giovedì 29 marzo 2012

A tutto tondo telecomunicanti.




Probabilmente ieri SPS e Weidmann erano collegati al medesimo campo vibrazionale ispirante. Perché? Leggiamo cosa si è scritto in questo Blog, a proposito dello scenario economico futuro prospettato ieri dagli Oracoli di Goldman Sachs e cosa ha detto, poi, il soggetto sopra menzionato in merito alla questione Europea della propria sostenibilità e credibilità economica:

Se questo scenario si dovesse avverare, significherà che questo Mondo scalerà ancora un altro pezzo di cielo, avvicinandosi al punto in cui la Torre di Babele si spezzò crollando a terra. La via predicata da costoro non è sostenibile nel lungo computo. Comporterà certamente il tracollo. È una questione di tempo…
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Weidmann, non bastano i soldi per comprare la fine della crisi.
Cercare di fermare la crisi con un firewall è come costruire una torre di Babele sempre più alta. Un muro di denaro che non toccherà mai il cielo. A sostenerlo è il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, in risposta all'Ocse, che ha chiesto ieri all'Europa di alzare ‘la madre di tutti i firewall’ per bloccare la crisi del credito.

Il rafforzamento del firewall europeo quindi serve solo a prendere tempo. 

Tutti i soldi che verranno messi sul tavolo non compreranno la fine della crisi, a detta di Weidmann. ‘Ci piaccia o no, stiamo cambiando le regole del gioco nell'Unione monetaria e potremmo fissare incentivi che potrebbero creare nuovi problemi in futuro’…
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Molto sincronica la questione, non trovate? Curiosa almeno. Beh, passiamo ad altro. Il faro angolare di SPS quest’oggi è puntato sulla questione ‘Che cosa ci fanno credere’ e ‘A cosa crediamo’ e 'Cosa facciamo'; nella fattispecie si tratterà di questioni di salute, alla luce dei ‘consigli per gli acquisti’ che giungono dai cosiddetti ‘esperti’, sia di Natura privata che pubblica’, ovviamente nel tempo e per il tempo a me concesso quotidianamente per ‘svuotare’ la mia valvola eterica. 

SPS intende invogliare le persone in sintonia, con ‘gentilezza’, ad aumentare la propria prospettiva

SPS, nel fare questo, si assume un ruolo di ‘parafulmine’, pur essendo ancora una realtà molto poco evidente nel panorama complessivo. Quello che importa, tuttavia, è la valenza ‘omeopatica’ che racchiude la presenza di SPS nel contesto globalizzato della ‘Rete’. Frattalmente SPS è un vero e proprio ‘fascio di luce’ nella notte:

riuscite a percepirne la radianza? E vai con l’Ego…

Partiamo, allora, con rinnovato entusiasmo per questa ennesima attraversata Antisistemica. 

Ognuno per Sé. Ognuno come un Re a casa propria.

Da quanto tempo è che, nel contesto di ‘MelaVerde’, appare il signor ‘Fabbricatore’, che regala a fronte dell’acquisto dei propri prodotti ‘per dormire bene’, una bella caraffa per filtrare l’acqua del rubinetto e risparmiare cifre folli ogni mese (come espresso molto chiaramente nello spot televisivo e 'coadiuvato' dalle sinuose forme della signora Folliero)? 

Anni e anni di pubblicità sulle Reti Mediaset. Ecco cosa recita, ancora oggi, nel suo sito:

In Omaggio Cuscini Cervical + Caraffa.
Caraffa.
Il suo filtro ai carboni attivi elimina il cloro e le impurità organiche, migliorando il sapore e la purezza della normale acqua potabile del nostro rubinetto. Inoltre, riduce la durezza dell' acqua, e la presenza dell' alluminio e di alcuni metalli pesanti come il piombo.
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Ed ecco la notizia ufficiale apparsa oggi in Internet:

Caraffe filtranti da cambiare.
Stretta del Ministero della Salute sulle caraffe filtranti. La relazione tecnica di Renato Balduzzi sulle ‘apparecchiature per il trattamento dell'acqua destinata al consumo’ è impietosa:

le caraffe vengono vendute senza controllo e sulla base di vecchie disposizioni ‘inadeguate per la salvaguardia della salute’. Per questo il Ministro concede sei mesi alle aziende per adeguarsi e permettere, attraverso una corretta informazione, ai cittadini di acquistare consapevolmente.

