martedì 31 gennaio 2012

Il vuoto dimensionale.




Questa notte mi sono ’balenati’ in continuazione, per la mente, due termini particolarmente sfuggevoli:   

vuoto dimensionale

Il fatto che fossero ‘uniti’ dalla mia percezione, a formare una sorta di costrutto, mi ha fatto supporre, al risveglio di questa mattina, che fossero quello che rimaneva di un più ampio discorso, che avevo completamente lasciato al di là del 'velo del sogno'.

Questo frammento di verità ha certamente un senso, anche se rimasto l’unico rappresentante dell’intera struttura di ‘segnale’ originale. Osservando questi termini in maniera sufficientemente intuitiva, ho potuto constatare che si riferissero ad un concetto di ‘orientamento’ dell’individuo, nel momento in cui esperimenta la dualità e dunque la ‘scelta’ continua, che nelle 3d contribuisce alla radicale manifestazione della nostra capacità di co creazione. 

Questo 'orientamento' è inerente al fatto di poter riuscire a svincolarsi dallo stato di smarrimento che ‘ci ha’, allorquando cerchiamo di interpretare razionalmente delle verità vibrazionalmente superiori al nostro livello di consapevolezza.  Un esempio potrebbe essere questo:

Studente: Cosa m’impedisce di sperimentare il mio sè più profondo?
Insegnante: Nulla.
Studente: Allora, perché non ne ho esperienza?
Insegnante: Per paura.
Studente: Così, è la paura a impedirmelo?
Insegnante: Nulla te lo impedisce.
Studente: Ma non hai appena detto che è la paura il motivo per cui non riesco a sperimentare questo stato di coscienza?
Insegnante: Sì, ma non te lo impedisce.
Studente: E dunque cosa lo fa?
Insegnante: Nulla.
 
Studente: Allora che ruolo gioca la paura?
Insegnante: Se sei in prigione, cosa temi di più quando sogni di essere libero?
Studente: Di tornare in prigione... Così stai dicendo che ho paura di sperimentare il mio sè più profondo perché ritornerò nella mia ignoranza?
Insegnante: No. Sto dicendo che la tua paura dell’ignoranza ti tiene nell’ignoranza.
Studente: Sono confuso. Pensavo che tu avessi detto che temo l’esperienza del mio sè superiore, ma ora sembri dirmi che ho paura del mio sè umano.  Quale dei due?
Insegnante: Hai paura di tornare al tuo sè umano dopo aver sperimentato il frammento-Dio in te.
Wingmakers

Ecco. In funzione del nostro livello di ‘attenzione e consapevolezza’, questa verità può risultare sfuggevole in termini di comprensione pratica. La possiamo intuire ma difficilmente attuare nelle 3d, vivendo attraverso l’usualità scandita dalle lancette dell’orologio del tempo deviato. 

È proprio una sorta di ‘vuoto dimensionale’, ossia un ‘decadimento’ della coppia ‘comprensione-usufruizione’ tridimensionale

Quello che cerchiamo di capire, e che forse intuiamo, non è direttamente applicabile nelle 3d, proprio per via di una sorta di ‘vuoto’ relativo alla ‘dimensione’ in cui ci troviamo; con il termine ‘dimensione’ intendo alludere sia alla nostra sfera individuale, sia a quella dell’energia stratificata, di cui uno ‘strato’ è proprio quello 3d.

Una verità ad alta vibrazione non può essere compenetrata a pieno da una consapevolezza più bassa. Se ci cerca di fare ciò, allora può accadere di trovarsi come in un ‘vuoto esistenziale', caratterizzato dalla mancanza di capacità di quadratura del sistema di navigazione del nostro ‘veicolo’ bio psico fisico. Come se possedessimo una capacità difficilmente utilizzabile in un determinato ‘luogo'; ad esempio, il saper volare mentre si vive in una comunità sotterranea: 

è un fuori luogo, un ‘vuoto dimensionale’.

Al fine di compenetrare una verità a più alta vibrazione, occorre ‘diluirla’ attraverso la propria capacità frattale di osservarla al proprio livello di frequenza, ossia riportandola o scorgendola direttamente riflessa nel luogo in cui siamo auto installati: nelle 3d.

Ecco perché tutti quei libri ‘spirituali’, ad esempio, che tentano di diffondere verità meravigliose, ma praticamente ‘vuote’ nelle 3d, a causa dell’incomprensione pratica delle individualità costituenti la massa, possono solo contribuire ad effettuare una sorta di semina in quei ‘terreni’ più fertili o meglio disposti a lasciarsi compenetrare per compenetrare. I tempi della massa sono diversi e molteplici, secondo biodiversità e 'sicurezza' di specie.

Le ‘dimensioni’ individuali e globali ‘dialogano’ con consapevolezze, o frequenze, diverse, il cui frattale diretto è la differenziazione in termini di tipologie di linguaggio esistenti nelle 3d. Ogni ‘clan’ parla alla propria maniera e l’incomprensione sembra essere l’unico dato effettivo, che balza all’occhio dell’osservatore superficiale.

In realtà quella difficoltà nella comprensione deriva dal controllo parassitario - un altro effetto benintesi -, dal ‘dividi et impera’; una conseguenza riflettente la verità superiore della biodiversità e della differenza vibrazionale del segnale, da dimensione a dimensione. Senza una decodifica del segnale, opportunamente demodulato alla nostra frequenza esistenziale 3d, il rischio è quello di male interpretare  e di alimentare la confusione percepita a ‘terra’ e il senso di smarrimento che ne consegue.

L’ago della bilancia, come al solito, siamo noi stessi.

IX
Vacuità qui, Vacuità lì, ma l'universo infinito rimane sempre davanti ai nostri occhi. Infinitamente grande e infinitamente piccolo; nessuna differenza, poiché le definizioni sono scomparse e non si vedono limiti

Così pure circa l'Essere e il non-Essere. 

Non perdere tempo in dubbi e discussioni che non hanno nulla a che vedere con ciò. Una cosa, tutte le cose: si muovono e si mescolano, senza distinzione. Vivere in questa realizzazione significa essere privi di ansietà circa la non-perfezione. Vivere in tale fede è la strada al non-dualismo, poiché il non-duale è uno con la mente fiduciosa. Parole! La Via è oltre il linguaggio, poiché in essa non c'è...
 
Nessun ieri
Nessun domani
Nessun oggi.
Sosan Hsin Hsin Ming: il Libro del Nulla

Questo è il ‘paragrafo’ finale del ‘Libro del Nulla’, che secondo me tenta di trasmettere delle verità ad alta vibrazione ad individualità che non possono ancora, mediamente, essere compenetrate. La conseguenza del ‘nutrirsi’ di questa verità poco diluita rientra nell’ambito del ‘vuoto dimensionale’, ossia nella mancata usufruzione ‘pratica’ dell’insegnamento nella coerenza della Vita di tutti i giorni

Il rischio è lo smarrirsi ancora di più, perdendo il ‘senso’ dell’ago della bussola, che punta verso il centro piuttosto che verso un punto cardinale tra quelli conosciuti. Il puntamento alla nostra centralità non è compreso a fondo dai sistemi di ‘guida’ automatici dell’individualità stessa, causando una sorta di cortocircuito nella capacità applicativa di quello che si è riusciti ad intuire.

La mancanza della coerenza nella Vita di tutti i giorni, mancanza inconscia per via di una non adeguata decodifica del segnale ricevuto, comporta nel breve/medio termine lo sgretolamento del proprio senso di autostima e la relativa svalutazione di sé. Un terreno propedeutico al radicamento della malattia e della continuazione del 'loop'.

Ecco come una verità superiore, inadatta vibrazionalmente a 'compenetrare per essere compenetrata', può risultare addirittura ‘dannosa’ per l'individualità non pronta e, di conseguenza, per la globalità scaturente. Questo meccanismo di base è definibile ‘naturale’, in quanto se lo riportiamo alla dimensione del bimbo, ad esempio, viene naturale modulare ‘verità’ conosciute dagli adulti, in maniera tale che inizi ad essere comprensibile anche per il bimbo stesso. 

Un passo alla volta, nel rispetto del proprio tempo.

Questa ‘diluzione’ della vibrazione del ‘significato’ non comporta una riduzione della portata del significato, ossia non si perde nulla del valore aggiunto vettorialmente trasportato nel segnale; il frattale lo ricaviamo direttamente dall’Omeopatia, attraverso la diluizione del principio in parti tali da renderlo presente, anche senza più la presenza del principio stesso, ossia attraverso ‘clonazione’ del principio ad un livello più ‘comprensibile’ per la struttura individuale in ascolto.

