venerdì 10 giugno 2011

Verso i 13 Hertz: il tempo 'vacilla'.




La frequenza è una grandezza che concerne fenomeni periodici o processi ripetitivi… Il risultato è dato nell'unità di misura chiamata Hertz (Hz), dal fisico tedesco Heinrich Rudolf Hertz, dove 1 Hz caratterizza un evento che occorre una volta in un secondo… 

La frequenza di campionamento è uno dei parametri fondamentali che caratterizzano il processo di conversione analogico-digitale nei sistemi elettronici di elaborazione dell'informazione… In un sistema elettronico, l'informazione è usualmente codificata in un segnale di tensione variabile nel tempo. 

Si parla di segnale analogico se esso varia in modo continuo in ciascun istante di tempo, di segnale numerico se esso può assumere solo un numero finito di valori discreti oppure di segnale digitale se i valori che può assumere sono solo 0 ed 1, in precisi istanti di tempo

Il processo di campionamento consente di convertire un segnale analogico in un segnale digitale e consiste nel misurare e registrare, in precisi istanti di tempo (istanti di campionamento) il valore istantaneo del segnale analogico in esame. La sequenza di tali valori, detti campioni, costituisce il segnale digitale. Il dispositivo che realizza la conversione da segnale analogico a segnale digitale viene detto convertitore A/D. La frequenza di campionamento indica il numero di campioni registrati in un secondo: il Teorema di Nyquist-Shannon stabilisce che, affinché sia possibile ricostruire il segnale analogico a partire dai suoi campioni, è necessario che la frequenza di campionamento sia almeno il doppio della frequenza più alta contenuta nello spettro del segnale di partenza: fc > = 2fmax.

Ad esempio, un segnale audio ha uno spettro compreso fra 20 Hz e 20 kHz: per poter registrare il segnale su un supporto digitale (come, un CD audio) la frequenza di campionamento deve essere almeno di 40 kHz. Usualmente, il campionamento viene effettuato a 44.1 kHz, valore che soddisfa appieno il teorema di Nyquist-Shannon e che consente di ricostruire fedelmente il segnale analogico di partenza.
Da Wikipedia 
 
Questa citazione mi fa intuire, a parte il discorso tecnico che fa solo da corollario al senso dell’informazione condotta a livello di frattale, che il recente passaggio al sistema digitale sia stato costituito in un’ottica di 'ristrettezza' del segnale e di aumento del controllo, infatti:
  • segnale analogico; esso varia in modo continuo in ciascun istante di tempo
  • segnale numerico; esso può assumere solo un numero finito di valori discreti
  • segnale digitale; i valori che può assumere sono solo 0 ed 1, in precisi istanti di tempo.
Lo si comprende chiaramente che il segnale digitale è 'impoverente', in quanto prende in considerazione solo due valori e li riconduce ad una precisa collocazione temporale (maggiore controllo). Ciò non corrisponde solo ad un fatto negativo, ma allo stesso istante evidenzia un processo di convergenza, di compattamento della varietà del ‘segnale’ analogico, similarmente al percorrere un sentiero che riconduca all’Unità: nella fattispecie le televisioni ricevono ancora le stesse informazioni, ma con la possibilità di più canali, utilizzando la 'ristrettezza del segnale', ricondotto ad una sequenza di '1' e '0'.

Ricordiamo, infatti, che il processo Creativo spira verso la polarizzazione evolutiva ma in un ambito di sottocicli costituiti dal respiro della Creazione, in cui ad un’espirazione segue sempre una inspirazione

L’Assoluto è il Nulla e il Tutto.
Il Nulla è il Tutto senza Coscienza.
Il Tutto è il Nulla pieno di Coscienza.
Anima e realtà – Carlo Dorofatti

Ciò che il potere alla testa dell’umanità decide di impartire all’umanità stessa, conducendola come un pastore fa con le sue greggi, ha un preciso valore frattale anche sul piano eterico/sottile da cui l’umanità ‘proviene’

Nessuna azione 3d lascia il tempo che trova. 

Il tutto è perfettamente architettato avendo ben chiaro un orizzonte temporale da raggiungere: un preciso obiettivo fissato nel tessuto spazio/temporale, in un reame Antisistemico il cui il tempo è stato deviato dal suo ‘asse’ originario.