Anzitutto la potabilità. Le caraffe, scrivono gli esperti, non eliminano le sostanze pericolose contenute nell'acqua del rubinetto

‘Questi apparecchi hanno l'unico scopo di modificare le proprietà organolettiche (sapore, odore, colore)’. Inoltre, necessitano di continua manutenzione, la cui mancanza ‘potrebbe addirittura far sì che nel tempo l'acqua in uscita perda le caratteristiche di potabilità’. Alcune perizie effettuate a Torino su ordine del pm Raffaele Guariniello hanno dimostrato come l'applicazione del filtro possa impoverire l'acqua di alcuni minerali, come il calcio, il magnesio o il potassio, necessari per l'organismo.

Gli apparecchi modificano l'acqua indistintamente senza tener conto della sua composizione specifica’, spiega Matteo Vitali, professore associato di Igiene a La Sapienza. ‘Per esempio l'acqua di Roma è ricca di calcio e magnesio mentre quella di Torino presenta contenuti di questi sali molto più bassi. I filtri rimuovono buona parte di calcio e magnesio senza distinguere. L'acqua di Torino così risulta estremamente povera di questi elementi. Inoltre la durezza dell'acqua non nuoce’.
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Che cosa si pensa 'massivamente' dell’acqua che arriva in ‘automatico’ nelle nostre case? Che ci si può fidare, no? Allora questa frase cosa significa?
 
Le caraffe, scrivono gli esperti, non eliminano le sostanze pericolose contenute nell'acqua del rubinetto.
 
Dunque, si evince, che nell’acqua del rubinetto ci siano ‘sostanze pericolose’. Cioè? Quali? Perché?
 
È come passare dalla padella alla brace. SPS non intende giudicare nessuno, se non analizzare il ‘comportamento’ delle singolarità impegnate sul cammino esistenziale: noi.

Dipende da noi essere ‘fragili e alla mercè del Controllo’, oppure svincolarci dalle ragnatele che ci sovrastano da quando abbiamo scelto di ‘rinunciare’ al nostro potere più evidente, ossia quello della Luce manifesta. Ovvio che è una strategia della quale non siamo più 'memori', tuttavia singolarmente il ‘raccolto’ matura, per cui di volta in volta alcune singolarità o gruppi di singolarità tornano ad aprire gli occhi.

Attorno a noi ‘piovono’ verità in continuazione. 

Verità che vengono intercettate e modificate ad hoc, dal Potere imperante che è anche dentro di noi. Accettiamo di vederle, almeno? Quando le vediamo, ci 'incuriosiamo'. Poi, quando non si trova più nessuna traccia di esse nel Mondo 3d, che scambiamo per l’unica realtà, che cosa facciamo? 

Molto spesso, nulla.

Perché non abbiamo la forza per fare nulla che non sia polarizzarsi con l’energia d’imprinting Antisistemica. È come una corrente che spira ‘autorizzata, nel e sul Mondo. Se si accetta di andare nella stessa direzione, allora si è proprio sospinti ed incoraggiati a procedere, altrimenti iniziano i ‘guai’. Occorre un certo tipo particolare di forza per andare controcorrente:

la forza spirituale.

I cellulari possono provocare tumori.
Cellulari e tumori, è allarme. Anche se il panorama complessivo appare ancora decisamente caotico, una ricerca pubblicata lo scorso 16 marzo dalla ‘Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro’ (Iarc) ha messo in evidenza che non è più una certezza l'assenza di legame tra tumori e telefoni cellulari che, son stati nel gruppo 2B di cancerogenicità (su 4), come ‘possibili cancerogeni’.
 