Esistono le dimensioni ed esiste il vuoto tra le dimensioni

Il vuoto è quella ‘protezione’ che mantiene/contiene l’energia nelle proprie fasce di competenza vibrazionale. Gli anelli del libero arbitrio, se vogliamo. L’immagine del cerchio, della sfera, dell’equilibrio, dell’orbita degli elettroni, del salto quantico, della consapevolezza, etc.

Cos'è la biodegradazione?
La biodegradazione è il processo, mediato da microrganismi, che permette la degradazione della plastica in elementi inorganici e biomassa. In presenza di ossigeno si ottiene biossido di carbonio, acqua e biomassa. In assenza di ossigeno si ottiene biogas (biossido di carbonio e metano) e biomassa. 

La biodegradazione delle plastiche risulta essere utile quando la velocità di smaltimento mediante biodegradazione è corrispondente alla velocità di generazione dei rifiuti plastici (es. conferimento all'impianto di trattamento). 

È chiaro che una bassa velocità di biodegradazione rispetto alla corrispondente velocità di produzione comporta l'accumulo dei rifiuti e rende la biodegradazione inutile da un punto di vista sociale. Per questo motivo, dichiarazioni di biodegradabilità devono essere associate a degli standard che definiscano i l termine, le condizioni, i tempi, ecc. all'interno di un contesto di recupero del rifiuto plastico.

In mancanza di standard, il concetto di biodegradabilità non soltanto è aleatorio ma fondamentalmente fuorviante. Un prodotto detto 'biodegradabile', sulla base di considerazioni non condivise e non operative dal punto di vista del recupero dei rifiuti, è fuorviante perché induce a far credere che i prodotti 'biodegradabili' siano positivi per l'ambiente quando questo non è provato.
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Ecco la derivazione pratica dello smarrimento sociale, che deriva dal vuoto dimensionale: 

una stretta dipendenza, dettata dalla paura di non comprendere, dall’autosvalutazione delle proprie capacità innate. L’inganno prolifera in un simile terreno propenso a demandare all’esperto di turno, a sua volta un clone ad immagine e somiglianza Antisistemica, che contribuisce a veicolare caos ammantato d’illusoria verità:

fuorviante perché induce a far credere che i prodotti ‘biodegradabili’ siano positivi per l'ambiente quando questo non è provato.

Ovvio che il ‘biodegradabile’ è un effetto da conseguire, ma attraverso un cammino in equilibrio del concetto stesso di ‘sostenibilità’ nel tempo. Avendo ben presente l’ambito in cui ci si muove e un’ampia prospettiva da cui osservare. In mancanza di ciò, l’unico effetto sarà di alimentare questa verità:

va peraltro osservato come la definizione ‘oxo-biodegradabile’ non è sorretta da alcun riferimento normativo e pertanto assume un significato prettamente commerciale
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Perchè il cibo spazzatura crea dipendenza.
Perché ci piace tanto? Che cosa spinge a ordinare un hamburger e a chiedere una porzione doppia di patatine fritte, possibilmente con salse dai colori improbabili? 

Perché questi alimenti creano dipendenza (junk food addiction la chiamano negli Usa, con lo stesso termine che si usa per le droghe)? 

E, soprattutto, come fare per evitare il consumo compulsivo di cibo non solo poco ricco di principi nutritivi ma addirittura dannoso per la nostra salute e responsabile di gran parte delle patologie legate all'obesità?
 
La ricerca più interessante sull'argomento è stata fatta in America nel 2010 presso l'Istituto Scripps di Jupiter ('Dopamine D2 receptors in addiction-like reward dysfunction and compulsive eating in obese rats'). Ha dimostrato che il junk food agisce come una vera e propria droga sull'organismo, inducendo in chi ne consuma abitualmente una dipendenza paragonabile a quella di una sostanza stupefacente qualsiasi

Abbiamo intervistato la dottoressa Valentina Chiozzi, biologa nutrizionista e dottore in Scienze fisiologiche e neuroscienze, per farci spiegare meglio come stanno le cose.

D: Dottoressa Chiozzi, perché questi cibi attraggono così il nostro palato?
R: Studi come quello americano hanno scoperto che questo tipo di alimenti, arricchiti in laboratorio con sali, zuccheri e grassi per renderli più appetibili al nostro palato, agiscono sui recettori della dopamina in maniera del tutto simile a come fanno le droghe. In altre parole, innescano quel meccanismo che porta poi alla dipendenza fisica.
D: Come accade?
R: La dopamina è un ormone endogeno, cioè prodotto direttamente dal nostro corpo: questo tipo di cibo stimola i recettori che secernono l'ormone ma non appena questi recettori non sono più stimolati il corpo sente 'la mancanza' dell'ormone. Ecco spiegato perché questo tipo di cibo, se consumato abitualmente, crea una dipendenza non solo psicologica ma anche fisica. In medicina si usa un termine, 'craving', per indicare la ricerca spasmodica di questo tipo di cibo junk, spazzatura.
D: Parliamo non solo di cosa è ma anche di come è consumato il junk food.
R: Questo è un altro aspetto importante del problema, da non sottovalutare. Il junk food ha indotto nei consumatori una nuova esperienza di masticazione: se i cibi sono facili da masticare e deglutire, perché molto morbidi, si avrà voglia di buttar giù velocemente un secondo boccone, e poi ancora un altro e così via. Non solo: il junk food ha introdotto la brutta abitudine di non consumare i pasti con calma seduti a tavola, ma di masticare continuamente snack dalla mattina alla sera, in maniera compulsiva, quasi fossimo dei ruminanti, magari davanti alla televisione o, per i ragazzi, con un videogioco in mano. 

Non dimentichiamo poi che un cosiddetto pranzo completo al fast food è ricchissimo di grassi e può arrivare a contenere 2000 calorie, cioè il fabbisogno giornaliero calorico di una persona media. Una cifra spropositata, ma assolutamente priva di principi nutritivi come le vitamine e i sali minerali.
D: Come evitare la dipendenza da junk food?
R: Bisogna cominciare da piccoli: è stato dimostrato che l'educazione al gusto dei bambini comincia già nel ventre materno

Fondamentale poi è il periodo di svezzamento, quando il bambino si accosta ai sapori. Una madre incinta che abusa di junk food trasmette al futuro bambino la propensione per questo gusto. Vorrei ricordare che non stiamo parlando di un problema meramente estetico: l'obesità infantile è in aumento di tutto il mondo occidentale e comporta patologie legate a una eccessiva assunzione di cibi ricchi di conservanti, coloranti e zuccheri, come i succhi di frutta. Penso ad esempio al deficit di attenzione, all'iperattività e a tutte le malattie metaboliche o dell'apparato cardio-vascolare.
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McDonald's - ogni momento è giusto da McDonald's. Vieni e scegli il tuo menù ideale!

È attivo in SPS un osservatorio sull’andamento aziendale della catena mondiale di fast food per eccellenza, ossia quel McDonald's che non smette mai di registrare trimestri con ‘numeri’ in continua crescita. Il declino, o la riconversione, di questa azienda sarebbe la cartina tornasole dello stato di consapevolezza umana globale.

Quale frattale migliore per misurarla?

La verità, opportunamente diluita, è molto meglio ‘digeribile’… e la dipendenza che crea è altamente consigliabile... andando 'oltre' al vuoto dimensionale.

La nostra preoccupazione maggiore è di evitare di fare pazzie... e finisce che siamo i più matti di tutti.
La nave dei folli

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 30 gennaio 2012

Un Progetto che emerge nel tempo.




In questa giornata di fine gennaio, che vede già sciogliersi quella poca neve caduta nel fine settimana, un timido Sole irrompe nella routine stagionale, che riempie il tempo assegnato all’inverno. Un inverno, tutto sommato, mite e scarso in precipitazioni ‘naturali’ d’ogni tipo. 

Qualche settimana fa era scesa a terra quella 'neve chimica’, frutto dell’appesantimento delle particelle di inquinanti nell’aria, a causa di correnti fredde provenienti dall’est Europa. Da quel ‘momento’ ho notato in me una strana costipazione polmonare, caratterizzata da tosse molto leggera ma insistente e ho notato, nella globalità che mi attornia, un’eruzione di virus influenzale

 Sembra che, da dopo quello strano episodio ‘chimico/naturale’, si sia innescato un influsso influenzale diffuso. Che sia questa l’origine delle epidemie annunciate, dagli ‘esperti’, mesi prima che giungano in una nazione?
  
