di dimenticare le cose.
Paradossalmente, è proprio quello che è successo a Brux:
dimenticato come gran parte di quei pensatori che, tra alchimia, scienza e mistica, tentarono di rendere il Seicento un’epoca rivoluzionaria e lo resero invece l’ultima grande epoca magica.
Ma ripetiamo:
il modo in cui la Storia ricorda è spesso segreto, originale.
Ed ecco così che, se è scomparso il nome di Brux, non sono andate perdute le sue intuizioni, che hanno finito per ispirare Leibniz, gli Illuministi, nonché i grandi sogni di intelligenza artificiale che, dai primi calcolatori ed automi, sono arrivati fino al web…
Era possibile studiare un sistema che consentisse di creare una memoria onnicomprensiva, condivisibile, eterna?
La soluzione — mutuata anche dalle tecniche in uso già nell’antica Roma — si basava essenzialmente sulle immagini.
Se è vero che la memoria visiva è più efficace di quella verbale, i maestri di memotecnica avevano creato un meccanismo complesso in cui ogni concetto richiamava un’immagine, e ogni immagine ne richiamava un’altra, trasformando così il mondo in un grande teatro figurativo in cui qualsiasi parola e qualsiasi idea poteva essere richiamata in un attimo grazie ai collegamenti tra un’icona e un’altra.
Ma ricordare e conservare ogni cosa non finirà poi per essere una maledizione?
Non sarà forse un dono divino la capacità di lasciarsi alle spalle il passato? I ricordi ci servono, ma i ricordi ci pesano, e sono in grado di sprofondarci in un attimo nella terribile "malattia del piombo", la gravosissima malinconia. …
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Il racconto delle “cose” ti confonde.

La "malinconia", infatti... la (ri)provi anche quando non (ri)cordi, ma continui comunque a percepire, perchè sei vivo (che tipo di energia generi nella malinconia? Una forza utile a qualcuno/qualcosa che, evidentemente, "non sei tu").
Hai necessità di un “centro”, che corrisponda alla sede della tua essenza, nel quale (ri)trovi (sei) te stesso.

Ma, in assenza della risposta relativa a “chi/cosa sei”, che diavolo vuoi (ri)accentrare di te in te?
Eppure, qualcuno conserva, cataloga, raccoglie… (perché? Perché è una “malattia”?).




Svalbard, 300 milioni di semi nella fortezza scavata nel ghiaccio.
Il "caveau" custodisce 10 mila anni di storia alimentare. Per proteggere il futuro…
Premessa. Non state per leggere la recensione di un videogame, né di un film di fantascienza.
Aspettare l’apocalisse in un bunker da 300 milioni di semi.
In un fortino biologico a prova di bomba, oltre che di terremoto, inondazioni e attacchi terroristici. Costruito per 120 metri all’interno di una montagna arenaria, 100 metri sul livello del mare per non rischiare innalzamenti delle acque dovuti allo scioglimento dei ghiacciai.
Un’idea che va oltre ogni fantasia cinematografica.
Stoccare semi da tutto il mondo in un caveau ghiacciato con la mistica missione di garantirsi la possibilità di poter reimpiantare una natura (eventualmente) estinta. Basta atterrare su un’isoletta delle Svalbard, 78esimo parallelo, mille chilometri tondi dal Polo Nord, per toccare con mano (fredda) che è tutto vero. Allo Svalbard Global Seed Vault oltre 100 Paesi hanno seminato le loro riserve per un nuovo futuro:
una collezione di 840 mila esemplari, 500 semi per ognuna. Dieci milioni di investimento. La Norvegia ha aperto il portafoglio investendone più della metà e garantendone la costosissima manutenzione.
Dietro c’è anche lo zampino di Bill Gates che ha sostenuto il progetto…
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toccare con mano (fredda) che è tutto vero…
un’idea che va oltre ogni fantasia cinematografica…
Che tipo di “memoria” è… questa?