Ciò cosa significa? 

Spiega la rivista Altroconsumo che sebbene al momento non sia stato ancora provato un rapporto inequivocabile fra l'esposizione a radiofrequenze e le malattie tumorali, le conoscenze scientifiche acquisite fino a ora non consentono di escludere l'esistenza di un collegamento tra ‘cellulare e cancro’, soprattutto quando se ne fa un uso intenso. In particolare è stato sottolineato che maggiore è il tempo di utilizzo e maggiore è il rischio cui si è sottoposti quotidianamente. In particolare, per tutti coloro che lo utilizzano fin dalla giovane età e per i bambini che, addirittura, assorbono più del doppio delle radiazioni.
 
Per capire se i 44 milioni di telefonini attivi in Italia possono modificare le cellule e i tessuti del nostro organismo, continua la ricerca, è però necessario ancora del tempo.

Come avviene per altre realtà, come il tabacco e l'amianto, possono infatti passare decine di anni tra la vicinanza con la sostanza e il palesarsi del tumore celebrale che ha dei tempi molto dilatati che sfiorano anche i 30 anni. Quindi, oggigiorno, oltre a inserire i telefonini nel gruppo degli indiziati speciali insieme ad altri 265 agenti, si possono fare solamente delle previsioni. Tra qualche anno, al contrario, si scoprirà se la crescente diffusione dei tumori nella popolazione è dovuto anche all'utilizzo di massa di cellulari. 'Per ora - continua Altroconsumo - l'unica certezza è che il parere dello Iarc ha contraddetto chi assolveva in pieno il telefonino. Che invece è stato rinviato a giudizio'.
 
Quanto a noi, fondamentale, come sempre, la prevenzione. Per adulti e bambini. Per limitare l'assorbimento delle radiazioni e utilizzare in maggiore sicurezza il telefono cellulare sono sufficienti alcuni semplici accorgimenti: 

usare sempre l'auricolare; fare telefonate brevi ed evitare di telefonare quando la linea è disturbata o bassa in quanto si tratta di situazioni in cui l'apparecchio è obbligato a lavorare a piena potenza e, quindi, ad emettere un numero maggiore di onde pericolose; allontanare il telefono lontano dalla testa quando si compone il numero in quanto è uno dei momenti in cui lavora a massima potenza.
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Toglietevelo dalla testa, il cellulare. In senso fisico, ma anche nell’accezione figurata di quell’idea inattaccabile che lo vede come l’unico oggetto ad onde che però non fa male alla salute

A leggere l’omonima inchiesta del giornalista di Repubblica, Riccardo Staglianò, per Chiarelettere, (Toglietevelo dalla testa, pp. 368, 15 euro, 2012), c’è da impallidire: 

tra tumori potenziali in agguato per i consumatori, connivenze tra industrie e lobby, studi dettagliatissimi e esperienze di vita vissuta, scende la notte sul sonno tranquillo degli incoscienti. O di quelli che non vogliono informarsi, malgrado alcuni indici parlino chiaro

nel 2011 l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha inserito il telefonino tra i possibili cancerogeni, gli stessi manuali di istruzione dicono di tenerli da 1,5 a 2,5 centimetri dall'orecchio, ed è italiana la prima sentenza al mondo in materia, quella del Tribunale di Brescia che ha stabilito un risarcimento a carico dell'Inail per un ex manager colpito da un tumore alla testa causato dall'uso eccessivo dell’apparecchio
 
Come si pone l’Italia nella geopolitica della prevenzione e della tutela dei rischi?
 