Questo tipo di previsione, logica e razionale ed estranea ad ogni valenza ispirativa sovrasensibile, è molto plausibile se ipotizziamo una Natura artificiale del fenomeno influenzale. Tenendo molto bene in considerazione ciò che afferma il Dottor Hamer, ossia che l’influenza è la fase riparatoria di uno ‘shock’ accusato qualche tempo prima, è tuttavia possibile allargare questo raggio della consapevolezza, ammettendo anche la Natura ‘dolosa’ del bacillo influenzale. 

Ciò spiegherebbe anche il perché di questa ‘prevedibilità’ della malattia influenzale, che non solo si sposterebbe, naturalmente trasportata dall’aria e dalla globalizzazione sociale, ma anche attraverso sistemi di diffusione 'aerosol' controllati all’origine.

Coloro che si ammalano d’influenza, poi, sono inquadrabili nell’ottica di Hamer, ossia come diretto 'sfogo post trauma'; che cosa s’intende per ‘trauma’ o shock? Un evento che ha ‘sorpreso’, un fatto inaspettato, un accadimento ‘strano’, che ha costretto il ‘centro 3d umano’ a fiutare la possibilità di un pericolo per l’andamento esistenziale previsto a livello conscio. 

Questo ‘fiutare’, allargando le narici, provoca delle lesioni interne 'riparabili' attraverso l'atto del secernere muco, ossia proprio quello sgradevole effetto che si forma durante la fase evidente di un'influenza e che viene ‘sedato’ immediatamente attraverso i medicinali Antisistemici e costosi, forniti dall’industria farmaceutica

A tal proposito, se s’intendiamo ridurre quegli effetti sgradevoli della malattia, ricordiamoci del rimedio più efficace ed economico che si possa trovare, forse, anche in farmacia:

tre gocce di acqua ossigenata per orecchio, da ‘assumere’ entro le 14 ore dai primi sintomi influenzali. Non è una leggenda poichè io mi curo così da quando ho scoperto questo principio.

Ciò che non si esprime si imprime, per cui le tracce mnemoniche del ‘trauma’ rimangono incise in profondità, procurando una cicatrice o ‘memoria storica’ in noi. A distanza di un ‘anno’, o in funzione dei cicli 'brevi' individuali, aspettiamoci di tornare a vivere lo stesso trauma e la relativa influenza, che torneremo molto probabilmente a sedare 'artificialmente’.

Ciò spiega l'origine e la funzione delle epidemie influenzali di massa.

Karma e libero arbitrio s’interfacciano, dando luogo a loop complessi, sempre più difficili da comprendere e sciogliere. Anche per questo motivo è prevedibile una diffusione influenzale su larga scala. Riassumendo, le due modalità imperanti di previsione dell’influenza derivano dalla conoscenza di:
  1. una diffusione programmata del virus dall’alto (frattale della neve chimica e delle scie chimiche)
  2. una conoscenza della memoria storica attiva nella società (epidemie influenzali stagionali massive).
Quella neve ‘chimica’, condensata nell’aria dal freddo e caduta per terra, è come se fosse la ‘prova’ che le leggi Cosmiche, miscelate a quelle Planetarie, ci forniscono frattalmente per comprendere certi meccanismi Antisistemici di controllo e drogaggio globale

Quello che intendo portare avanti in SPS è l’innesco dell’antica capacità degli ‘Sciamani’ di poter leggere con convinzione i ‘segni’, che tutt’intorno a noi accadono con vivo senso e come vere e proprie ‘risposte’, o cartine tornasole delle verità, sempre esistenti ad ogni livello della vibrazione d’essere.

Tornare ad essere 'Neo - Sciamani' significa tornare a respirare i ritmi naturali che ci competono, anzi… significa tornare ad essere quello che già eravamo ma molto più ‘ricchi’ di quel valore aggiunto derivante dall’esperienza di Sé intercorsa nel frattempo. Davvero molto più ‘ricchi’…
 
Eruzioni solari, cosa succede adesso?
Sulla Terra starebbe per scatenarsi la più grande tempesta solare dal 2005. Lo rivelano i telescopi che hanno visto il Sole emettere una fiammata improvvisa classificata di potenza M9, cioè appena poco al di sotto della massima energia. Le particelle cariche scagliate verso la Terra sono conosciute come ‘espulsione di massa coronale’, o CME, e dal picco dell’ultimo ciclo solare di 11 anni non se ne era più verificata una così intensa. Le grandi tempeste solari avvengono di solito in seguito a un percorso abbastanza (ma non del tutto) coerente nel tempo.
 
Come scrive The Atlantic, la tempesta solare causerà problemi per alcuni satelliti e renderà più belle le aurore boreali nelle regioni artiche vicino ai poli magnetici della Terra. Su una scala che va da S1 a S5, la perturbazione magnetica in arrivo si colloca al livello S3. Che cosa avverrà nei prossimi mesi? 

Per rispondere, occorre ricordare che nel 1859 si verificò una tempesta solare così potente che i telegrafi funzionavano senza bisogno di batterie. È un po’ come se, per fare un paragone con i giorni nostri, l’aria incominciasse a ricaricare gli iPhone senza bisogno di inserire il trasformatore.
 
Come raccontò al New York Times un operatore del telegrafo dell’epoca, ‘abbiamo osservato l’influenza sulle linee fin dal momento di iniziare le nostre attività, alle 8 in punto, ed è proseguita con una tale intensità fino alle 9.30 da costringerci a disinserire le batterie da ciascuno dei due capi della linea e a lavorare utilizzando la sola corrente atmosferica’. Un operatore di Boston scrisse via telegrafo a un destinatario di Porland: 

Le mie batterie sono disconnesse, e stiamo lavorando con la corrente aurorale. Come ricevi i miei messaggi?’. E la risposta fu: 

‘Meglio di quando abbiamo le batterie in funzione’.
Link

I satelliti che hanno 'problemi', come abbiamo già letto anche in SPS nei mesi scorsi, sono sempre di più:

Un secondo satellite giapponese potrebbe essere stato danneggiato dalla tempesta solare. 'Abbiamo perso ogni contatto con Midori-2: non siamo ancora certi che vi sia una relazione di causa ed effetto con la tempesta solare', ha spiegato Junichi Moriumi, portavoce dell’ente spaziale giapponese Jaxa

Midori-2, lanciato nel dicembre 2002, è un satellite per le osservazioni ambientali. 

Jaxa ha già sofferto danni al satellite di comunicazioni Kodama, spento per precauzione ma che dovrebbe riprendere servizio dopo il passaggio della tempesta. Il rischio maggiore per i satelliti è che le particelle cariche ad alta energia emesse dalla corona solare danneggino i sensori dei computer di bordo…
Link

Le notizie ‘curiose’, lette in Rete, che parlano di batterie dei cellulari che non si scaricano grazie agli effetti della tempesta solare, sono secondo me il ‘mettere le mani avanti’ da parte dell’Antisistema, ossia il pre allertare la massa di una possibilità molto concreta, che dunque non dovrebbe sorprendere più di tanto

È una strategia molto sottile di blindare il senso di meraviglia umana. In realtà cosa nasconde? Nasconde, o tenta di celare, quella più ampia verità inerente all’esistenza della free energy, come effetto naturale e come diretta conseguenza di cause molto più grandi ed incomprensibili per il livello di consapevolezza medio raggiunto.

Se allarghiamo ulteriormente il raggio della prospettiva consapevole del ’panorama’ osservato, possiamo addirittura arrivare ad immaginare il perché la Terra sia 'divenuta' il teatro perfetto per l’inscenamento dell’esperienza umana nelle 3d.

Iniziamo a notare la stessa modalità di ‘fare’, che ancora oggi imperversa sul Pianeta, ossia il ‘distruggi e costruisci’, il cui diretto frattale è il disboscamento progressivo ed inaudito della foresta Amazzonica.

A cosa alludo? Alla scomparsa dei dinosauri. 

Non intendo ora scrivere del ‘come’ siano scomparsi, ma sul fatto inequivocabile che non ci siano più in questo piano temporale e dimensionale. La loro scomparsa avviene secondo la stessa modalità in auge ancora oggi: creare il 'problema' per poi avere la scusa di intervenire.