Una simile (pre)cauzione che cosa significa a livello simbolico?
Un “domani”… quale tipo di potere (ri)vestirà il possedere tutti i semi raccolti per tempo?
Sei proprio sicuro che, tutto ciò, non sia solo ed esclusivamente un “nuovo modello di business & controllo” per... "un nuovo futuro"?




"E quindi uscimmo a riveder le stelle..."
Agricoltura e equità sociale. Un miliardo soffre ancora la fame
La Rivoluzione Verde, termine coniato per indicare un processo basato sull’innovazione tecnologica applicata all’agricoltura il cui inizio si fa risalire alla seconda metà degli Anni 40, ha mostrato nel lungo periodo i suoi fallimenti.
Le stime delle Nazioni Unite, infatti, mostrano che oggi ancora una persona su otto soffre la fame, e, nonostante le statistiche in questo senso mostrino un considerevole miglioramento dai primi Anni 90, si tratta ancora di un livello inaccettabile.
La promessa di avere cibo sicuro, abbondante e nutrizionalmente adeguato per tutti, quindi, è stata disattesa...

I sistemi agricoli sono profondamente cambiati nella loro struttura e, principalmente a causa della mancanza di meccanismi di regolazione ecologica, le monocolture basate su una alta dipendenza dall’utilizzo di pesticidi hanno preso il sopravvento.
L’impiego di sostanze chimiche negli ultimi 50 anni è aumentato in maniera drastica fino a raggiungere le 2,6 milioni di tonnellate all’anno, con un giro di affari su scala globale pari a oltre 25 miliardi di dollari americani.
Tornando ai numeri della fame mondiale di cui si è accennato, è importante riflettere sul fatto che quel miliardo di persone che ancora non ha accesso a cibo in quantità e qualità sufficiente per condurre una vita sana e attiva, non è in realtà legato a una mancanza di risorse.
Globalmente, infatti, viene già prodotto cibo in quantità sufficiente da sfamare tra i nove e i dieci miliardi di persone, cifra che corrisponde al picco di popolazione previsto per il 2050.
Il vero problema alla base di una ancora così ampia diffusione della fame nel mondo è la congiunzione di povertà e ineguaglianza che colpisce una porzione assai ampia della popolazione mondiale. Appare quindi evidente e necessario che l’umanità elabori un nuovo e alternativo paradigma di sviluppo agricolo che promuova fortemente dei sistemi produttivi che siano ecologicamente fondati, altamente biodiversi, più resilienti e sostenibili, e inseriti in un quadro di maggiore giustizia sociale
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Quel miliardo di persone che ancora non ha accesso a cibo in quantità e qualità sufficiente per condurre una vita sana e attiva, non è in realtà legato a una mancanza di risorse
Ok?
E, allora, perché “un miliardo di persone” vive in sofferenza?
E, allora, perché i semi conservati alle Svalbard dovrebbero essere “patrimonio dell’umanità intera”?
Dietro si cela sempre un interesse, che si nutre di un terreno alimentato su base di scarsità.
Il denaro è una invenzione infinita ma, paradossalmente, “scarsa”.
He He He… “Che amarezza”…
Euro, fu una scelta giusta? Fazio: "Avevo previsto un bradisismo dell'economia italiana".
L'ex governatore della Banca d'Italia definisce sbagliati i parametri ai quali è legata la zona euro e chiede più investimenti:
il piano Juncker è debole…
"Nel marzo del 1997 dissi in Parlamento che l'Italia avrebbe subito un bradisismo, mi pare che ci siamo arrivati". Antonio Fazio, governatore della Banca d'Italia dal 1993 al 2005, torna a parlare della situazione dell'economia.
"Ci vorrebbe un medico e invece ci sono in giro solo farmacisti", sussurra…
"Abbandonare l'euro è un errore, ma lo è anche essere vincolati a parametri inventati o sbagliati"…
Giuseppe Di Taranto…
Link
Da che pulpito, viene da pensare, parlando di Fazio (il cui ricordo sociale è sbiadito, ormai, perlomeno dal 2005).
Ci vorrebbe un medico e invece ci sono in giro solo farmacisti…
Questa "verità", comunque, (di)mostra il grado di passività e (con)sequenzialità (protocollo) che attanaglia, complessivamente, tutti i settori della società (esperti e non).
A chi giova, un simile (ir)realtà?
Credi davvero che sia stato inserita l’auto distruzione?
Credi nella pazzia di fondo del genere umano?
Oppure… c’è dell’altro?
Quando pensi… chi è che pensa? Quando desideri qualcosa… chi è che desidera?
Il tuo corpo è fatto di cellule, di miriadi di esseri viventi che non sono solo le “tue componenti”, da infiniti livelli di (com)partecipazione silente.
Ora, se tu non sai “chi/cosa sei”, allora… come puoi ritenere che non siano le “tue” cellule ad indurti a pensare (ispirare) o… un organo, un parassita, i globuli rossi, un virus, un programma, una “App”, etc.?
(Ri)cora che Microsoft, ad esempio… ha brevettato il “corpo umano” (il 5 luglio 2004)...
L'idea:
gli oggetti hi-tech comunicheranno attraverso la pelle.
Microsoft brevetta il corpo umano come chip.
Tessuti e ossa per trasmettere energia e informazioni:
così si parleranno telefonini, lettori Mp3 e palmari…
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Roma è la capitale dell’Italia, quindi è il suo “centro”.
 