'Siamo grandi amanti dei cellulari e al contempo abbiamo la sentenza Marcolini, ovvero il primo caso al mondo in cui è stato affermato per legge che il tumore era stato provocato dall’uso del cellulare

Abbiamo poi casi come quello del fisico Paolo Vecchia

dopo anni in cui ha sostenuto che andava tutto bene, messa fine alla carriera da scienziato, è diventato presidente della Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (Icnirp), l’organismo che delinea le linee guida per l’esposizione alle radiazioni non ionizzanti. Loro fissano i limiti e se cambiano di una virgola gli stessi, il danno per l’industria è incalcolabile'
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I pericoli del cellulare in gravidanza.
L'utilizzo intensivo del telefono cellulare durante la gravidanza può portare ad anomalie nello sviluppo cerebrale dei feti. L'inquietante notizia arriva da un team di scienziati dell'Univeristà di Yale, che lo scorso 15 marzo ha pubblicato su Nature i risultati del primo studio sistematico sugli effetti del telefonino durante la gestazione.
 
Va sottolineato che la ricerca è stata condotta esclusivamente su topi ed è quindi ancora troppo presto per poter trarre conclusioni applicabili all'uomo. 'Il nostro è stato comunque il primo esperimento ad evidenziare come l'esposizione a radiazioni durante la gestazione possa avere effetti sul cervello e sul comportamento degli individui adulti' sottolinea il Dr. Hugh S. Taylor, referente del progetto e direttore del Dipartimento di Endocrinologia Riproduttiva del'illustre ateneo. 
 
Taylor e colleghi hanno posizionato dei telefoni cellulari attivi sopra le gabbie di alcune femmine di topo incinte. Qualche mese dopo, quando i giovani topolini sono diventati adulti, ne hanno misurato l'attività elettrica del cervello e li hanno sottoposti a una serie di test comportamentali e di memoria. Ne è emerso che i topi esposti da feti alle radiazioni dei telefonini avevano maggiori difficoltà di memoria e una maggiore iperattività rispetto ad animali della stessa età che non erano mai stati esposti alle radiofrequenze.
 
'Il nostro lavoro prova che i topini irraggiati manifestano sintomi riconducibili alla ADHD o sindrome da deficit di attenzione e iperattività' spiega Taylor.
 
L'ipotesi dei ricercatori di Yale, ancora tutta da dimostrare, è che l'aumento di bambini colpiti da ADHD degli ultimi anni possa essere, almeno in parte, causato dall'eccessiva esposizione alle radiazioni dei telefonini subita durante la gestazione.
 
Per questo gli scienziati vogliono approfondire lo studio utilizzando dei generatori di radiofrequenze così da poter misurare la quantità di onde elettromagnetiche assorbite dagli animali...
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Non male questo ‘risveglio’ della Coscienza, vero? Molto brusco, come un colpo di frusta mentre si mangia un panino e si telefona.

Cosa decidiamo di fare? Nulla, molto probabilmente. Perché? Perché siamo sotto incantesimo totale. Diamo ‘cose’ ai nostri figli che minano la loro salute, ma convinti del contrario. Se non è un incantesimo questo non so proprio cosa sia, allora, un incantesimo.

Ovvio, dando per assolutamente scontato l'Amore dei genitori per i propri figli. 


Scuola. Studenti obesi? Colpa di merendine e Pc.
Alimentazione e studio, la provocazione giunge dalla Francia. Secondo il dietologo Pierre Dukan, infatti, nel suo nuovo libro Lettera aperta al futuro Presidente della Repubblica francese si auspicano forti decisioni nella lotta all'obesità che colpisce molti studenti

Bisogna cioè educarli a mantenere un fisico in forma arrivando al punto di offrire un punteggio più alto a chi arriva alla maturità snello e atletico, e voti più bassi ai 'ciccioni'. Il ministero dell'educazione francese non è granché d'accordo con questa idea. Si tratterebbe di discriminazione fisica, dicono i responsabili: 

i problemi di salute dei giovani sono seri e non vanno presi alla leggera e la scuola è dedita al sapere e alla conoscenza e non a fare esami sulla salute dei giovani. Secondo Anna Di Gennario, ex insegnante e attualmente responsabile del progetto 'Io Ti Ascolto' dell’Associazione professionale Diesse Lombardia, 'i francesi sono noti per essere degli interventisti anche in ambito scolastico ed educativo'. Di Gennaro cita l'esempio della équipe di psichiatri istituita qualche tempo fa che periodicamente verifica lo stato di salute mentale degli insegnanti: 

'Può essere certamente discutibile, però dimostra attitudine a vedere le cose e ad agire di conseguenza. Poi se la direzione sia giusta, doverosa o opinabile, questo è un altro paio di maniche e va verificato'. Di fatto, il problema dell'alimentazione dei giovani, aggiunge, è problema serio.