Questa ‘decisione’ sarebbe intercorsa proprio perché la posizione della Terra rispetto al Sole, e rispetto a ciò che era già accaduto nel reame ramificato del tempo, è ‘perfetta’ per non avere pressochè nessuna manifestazione evidente dell’esistenza dell’energia naturale o free energy ed, al contempo, perfetta per essere idonea alla manifestazione vitale naturale nelle 3d. 

Se andiamo ad osservare la fascia asteroidale tra Marte e Giove, ossia quella relativa all’ex Pianeta Maldek:

il professor Arguelles, basandosi sui suoi decennali studi, sostiene che la razza umana abbia tentato tre volte di abitare il Sistema Solare
  1. la prima volta a Maldek, pianeta che è stato poi smembrato nell'attuale cintura di asteroidi; 
  2. la seconda su Marte e poi, quando anche sul pianeta rosso la vita non sarebbe stata più possibile;
  3. sulla Terra…

Le cronache dell’Enuma Elish, tradotte da Sitchin dalle tavolette Sumere, dimostrano l’esistenza di un Pianeta che è stato distrutto in qualche modo ed in qualche ansa del tempo: Marduk.

I nomi si rassomigliano e, coincidenze a parte, credo per empatia in queste descrizioni, che hanno viaggiato a lungo nel tempo, sino a raggiungerci ancora una volta.

Il viaggio umano verso il Sole è inequivocabile: 

Maldek, Marte, Terra. 

Questo è il frattale che dimostra che tutto è in un ordine perfetto, secondo il campo morfogentico del Piano Divino. Ciò non toglie, tuttavia, che sia intercorsa, nel 'mezzo', un’opera di manipolazione cosciente ad opera di entità parassite, liberamente esistenti nell’oceano della ‘possibilità’, derivanti dalle ‘cantine del Creatore'. 

Liberate nel momento stesso della Creazione, al fine di tornare a conoscersi ancora più a 'fondo' e poter aumentare il ‘valore aggiunto’ delle proprie parti meglio disposte, assemblate, compenetrate, etc.

La ‘scelta’ della Terra in luogo di Marte è stata effettuata per la distanza ‘corretta’ dal Sole.

Ovviamente, il potere parassitario che ha svolto l’opera o ha approfittato di stravolgimenti naturali, ha concepito un piano idoneo al mantenimento della razza umana sotto al proprio controllo, per fini di sopravvivenza, causando lo slittamento Planetario oppure cercando di opporsi con intelligenza ad una forza inarrestabile che procede inesorabilmente verso la Luce: la nostra

Anche a questo 'livello' possiamo notare un miscuglio di forze diverse, che operano vettorialmente secondo potenze, altrettanto diverse, diluite nella prospettiva 3d.

Per comprendere meglio questa miscellanea delle ‘forze’ in gioco, non esiste un preciso termine già impiegato nella nostra lingua, ma un tentativo astratto è stato compiuto nel campo dell’arte dell'immaginazione scritta o fantascienza, come diretta premonitrice di un futuro probabile:

Grok è una parola coniata da Robert Heinlein in un romanzo. Significa comprendere completamente un argomento, succhiarne il significato, assorbirlo e farlo proprio.

Grok è un neologismo della lingua inglese, nato ed usato prevalentemente gli anni sessanta in relazione alla cultura hippie ed ancora in uso nell'ambito informatico, che significa avere assimilato pienamente il concetto. In Italiano viene adattato in groccare.
 
Nello specifico, grok o groccare significa avere completamente compreso, assimilato e fatto proprio, quasi digerito, un argomento o un concetto ed averlo reso parte di sé, per un suo ulteriore sviluppo. Il modo di dire groccare la pienezza indica il compimento del groccare, l'incorporazione finale del concetto.
 
Il verbo ‘grokkare’ fu inventato da Robert Heinlein nel suo romanzo 'Straniero in terra straniera', dove era una parola marziana che significava letteralmente 'bere' e, per senso traslato, figurativamente 'comprendere', 'amare' o 'essere uno con'.
Link 
 
Ciò che mi preme evidenziare, è la possibilità di avere sempre uno ‘zoom’, inerente alla propria vibrazione d’essere o consapevolezza, capace di poter assumere le verità non manifeste, nel nostro caso nelle 3d, nella diretta usufruizione e comprensione delle stesse secondo la metodologia dell’analogia frattale

Un modello di ‘giustizia celeste’ previsto nella coesistenza delle leggi Cosmiche e Planetarie, il cui ‘groviglio’ rende meno evidenti le verità sottintese, ossia la ‘memoria’ spirituale che abbiamo accumulato al di fuori dell’esperienza umana 3d. Grazie a questo ‘zoom’, sempre idoneo e inerente al nostro ‘livello’, è possibile assurgere al 'non manifesto' attraverso la visione del diretto e manifesto riflesso frattale.

Ciò è possibile perché ‘Legge’.

'Il vero senza menzogna, è certo e verissimo. 

Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento

Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l'ha portata nel suo grembo, la Terra è la sua nutrice. Il padre di tutto, il fine di tutto il mondo è qui. La sua forza o potenza è intera se essa è convertita in terra. Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande industria. 

Sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori. 

Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l'oscurità fuggirà da te. È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così è stato creato il mondo. 

Da ciò saranno e deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui. È perciò che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, avendo le tre parti della filosofia di tutto il mondo.
 
Ciò che ho detto dell'operazione del Sole è compiuto e terminato'
Tavola smeraldina di Ermete Trismegisto 

Per mezzo di ciò l'oscurità fuggirà da te. È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida…
 
Non mi hanno mai parlato più chiaramente di adesso questi scritti ‘ermetici’. Una volta possedute le 'chiavi', esistenti ad ogni livello della vibrazione per 'adattamento', tutto diventa interpretabile secondo la lunghezza d’onda più opportuna e, comunque, sempre inerente al livello della vibrazione di colui che ‘osserva’.

Il segnale si ‘apre’ e si decodifica in funzione del livello dell’interrogazione, ricordando la fioritura di una Rosa.


Segnale dopo segnale, verità dopo verità, il cammino procede secondo un ‘senso’ e una ‘direzione’ non-scritti ma ‘caldeggiati’. Il raggio traente del Piano Divino è cosparso del ‘Tutto’ e nel ‘Tutto’

È possibile percepirlo come un calore a cui abbiamo dato il nome di ‘Amore’; un 'calore' di cui sappiamo ancora veramente poco.

Grok...

Amami, anche se io non ti amo.
Amami, anche se non merito l'Amore.
Amami, anche se io non so amare
e amami anche se non esiste l'Amore.
Mary Treadwell

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 27 gennaio 2012

Cambiamento e inerzia: azione e reazione. Reset.




Chi prende l'umanità con le sue illusioni, e tenta con esse di influenzarla, non deve essere biasimato.
Ernest Renan

Partiamo da questa riflessione da ‘sotto alla doccia’:
  • il Foscolo concepisce la ‘dottrina delle illusioni’ - come fuga dal sé
  • Zeland evidenzia il meccanismo dei ‘pendoli’  - come fuga dalle illusioni del sé.
Il primo si rifugia nelle illusioni, il secondo evidenzia proprio questo meccanismo. La differenza è vettoriale, ossia nella direzione intrapresa dal processo della consapevolezza. Un’altra differenza è insita nel tempo in cui vivono i due personaggi. Possiamo osservare le ‘abitudini’ di oggi, o il paradigma in auge, dalla diretta osservazione di alcune radici già esistenti ai tempi del Foscolo:

il Foscolo vive in un periodo delicato della nostra storia, un periodo di crisi, di passaggio. Fatti importanti sconvolgono la società europea: rivoluzione francese, imprese napoleoniche, Restaurazione, società segrete e movimenti liberali...

Vive il dramma spirituale della sua generazione.
Essendo un intellettuale molto sensibile ed impegnato, egli vive il dramma spirituale della sua generazione, una generazione combattuta fra ideali rivoluzionari e desiderio di pace, fra materialismo ed ansia religiosa, fra razionalismo ed idealismo, fra arte neoclassica e tendenze romantiche...

Riflette le contraddizioni del suo tempo.
Ed il Foscolo riflette pienamente le contraddizioni del suo tempo: il suo pensiero e la sua poetica sono pieni di dubbi, oscillazioni, scelte contrastanti.