Ebbene, pensa che Roma dovrebbe essere "commissariata":
sai cosa significa?
Che l’Italia “puzza dalla testa” e questa ne è la (ri)prova fisica.
##Mafia Roma, presto per scioglimento
È un momento difficile per tutti. Roma è la Capitale d'Italia e dobbiamo affrontare questo momento difficile"…
I cittadini romani meritano rispetto e la nostra Amministrazione continuerà il suo lavoro sulla strada della legalità"...
L'Anac ha risposto… sottolineando che saranno indicati dei funzionari interni che si dedicheranno agli atti trasmessi da Roma Capitale, di volta in volta, in base alle specifiche competenze richieste dal caso…
Link
  • sulla strada della legalità
  • che saranno indicati dei funzionari interni che…
Chi controlla i controllori?

Sei in un loop a forma di “nastro di Mobius”:
vai sempre avanti ma, alfine, ti (ri)trovi al punto di partenza.
E:
  • chi doveva “(pre)disporre e spolverare”, ci ha guadagnato
  • chi doveva “fare/essere un soprammobile”, ci ha solo perso.
Verrà un giorno che… “possedere dei semi”, significherà disporre del potere della/sulla Vita.
Benvenuto nella tua desertica nuova realtà”…
Morpheus
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com 



2 commenti:

  1. Grazie Davide, i tuoi post sono sempre "illuminanti". Servono a far vedere la realtà nascosta senza essere iniziati, senza dover cambiare dimensione ma percepirla attraverso ciò che emana naturalmente. Capire senza vedere direttamente, ma vedere tra le righe, intelligere. Trovare.

    Interessante l'etimologia di trovare. Non c'è una parola latina da cui deriva. Trovare significa inizialmente "poetare", ovvero giocare con le parole per dargli un significato (diverso) e ampliato. Vedi tropo, in retorica. Cos'è l'analogia se non un tropo? Trovare è riempire di significato quello che abbiamo a disposizione, esattamente il contrario di cercare, che è invece girare intorno al significato senza "trovare". Cercare, come etimo, significa infatti girare intorno.
    Ciao e serenità!

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    1. Caro Filippo, sei un grande! Davvero :)

      Grazie a te. Sì, confermo quello che scrivi sul (ri)cercare e sul (ri)trovare:

      - girare intorno vs dare significato.

      Non a caso mi (ri)tengo un "(Ri)Trovatore"...

      Perchè (1) è già accaduto, per cui (2) (ri)trovo (vado a segno, sono sveglio, non svio).

      Ottimo commento.

      Serenità.


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