Durante la sua carriera di insegnante ha notato una tendenza all'obesità nei ragazzi?

Certamente, ho notato ad esempio che i bambini figli di persone obese tendono anche loro ad avere lo stesso problema. E ho sempre notato che gli stili di vita della scuola a tempo pieno possono aiutare a migliorare la loro condizione, perché mangiando a scuola e vivendo un clima scolastico di attività e di movimento, nonché di limitazione del cibo e anche di apertura a vari cibi diversi tra di loro come può offrire la scuola, sicuramente si migliora la condizione fisica.

E per quanto riguarda gli studenti dei licei? Ha notato la stessa problematica?

Purtroppo sì, gli studenti delle superiori bisogna portarli, in qualche modo spesso costringerli, a fare attività per evitare si adagino in stili di vita troppo sedentari. Dei bravi genitori e dei bravi insegnanti che sanno che quando c'è il sole è meglio uscire a giocare, piuttosto che stare in classe durante la ricreazione, e devono attivarsi in tal senso. Ho visto spesso insegnanti in sovrappeso che facevano fatica loro stessi a uscire all'aperto, anche perché poi organizzare i giochi dei bambini può essere faticoso. Anche se avevano a disposizione un giardino bellissimo non erano mai fuori con le classi, i bambini trascorrevano l'intervallo seduti nei banchi oppure a giocare in classe e farsi pure male.

Che ne pensa nel dettaglio della proposta di Dukan di valorizzare gli studenti che si tengono in forma?

Non sarei molto d'accordo, anche perché le condizioni del fisico non sono una colpa del ragazzo. È un po' come diceva qualcuno che sosteneva di lasciare a casa gli studenti che non fossero portati per lo studio. Attenzione: 

non è che non sono portati per lo studio o che mangiano troppo per loro scelta precisa, il fatto è che non hanno ricevuto degli input e a casa loro ricevono degli stimoli e degli esempi culturali che purtroppo li portano a stare da soli davanti alla televisione e al computer, con poche stimoli dal punto di vista fisico. Meglio, molto meglio appena è possibile far capire loro l'importanza di uscire fuori all'aperto, e sbucciarsi pure le ginocchia.

Dal punto di vista dell'alimentazione lei cosa suggerisce e cosa è cambiato negli anni nelle abitudini alimentari dei giovani?
 
È necessario educarli a una alimentazione la più semplice possibile, quella mediterranea ad esempio. Negli ultimi anni poi si sono sviluppati nel commercio decine di tipi di merendine e dolciumi di tutti i tipi proposti come uso anche scolastico, ma personalmente quando insegnavo vietavo loro di portare qualunque tipo di merendina e facevo consumare solo frutta.

Dunque è necessario anche una collaborazione educativa da parte della famiglia.

Certamente, i ragazzi hanno bisogno di prendere consapevolezza del proprio corpo mentre crescono e non lo potranno fare stando immobili davanti a un televisore o a un computer. Per prendere consapevolezza del proprio corpo ci vuole attività, il che vuole anche dire cadere su un prato, relazionarsi in qualche modo con la realtà.

Quanto contribuisce a uno stile di vita sedentario il grande uso della Rete e dei social network?

Moltissimo purtroppo. Oggi si è arrivati al punto che ogni figlio dispone di un computer e in ogni stanza dei bambini c'è un televisore, il che è una scelta educativa pessima. Si isolano i figli, non si sta più insieme nemmeno a litigare per quale programma televisivo scegliere. Meglio litigarsi un solo computer casalingo che seppellire i figli nella propria cameretta isolati dal mondo reale.
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Non è un paese per magri: 75% americani obesi entro 2020.
Si potrebbe chiamare un'epidemia di obesità. Che negli Stati Uniti ci sia un problema di salute legato al peso e alla qualità del cibo è risaputo, ma che i numeri potessero assumere queste dimensioni e arrivare a questi livelli superava anche la più fantasiosa immaginazione. 