Ha una vita inquieta.
La sua stessa vita appare inquieta, disordinata, tumultuosa:

una vita tipicamente romantica. Al di là di ogni calcolo e buon senso, il poeta si abbandona spesso ai sentimenti, ai folli amori, alle roventi passioni...

Una vita, quindi, in balìa di un cuore che, come egli stesso amava dire, è ricco di vizi e di virtù: capacissimo di battersi per gli ideali più nobili quanto di perdersi dietro agli istinti più bassi (come l’amore per il gioco, il lusso...), pronto spesso al dirompente furore dell’impegno politico, ma anche disposto, talvolta, a chiudersi rigidamente in se stesso.

Un carattere senza pace, senza equilibrio: egocentrico, scontroso, insofferente...

Diventa illuminista, ateo, materialista.
Perduta la fede cristiana, egli aderisce pienamente alle filosofie illuministiche: si sente razionalmente ateo e materialista. Per lui sono valide solo le conoscenze che derivano dai sensi e dalla ragione; l’universo è un meccanismo che si autoregola: un ciclo perenne di nascita, morte e trasformazione della materia; e l’uomo è un semplice ingranaggio di questo organismo: si muove ed agisce in base a forze meccaniche: istinti, passioni, lotta per la sopravvivenza...

Foscolo, dunque, è un pessimista.
L’uomo, dunque, vive in un mondo senza speranze, senza verità assolute, senza entità ultraterrene. La vita è un drammatico errare senza scopo verso il 'nulla eterno'. Da ciò deriva il radicato pessimismo del poeta, la sua disperata angoscia esistenziale. 
 
Ma avverte il fascino dei grandi ideali.
Ma se la ragione gli detta simili considerazioni, la sua profonda sensibilità lo porta intimamente a diffidare di queste concezioni meccanicistiche. Il Foscolo intuisce che una vita basata solo sul materialismo esasperato, sarebbe un’esistenza vuota e squallida. Egli avverte il fascino del trascendente, l’ansia di infinito, egli avverte la necessità di credere in più alti ideali, negli ideali, di verità, libertà, giustizia, patria, bellezza, amore... 

Ed elabora la sua 'religione delle illusioni'.
D’altro canto egli si rende perfettamente conto che tali valori sono  solo illusioni momentanee (l’amore prima o poi finisce; la bellezza sfiorisce; gli ideali politici non si realizzano...) ma vi si aggrappa lo stesso con passione perché senza di essi, afferma, 'io non sentirei la vita che nel dolore, o (che mi spaventa ancor di più) nella rigida e noiosa indolenza'.

È questa la sua 'religione delle illusioni': una religione la cui fede è sempre messa a dura prova: spesso all’uomo che si rende conto della caducità degli ideali, non rimane che il suicidio.
È quello che succede all’Ortis: visto il fallimento di ogni sforzo patriottico, vista l’impossibilità di un amore felice, vista l’incapacità di dare un nobile senso alla propria vita, egli si suicida eroicamente. E lo stesso Foscolo, in più di una occasione, invoca la morte come fine di tutti i suoi travagli.

Fra cui spicca la poesia come 'eternizzatrice di valori'.

Ma fortunatamente questa 'teoria delle illusioni' non ha sempre risvolti così pessimistici, se non altro perché fra le illusioni, fra i miti, fra i valori più alti c’è la poesia

la più grande espressione di umanità e civiltà: la sola in grado di eternizzare i valori (e con essi gli eroi e i poeti).
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Fin dall’infanzia ci hanno insegnato a sottometterci alla volontà altrui, a fare il nostro dovere, a servire la patria, la famiglia, il partito politico, la ditta, lo stato , l’idea...servire tutti e qualsiasi cosa e solo in ultima istanza noi stessi. Ognuno di noi in un modo più a meno accentuato ha un senso del dovere, della responsabilità, dell’obbligo e di colpa…
Lo Spazio delle Varianti – Vadim Zeland 

Il contesto evidenziato dal Foscolo è completamente ‘figlio’ del suo tempo ed, al contempo, rivelatore del suo tempo. Le grandi correnti di potere scorrevano nell’Europa, scuotendola da cima a fondo attraverso la capacità del ‘rinnovo’ e l’abitudine della ‘restaurazione’, del ‘vecchio’, che intende sopravvivere ad oltranza.

La forza d’inerzia di un ‘vettore’ gravita ancora per molto tempo, anche quando le condizioni energetiche sono ormai pressochè cambiate: si dice che ‘qualcuno o qualcosa ha fatto il suo tempo’. 

Tuttavia la spinta inerziale rimane presente ‘oltre’ all’evidenza prospettata dal rinnovamento, sintanto che questo rimane solo nel livello potenziale della manifestazione.

È il simbolo frattale del 'ritardo' accumulato nel tempo deviato.

Questo fatto è un altro ‘responsabile’ del senso di smarrimento che fluisce riccamente quando un’era sta cambiando o è già cambiata ma non ha ancora manifestato i propri effetti nelle 3d.

La Poesia è capace di permettere la ‘respirazione’ del cambiamento quando è ancora allo stato ‘silente’ o di potenziale. Foscolo lo comprendeva intimamente, pur essendo un uomo relativo, ‘bagnato’, dal proprio tempo. La sua opera, insegnata nelle scuole ancora oggi, è molto pericolosa – se non ‘disinnescata’ - per almeno due motivi:
  1. l’inconsapevolezza attuale giovanile
  2. l’inconsapevolezza attuale dei docenti.
Che cosa stanno andando a realizzare le due ‘categorie’ umane? L’una riversa nell’altra il proprio ‘sapere’. Ma questo ‘sapere’, chi lo ha tramandato e chi ha deciso d'insegnarlo e, in definitiva, perché proprio in un certo 'modo'? 

Per fortuna, piuttosto che subire danni indelebili, è meglio che gli studenti siano ‘irresponsabili’, nel senso che quello che gli entra in un orecchio gli esca dall’altro, senza colpo ferire. La dottrina Foscoliana rappresenta una forza inerziale da ben padroneggiare attraverso la propria ‘preparazione’ spirituale, o conoscenza di se stessi

Il rischio è quello di assorbirla in quanto tale e ‘come insegnata’, per cui in un periodo tanto instabile come quello dell’adolescenza, essa può insinuarsi in profondità ed alimentare pessimismo cosmico e ampie depressioni. È sempre un motivo di ‘humus’, di terreno adolescenziale ancora poco preparato, e di modalità, sensibilità individuale, dei docenti all'interno del 'programma scolastico impartito dall'alto'.

Scrivo ovviamente aspetti inerenti alla mia esperienza esistenziale, che cerco di utilizzare come cartine di tornasole per interpretare la media massiva. 

Italia Oggi: Evasori per necessità. La Guardia di finanza riconosce alla Camera che c’è chi non paga le tasse per poter sopravvivere. Quindi niente verifiche sui poveracci…
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È questa la 'deriva' del paradigma in corso: un generatore di ‘dramma’ completamente automattizzato, robotizzato nelle routine dell’inconscio conquistato dall’Antisistema, come riflesso del potere parassitario imperante a livelli della vibrazione non direttamente percepibili attraverso i sensi comuni

I ‘poveracci’ siamo noi. 

Il termine è in senso dispregiativo. Che cosa significa? Significa, frattalmente, che quella è l’impressione che si è creata nell’entità di controllo. Ai suoi ‘occhi’ siamo dei poveracci; talmente ‘poveracci’ da essere utilizzati come batterie infinite di alimentazione inversa o negativa. Il vero senso di questo termine, in peso specifico inerente alla conoscenza parassitaria, è questo:

come può un essere divino accontentarsi di vivere in questa maniera? 

È quasi ‘stupore’, imbarazzo, che nel tempo è stato superato vista la mancanza di senzienza umana.

Il potere di controllo si è abituato al nostro sfruttamento, vista la nostra ‘rinuncia’ al risveglio. Ha preso forza e convinzione – rinuncia dopo rinuncia umana. E oggi siamo alle prese con l’intera emersione delle conseguenze della nostra 'dimenticanza'. Una perdita di memoria certamente sensata ai fini del cammino relativo al ‘conosci te stesso’. Una sorta di ‘inganno’ per la Tenebra che, incoraggiata dalla nostra latitanza, ha trovato il coraggio di emergere alla Luce.

Dal punto di Luce è più facile ‘vederla’ e aiutarla a ‘comprendere’. In questa maniera i cammini coincidono

Vediamola all’opera.

Cameron, la Tobin Tax è una pazzia.
L'idea dell'Unione europea di tassare le transazioni finanziarie è ‘semplicemente una follia’, ha dichiarato oggi a Davos il primo ministro britannico David Cameron.

‘Prendere in considerazione questa ipotesi in un momento in cui stiamo lottando per rilanciare le nostre economie è semplicemente una follia’, ha spiegato il premier inglese durante il suo discorso al World Economic Forum, aggiungendo che se l'imposta dovesse entrare in vigore in Europa potrebbe ridursi il Pil dell'Ue di 200 miliardi di euro, bruciando in questo modo circa 500mila posti di lavoro e spingendo il 90% dei mercati a lasciare l'Ue.

Per Cameron è arrivato il momento di prendere decisioni coraggiose per rilanciare la ripresa economica nell'Ue, ma non è il momento ‘di farci prendere dalla paura del fallimento: bisogna dimostrare la nostra leadership e prendere decisioni coraggiose’…
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Non è la ‘paura del fallimento’ a muovere certe idee. Il ‘fallimento’ di questo scenario 3d non sarebbe la ‘fine’ ma un nuovo inizio, che a livello di potenziale eterico è ormai maturo. Prima o poi emergerà anche nelle 3d e questa emersione dovrà forzatamente scansare la forma energetica che troverà ad occupare il suo ‘posto’. 

La spinta inerziale Antisistemica confonderà sempre di più le menti collegate alla matrice della consuetudine.

I ‘dinosauri’ non permetteranno che un nuovo meteorite li possa colpire, incoraggiati dal fatto che, questo scenario è predisposto per ciclare in virtù della propria funzione di ‘nave scuola’. 

Ricordo sempre che ‘il raccolto non matura tutto insieme’.

Quindi? Quindi occorre completare il cammino individuale in maniera altruista, etica, morale e responsabile nei confronti del’ tutto’, pensando innanzitutto a sé, ma non in maniera egoica. Lasciando andare tutto quello che non è in sintonia con la propria vibrazione ripulita d’essere. Il cambiamento nelle 3d deve essere un effetto del nostro rinnovamento: deve accadere per osmosi, per effetto silente, per inerzia…

I dinosauri? Eccone uno:

il direttore del Tg4 Emilio Fede ha intenzione di andare in pensione a giugno e lasciare la direzione. A 81 anni e dopo 23 di conduzione. L'ha dichiarato in un'intervista alla Zanzara su Radio24

'Sarà una separazione consensuale, questo è sicuro. Tengo il mio ufficio, questo è già importante perchè con l'aria che tira potrei finire in una roulotte. E l'azienda è d'accordo su un settimanale di approfondimento su Rete4 in seconda serata. Praticamente è già in palinsesto'...
 
L'instancabile direttore non ha però intenzione di darsi alla macchia, quanto alla politica. La domanda è: Camera o Senato? 

'Spesso Berlusconi mi ha proposto la candidatura in Italia e ho sempre detto di no perchè volevo restare al Tg4. Però a giugno quando lascerò la direzione glielo chiederò. Non mi dispiacerebbe andare in Parlamento... Mi piacerebbe fare un'esperienza in Parlamento, magari insieme a mia moglie che è già senatrice'. Ergo Senato...
 
Per ora, dunque, nessuna certezza. Solo quella della condanna di Fede nell'ambito del processo del caso Ruby: ‘Sono già stato condannato, dunque non me ne frega niente. Il processo è scontato. C'è stata un'aggressione totale e questo pesa’.
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Come potrebbe influire, il possibile Senatore Fede, sul processo del cambiamento già in atto e scambiato per ‘crisi’ dall’opinione pubblica? 
  • Tengo il mio ufficio
  • mi piacerebbe fare un'esperienza in Parlamento, magari insieme a mia moglie che è già Senatrice
  • Sono già stato condannato, dunque non me ne frega niente.
Senza giudizio, mi limito ad interpretare quello che giunge a livello informativo e sensoriale, avendo ben chiaro che non esiste nessuna distinzione energetica tra un Santo e un Peccatore

essi interpretano delle 'parti' funzionali al proprio cammino riflesso in quello sociale.

Una nuova forma di alimentazione nella Germania degli sprechi.
I cittadini tedeschi ogni anno gettano mediamente 105 chili di cibo ancora commestibile nella spazzatura.
È quanto emerge da uno studio diffuso a fine 2011 dalla Fao. È proprio per questo che nel paese si sta diffondendo in maniera sempre più massiccia un fenomeno molto particolare. Sono, infatti, sempre più numerose le persone che rovistano nell’immondizia dei supermercati per cercare alimenti di ogni genere...

Oltre al dilagare del consumismo, vi è una errata convinzione che anima le scelte dei consumatori tedeschi. Molti cittadini, infatti, credono che la data riportata sui prodotti evidenzi una data inderogabile di scadenza, ma in realtà segnala soltanto un’indicazione di massima. Ed è proprio per assecondare questo atteggiamento che i proprietari dei negozi gettano nella spazzatura beni alimentari che altrimenti resterebbero invenduti. Di conseguenza i bidoni della Germania sono quotidianamente zeppi di mele, banane, latte, caffè, yogurt, zucchero e formaggio.

La scelta di raccogliere cibo dai rifiuti è diventata così diffusa che è stato addirittura coniato il nuovo vocabolo 'containern', traducibile con 'contenitori da cui prelevare alimenti'. Sono inoltre nati siti internet in cui vengono indicate le zone migliori dove recarsi per mangiare gratuitamente gli scarti

In risposta a questa pratica, supermercati e negozi hanno iniziato a sigillare i bidoni della spazzatura oppure hanno assunto del personale per tenere lontani i 'saccheggiatori'…
 
La Germania non è, tuttavia, l’unico paese del mondo industrializzato a distinguersi per l’enorme quantità di sprechi. In base alle stime realizzate dalla Fao, un terzo del cibo presente sul pianeta viene gettato via. Nelle nazioni occidentali il cibo che si trasforma in spazzatura (222 milioni di tonnellate) raggiunge quasi la produzione alimentare netta (230 milioni di tonnellate) dell’Africa sub-sahariana.
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È questo il paradigma dei dinosauri

convincere a comportarsi in maniera utile alla sola generazione di energia polarizzata negativamente. Le date di scadenza, presenti su ogni prodotto confezionato, sono una strategia occulta relativa al business, alla obsolescenza programmata e, dunque, un inno al consumo sfrenato carico di ‘sensi di colpa’; come se quel monito che sentiamo in profondità non riuscissimo proprio a soffocarlo, generando di conseguenza attrito tra esterno e interno e ‘soffrendo ‘per questo.

Il cibo, il prodotto, si trasforma di conseguenza in un qualcosa di ‘sporco’, destinato al cassonetto dell’immondizia come riflesso frattale dei nostri Colon imbrattati da chili di ‘sporcizia’.

Commodity: Nomura, l’oro è un bene rifugio o un asset rischioso?
L’oro è un bene rifugio o un asset rischioso? Se lo sono chiesto gli analisti di Nomura alla luce della correlazione positiva evidenziatasi a partire dallo scorso settembre tra il metallo giallo ed i mercati azionari…
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È tutto sistematicamente messo in discussione. Vedete? Il dubbio viene insinuato continuamente nelle ‘sfere’ mentali disturbate della massa. È una ‘sofferenza’, allo stesso modo del termine usato dalle Banche per descrivere i carichi pendenti, il credito a rischio: le sofferenze bancarie.

Il Tar rivoluziona il telecomando del dtt.
Colpo di scena nel mondo della televisione italiana. Il Tar del Lazio... ha accolto il ricorso di Sky Italia sul provvedimento dell'Autorità per le comunicazioni che ha fissato i criteri di assegnazione dei numeri del telecomando (Lcn) per i canali della nuova piattaforma digitale terrestre, ormai in uso da più di 11 milioni di famiglie italiane.

Fonti vicine alla pay tv di Rupert Murdoch hanno confermato la notizia, che rischia di comportare una vera e propria rivoluzione nel settore televisivo in chiaro rimettendo in discussione tutta la geografia della numerazione dei canali attualmente in onda. Il provvedimento di 300 pagine, depositato presso il Tribunale amministrativo del Lazio, dovrà essere ora visionato dai legali di tutte le parti in campo e sarà soggetto anche alla valutazione del secondo organo di giudizio, il Consiglio di Stato.
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Il cambiamento è sempre in atto, però può avere anch’esso le due polarità del contesto 3d:
  1. continuità del paradigma nel cambiamento
  2. cambiamento del paradigma.
Riflettete voi sul significato frattale del cambiamento della numerazione dei canali e dell'assegnazione numerica dei tasti dei telecomandi, facendo attenzione a non giudicare ma all’osservare dal livello prospettico più consapevole che riuscite a padroneggiare.