Secondo un'analisi effettuata dal gruppo di ricerche finanziario BNY ConvergEx, che si basa sulle previsioni dell'Ocse, entro otto anni il 75% della popolazione, ovvero tre su quattro americani, saranno obesi o sovrappeso

L'impatto economico sulle decine di migliaia di miliardi di sussidi di assistenza sociale che non riescono a essere finanziati non è ancora chiaro. Ma sarà sicuramente enorme. I numeri sono già scioccanti per quanto riguarda la situazione attuale. Che il paese più industrializzato al mondo abbia la percentuale più alta di sovrappeso è di per sè già sicuramente particolare: 

il 34% dei cittadini statunitensi, oggi giorno, sono più che sovrappeso. 

Ma che questa percentuale salga al 75% deve lanciare un campanello d'allarme. Non solo per le finanze della maggiore economia al mondo. Ma anche per la salute. Se si guarda alle aspettative di vita nei vari paesi al mondo, gli Stati Uniti hanno una delle quote più basse tra gli stati industrializzati.
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Altro che Baywatch. Gli Americani sono un po’ più simili al canotto di salvataggio piuttosto che all’aitante fisico messo in mostra nelle fiction televisive. Per chi ha visto Wall-e, penso sia semplice capire l’antifona espressa in quel profondo e lungimirante ‘film d’animazione’ della Pixar.

Morta per obesità: bimba di dieci anni uccisa dall'eccesso di peso.
Una bambina di dieci anni gravemente obesa è morta a causa del sovrappeso. Shannon Appleton-Gower è stata trovata dal patrigno nel letto che già non respirava più.

L’episodio, raccontato dal Daily Mail, è avvenuto lo scorso novembre e, secondo un’inchiesta che si è conclusa in questi giorni, Shannon è morta per una forma acuta di collasso cardio-circolatorio, apnea del sonno e ipertensione polmonare acuta. Ciascuna di queste patologie era causata dal peso eccessivo
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Osserviamo le line di tendenza sociali in atto. Guardiamoci attorno e dentro di noi. Cosa vediamo? Come ci vediamo. Come si sentiamo?  

Sino a che Mc Donald’s, ad esempio, continuerà a vendere sempre di più nel Mondo, a dispetto di ogni tipo di ‘crisi’, dove vogliamo ‘andare’? 

Sino a che i Governi daranno il patrocinio per affiancare a ‘quei prodotti’ il marchio virtuale della salute, dove vogliamo andare? 

Sino a che le aziende mireranno solamente a fare profitti in ogni modo, dove vogliamo andare?

Le persone sono il perno della questione. 

Chi ha il Potere non lo mollerà mai per questioni di Coscienza, perché a loro volta sotto controllo di forme di esistenza eteree, molto simili alle forme pensiero, che peraltro la Scienza Antisistemica ha opportunamente ‘non riconosciuto’. 

Dipende da noi…

Molti di noi diventano anche genitori. In quel momento cosa scelgono tra gli interessi dell’azienda per cui lavorano e il bene della propria famiglia? È consapevolezza allargata che non si ferma davanti a niente di tridimensionale: 

va maturata, attratta, intesa e accettata.

Altrimenti non lamentiamoci per questo tipo di Mondo. Tutto dipende dalla nostra prospettiva.

Come inquadriamo il Mondo? La telecamera è in noi. Quale programma decidiamo di ‘riprendere e trasmettere’?

Tutto si adatterà di conseguenza: provare per credere.

La consapevolezza è un faro. Gli esperti recitano la loro parte, che molto spesso è non consapevole. Aiutiamoli ad aiutarci... 'aiutiamoci conoscendoci sempre meglio'.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com