La Bce s'Interroga Su Come Gestire Bond Greci Che Detiene.
La Bce s'interroga e rischia di dividersi sulla gestione dei 40 miliardi di euro di bond greci in scadenza che detiene. Lo rivelano fonti dell'Eurotower secondo le quali l'istituto non intende accollarsi volontariamente una perdita sul rimborso dei titoli greci, ma sta discutendo la possibilità di dover accettare una perdita forzata e sta prendendo in considerazione le opzioni legali con cui evitare una simile eventualità

La Bce ha acquistato i titoli di stato greci e li ha accettati come collaterale in cambio di prestiti, per evitare un collasso di Atene. Si tratta di bond in scadenza, sui quali Francoforte non ha ancora deciso cosa fare. Il presidente dell'istituto, Mario Draghi, circa due settimane fa ha preferito rispondere con un 'no comment' a chi gli chiedeva quale posizione Francoforte intendesse assumere. 'Vedremo come va il negoziato (coi creditori privati, ndr) e poi ci faremo un'idea' ha replicato in quell'occasione Draghi .
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Sta discutendo la possibilità di dover accettare una perdita forzata e sta prendendo in considerazione le opzioni legali con cui evitare una simile eventualità.

Attenzione. In questa proposizione latente è insita la possibilità del ‘reset’. Cioè? Cioè fare finta che non sia accaduto nulla, adesso che il debito è giunto sino agli organismi internazionali. Nella loro pancia può magicamente annullarsi come smettendo di giocare una partita a Monopoli

Ma, dato che l’autorità degli stessi enti non smetterà di alimentare l’eggregora del denaro, allora il gioco riprenderà da un nuovo punto opportunamente e strategicamente ridisegnato.

L’obiettivo è non perdere la posizione dominante conquistata nel tempo.

Se la legge cambia, cambia per permettere nuovamente il ‘gioco delle tre carte’ sociale.

Cambiare sì, ma non per lasciare tutto inalterato sotto altre vesti. Il 'rischio' è molto grande perché questo livello 3d è destinato a ciclare. Se dovesse succedere il 'reset', il 'volemose bene', la massa tirerebbe un sospiro di sollievo?

Penso di sì… ma sarebbe drammaticamente fuori strada.

Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.

* L'opera raffigurata in apertura d'articolo è di Simone Galimberti, che ringrazio.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 26 gennaio 2012

Il buco nero che non t'aspetti.




Quanto contano le abitudini nel 'panorama internazionale' e individuale odierno? Il tema è stato già ampiamente trattato in SPS, tuttavia vorrei continuare a ribadire l’importanza di ‘accorgersi’ di questi sottili gioghi dell’energia

Le abitudini vengono solitamente ‘rilevate’ quando un individuo, dopo un certo lasso di tempo e per qualche motivo, si rende conto che la propria Vita, o un ambito del proprio tempo, è polarizzato secondo dei cardini che rientrano in una stretta ‘recinzione’ della possibilità.

Come se fosse intercorsa una sorta di ‘fossilizzazione’ della capacità creativa di vivere. 

È opportuno continuare ad evindenziare che l’Antisistema è ‘sintonizzato’ proprio su un certo tipo di programmazione ‘abitudinaria’, per cui il paradigma, o la forma pensiero ‘allargata’, è ormai divenuto molto simile ad una ragnatela o ad un ombrello aperto e 'protettivo' della conservazione del timbro energetico co creato inconsciamente dall’intero genere umano.

È inutile nascondersi dietro al paravento del 'giudizio in merito a quello che appare', secondo il quale metro, l’individuo si soffoca con le proprie mani, tra:
  • vittimismo
  • senso di colpa
  • colpevolizzazione altrui
  • distacco dal proprio potere personale.
Queste sono forze che, globalmente, si neutralizzano lasciando ‘svuotati’ in profondità, proprio dove si annida la personalità divina, che non trova spazio per emergere nella corporeità fisica; schiacciata da una serie impressionante di cardini e vincoli ‘autorizzati’ dalla programmazione mentale e ‘permessi’ dall’insieme amalgamato delle leggi Cosmiche e Planetarie. L’esempio che mi viene in mente è quello di un’ambasciata in terra straniera:

quel ‘fazzoletto’ di terra in cui è ubicata l’ambasciata è una continuazione del proprio Paese rappresentato. Le leggi che vigono all’interno dell’ambasciata sono, molto spesso, diverse da quelle relative al Paese ‘ospitante’, pur facendo parte dell’insieme di terre racchiuse dalla stessa Entità Paese ‘ospitante’. Bene… ora vediamo l’ambasciata come l’Antisistema e il Paese ospitante come l’Universo.

L’Antisistema ‘lavora’ con leggi ‘diversamente amalgamate’ rispetto a ciò che esiste ‘fuori’. È permesso per via della biodiversità, del libero arbitrio, etc.
 
Se inquadriamo in questa maniera l’ambito 3d Antisistemico, possiamo scorgere quella sostanziale differenza che alimenta il paradigma terrestre rispetto alla consapevolezza che circola liberamente tutt’attorno.  Quello che occorre è anche una maggiore capacità di ‘astrazione’nella quotidianità del nostro tempo.

Il paradigma è costituito da profonde ‘radici’, che si alimentano dell’attenzione umana, dando luogo a circoli dell’energia che confondono, ammaliano e danno l’impressione di non esistere sino al momento in cui ‘succede qualcosa dentro di noi’

Il nastro di Mobius rende molto bene l’idea di ‘non accorgersi di una abitudine’, in quanto procedendo sempre ‘avanti’, si torna in realtà al punto di partenza senza avere idea di essere all’interno di un loop.

È molto sottile il ‘gioco’. Tanto sottile da essere 'invisibile' ai sensi

Un'ultima parte del suo intervento in Senato Monti l'aveva dedicata al tema cosiddetto delle ‘radici giudaiche-cristiane’ della Ue e a tale proposito ha ricordato che l'Unione ‘rimanda a valori etici che spesso sono mancanti nella legislazione degli Stati nazionali’. 

Il presidente del Consiglio ha fatto riferimento in questo senso alle politiche che ha definito per la ‘giustizia distributiva’ e per l'’equità intergenerazionale’.
Link 
 
Valori etici che spesso sono mancanti nella legislazione degli Stati nazionali

Questa è una verità coi 'fiocchi'. Monti lo ha affermato alla luce del 'Sole Europeo', per questioni di interesse nazionale. Se lasciamo da parte la questione legata al 'Patrio interesse', la verità emerge molto più nitidamente. Ciò equivale a sostenere che, dentro di noi sappiamo molto bene ‘come stanno le cose’

Se fosse possibile cambiare le 'cose' grazie all’interessamento anche di una sola individualità 'libera di essere', costei saprebbe certamente molto bene cosa ‘fare’. Non è credibile questa verità? Beh… per me lo è.

Ciò che non emerge nelle 3d è ampiamente vivo nel nostro ‘humus’ interiore, ossia in quel substrato ancora intatto della senzienza, in cui nessuno può venire 'a raccontarcela'. Non so se riesco a spiegarmi, confido nella capacità deduttiva e sensibile dei lettori.

Monti, ad esempio, pur essendo un uomo di ‘Anti Sistema’, lo sa molto bene; tanto bene da ribadirlo pubblicamente in ambito di ascolto europeo. Che cosa avrà mai voluto dire? Una frase ‘aliena’ nel timbro del discorso improntato, oppure un chiaro monito rivolto alla platea silente, di cui egli è il primo per ‘assenteismo’ proattivo?

La vulnerabilità finanziaria, convenzionalmente identificata da una rata per il rimborso dei prestiti superiore al 30 per cento del reddito, riguarda l'11,1 per cento dei nuclei indebitati e si concentra presso le famiglie con entrate modeste
Link 
 
Questa è un’abitudine? Certamente. Una brutta abitudine, che guarda caso è inerente alla massa, dal momento in cui è la massa a ‘soffrire’ di entrate modeste. Presa per la gola della propria ‘debolezza’, la massa risponde 'prontamente', adattandosi a vivere di debito

In questa maniera ‘anestetizza’ il proprio potere, che invece è diametralmente polarizzato sull’abbondanza naturale dell’Universo, per cui il risultato è un lento e progressivo smorzamento della ‘fiamma’ esistenziale.

Vivere di debito è vivere al traino di un potere altrui. 

Un 'potere' non bene identificato, dal momento in cui il concetto stesso di debito è stato reso virtuale. Non si capisce chi siano i ‘creditori’, mentre è molto chiaro chi siano i ‘debitori’. Sembra che tutti siano debitori verso qualcuno o ‘qualcosa’. Ecco un altro aspetto del loop: si procede tornando indietro, ma senza accorgersi, perché la direzione è sempre quella determinata da ‘un passo avanti l’altro’. Wow, che astuta strategia, degna del miglior giocatore di scacchi.

Irlanda torna su mercati dopo 16 mesi: chiesto scambio 11,8 mld bond.
L'Irlanda torna sui mercati finanziari per la prima volta dopo 16 mesi dopo il prestito di salvataggio internazionale. La National Treasury Management Agency ha comunicato di aver chiesto agli investitori che detengono 11,8 miliardi di euro in bond con scadenza a gennaio 2014 di scambiare tale obbligazioni con nuovi titoli che matureranno 13 mesi dopo.

La scambio servirà a ridurre i costi di rimborso per i primi mesi del 2014, momento critico per il debito irlandese secondo gli analisti. I fondi dal prestito di salvataggio da Ue e Fmi per Dublino dovrebbero esaurirsi entro dicembre 2013. L'Irlanda si è ritirata dai mercati a settembre 2010.
Link

Non si ‘scappa’. L’alternativa è molto sbiadita e la ‘concertazione’ spinge a riflettersi sulle stesse 'sponde causali'. Quel ‘qualcosa’ a cui dobbiamo il nostro debito, si guarda bene dal manifestarsi. Lo sa che non ne vale la pena, perché la strategia verrebbe meno

L’importante è riscuotere il debito economico sotto forma di alimentazione energetica, prolungando a tempo indefinito il ‘risarcimento’ finale. 

Per questo motivo, nelle 3d, si discute di rifinanziamenti, di ristrutturazione del debito, di patteggiamenti, etc. Perché l’intenzione è quella di prolungare all’infinito questa polarizzazione della possibilità, addensata nell’attuale forma di paradigma.

È tutto sotto il controllo del ‘creditore invisibile’. E tutto è indebitato sino al collo. Ci si tramanda debito ormai. I nuovi venuti sono già indebitati, ancora prima di iniziare a dire ‘Mamma’ o ‘Papà’.

Il debito karmico è riflesso ampiamente nelle 3d; il suo frattale è questa ‘abitudine’ tendente al paradossale. Un motivo incantesimale a lunga gittata. Un’avvolgente spirale attorno alle fisicità mentali neutralizzate dalla ‘corrente di loop’ che scorre senza fine di continuità.

Davos, Soros: Ue protegga Italia e Spagna, mezze misure insufficienti.
Il filantropo ed ex finanziere George Soros ha sollecitato le autorità europee ad adottare misure più decisive per proteggere le economie di Italia e Spagna dalla crisi. Parlando al World Economic Forum di Davos, ha sostenuto che ‘le mezze misure’ finora adottate non sono sufficienti per riportare alla crescita i due Paesi

I Paesi più deboli dell'eurozona, ha aggiunto, sono stati 'relegati al rango di Paesi del terzo mondo', che devono ripagare i debiti in valuta estera. Soros ha espresso il timore che le richieste irrealistiche a loro rivolte aggraveranno la tensione politica all'interno dell'Unione europea e ha appoggiato l'emissione di eurobond.
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‘Le mezze misure’ finora adottate. Mezze misure? Questa è una bella verità, che emerge per bocca stessa della speculazione storica. Dove voglia arrivare la ‘vecchia volpe’, non lo so, però so che egli dice cose vere anche se intenzionate a spingere verso lidi ripetitivi. Diciamo che prendo solo la bontà frattale relativa all’emersione della verità per bocca di Soros e Monti:
  • valori etici che spesso sono mancanti nella legislazione degli Stati nazionali
  • debito eccessivo
  • creditori non manifesti
  • mezze misure.
  • richieste irrealistiche.

Ecco il 'colore' della situazione in cui versiamo. Ora, non che voglia fare del pessimismo, ma semplicemente indicare lo stato dell’arte, inquadrandolo da una ‘altezza’ panoramica diversa da quella permessa dall’abitudine. Ricordo che, il Piano Divino è sempre all’opera ed è per sua costituzione, l’onda massima della legge d’ottava, la sorgente che alimenta il senso del nostro ‘viaggio’, che dunque non può fallire. Anche se il termine ‘fallimento’ è inteso con molta più apertura vibrazionale rispetto a quello che usualmente siamo portati a comprendere e identificare nelle trame sociali.

Stiamo realizzando un telescopio virtuale il cui specchio, idealmente, è grande come l'intero pianeta Terra’ spiega ai media Sheperd Doeleman, responsabile del progetto Event Horizon Telescope.
 
I risultati di questo esperimento daranno modo agli scienziati di verificare sul campo una parte della Teoria Generale della Relatività di Einstein, secondo la quale le polveri e i gas nei pressi di un buco nero - l'unica cosa che il supertelescopio riuscirà a fotografare visto che il buco nero, di per sé, è per l'appunto... nero - formano un circolo perfetto.
 
Se questa forma dovesse risultare anche solo minimamente distorta, bisognerà ripensare gran parte delle ipotesi formulate dello scienziato tedesco.
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Allora… intendo terminare per oggi analizzando per bene questa porzione di notizia. 

Com’è il ‘telescopio? Sì, ‘virtuale’ e ‘grande come l’intero pianeta Terra’. Siamo, dunque, ‘noi tutti’, che guardiamo nell’Universo. Che cosa stiamo andando a guardare? Un ’buco nero’ attorno al quale dovrebbe esistere un ‘circolo perfetto’ di gas e polveri. Un ‘loop’.

E com’è il ‘buco nero’? Invisibile.

Eppure è il diretto fautore di tutto quello che succede attorno al proprio raggio d’azione. È un ‘qualcosa’ che non ‘esiste’, perché non è visto? No, perché gli scienziati lo sanno che esiste. Per cui? Perché non si ammette che esiste anche il grande ‘Creditore’, il potere parassita, etc.?

I suoi effetti nel Mondo sono molto evidenti, perché riflessi dal nostro comportamento. Non basta, vero? E sapete il perché? Perché il grande ‘Creditore’ ha il controllo delle 3d, di questo scenario, attraverso il controllo del nostro inconscio e di conseguenza ha il controllo dell’Anti Sistema; lo speculare riflesso del Sistema che è relativo al trascendente e che non può manifestare se stesso in maniera lineare per causa della distorsione dimensionale.

Il 'telescopio' è virtuale, ossia inerente ad una forma di tecnologia differente da quella sviluppata in Terra 3d.

Il Volador sulla nostra Aura, la sua macchia scura, è il frattale di un ‘buco nero’ nello Spazio o delle ‘macchie solari’ sul Sole. Un effetto negativo? Dipende da noi rilevarlo e rivelarlo

‘Non è tutto oro quello che riluce’ – allo stesso modo ‘non è tutta tenebra quella che non riluce’.

Risvegliamo il nostro potenziale, attiriamo a noi le personali modalità, alziamo la prospettiva e manteniamola stabile, afferriamo il nostro centro giroscopico e smettiamo di ruotare insieme con gli eventi scatenati per esperimentare la Vita e, al fine, se stessi; 'conosciamoci' sempre meglio, adottiamo la modalità di non giudizio, aboliamo i sensi di colpa ancestrali e chiediamo di ‘vedere sempre meglio’, crediamo che l’Universo ci parli ad ogni istante e che non siamo mai stati 'abbandonati' e che tutto sia in un ordine perfetto.

Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il Mondo.
Prof. Keating – L’attimo fuggente

Guarda il mondo con occhi nuovi. Colora la tua giornata d’ottimismo. Tutto dipende dal modo in cui affronti le piccole cose della vita. Puoi cambiare la prospettiva, sempre. 

Solo Tu puoi decidere se essere davvero Felice!
Anton Vanligt - Mai troppo folle

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com