Ma non solo; rileggiamo questa porzione di citazione:

Usualmente, il campionamento viene effettuato a 44.1 kHz, valore che soddisfa appieno il teorema di Nyquist-Shannon e che consente di ricostruire fedelmente il segnale analogico di partenza.
 
Se ri leggiamo questa informazione in altra maniera, possiamo comprendere che:

per ricostruire il segnale analogico di partenza = il campo morfologico che ci caratterizza è una ‘memoria’ del ‘chi siamo’, la presenza ubiqua del Creatore in noi. Ricomprendere questo campo in funzione del segnale ‘primigenio’ significa ritrovare se stessi. Al fine di riagganciare il segnale di abbondanza originario dobbiamo alzare la nostra frequenza ‘operativa’. Cosa che sta succedendo proprio di questi tempi sulla Terra ed alla Terra, infatti la frequenza risonante di Shumann sta passando da 8 a 13 Hertz:

Ogni secondo della nostra vita la terra ha una sua pulsazione elettromagnetica. Questa misurazione è conosciuta come 8 cicli al secondo. Dal 1900 al 1980 le pulsazioni sono rimaste costanti su 7.8/8 hertz; negli ultimi anni sono passate ad 8.7 ed oggi a 9.3.
 
La terra pulsa di più perché vuole mantenere la sintonia.

Percepiamo il tempo accelerato, ma in effetti sono le pulsazioni del nostro corpo più veloci, per sintonizzarsi con quelle della terra che ci danno questa impressione.
Ma dove stiamo andando? Quanto possono diventare ancora più veloci questi battiti? Secondo il diagramma di Mannersmann tra poco entreremo nel ciclo di 13 Hertz, o cicli al secondo. 
 
I parametri sono il magnetismo che rallenta e la frequenza risonante di base che aumenta. Nel punto ove questi parametri si intrecciano, avviene il cambiamento.
Risvegliarsi al punto zero 


Questo fenomeno di risonanza elettromagnetica globale prende il suo nome dal fisico Winfried Otto Schumann che lo previde matematicamente nel 1952. La risonanza di Schumann avviene poiché lo spazio tra la superficie della Terra e la ionosfera conduttiva agisce come una guida d'onda

Le dimensioni limitate della Terra fanno comportare questa guida d'onda come una cavità di risonanza per le onde elettromagnetiche nella banda ELF. La cavità è naturalmente eccitata dall'energia delle scariche dei fulmini. Le risonanze di Schumann sono osservabili nello spettro di potenza del rumore elettromagnetico naturale di fondo, come picchi separati nelle frequenze estremamente basse (ELF) attorno a 8, 14, 20, 26 e 32 Hertz.
 
La Frequenza fondamentale della risonanza di Schumann è un'Onda stazionaria nella cavità Terra-Ionosfera con una lunghezza d'onda uguale alla circonferenza della Terra. Questa frequenza fondamentale più bassa (e di maggiore intensità) della risonanza di Schumann avviene ad una frequenza di circa 7.8 Hz. 

Il nono ipertono si pone a circa 60 Hz e quindi la cavità è guidata anche dalla rete elettrica Nord Americana
Da Wikipedia
  
Il nono ipertono si pone a circa 60 Hz e quindi la cavità è guidata anche dalla rete elettrica Nord Americana. Ancora ‘segnali’ di controllo dunque. Nulla è per caso…

La frequenza è alla base del tempo percepito. 

Per una formica il tempo trascorre in maniera ‘diversa’ rispetto alla sua ‘velocità illusoria’ per un essere umano. Che dire del tempo di Vita di una cellula? Vive davvero così 'poco'? O è la sua frequenza esistenziale che è mutata rispetto al nostro piano di ‘osservazione’?

Ha senso dire che una cellula viva qualche minuto? Non ha senso se non si ammette che quel tempo ‘campione’ è riferito al genere umano. Allora, secondo questa prospettiva, quanto può vivere una montagna? E la Terra stessa? Tutto è vivo ed in evoluzione ad immagine e somiglianza del principio creativo.

Dunque, perché la frequenza di ‘campionamento’ della Terra è in aumento? Al fine di poter meglio ricevere il segnale sorgente, il raggio traente, il campo morfologico dell’esistenza e dell’esperienza di Vita

Che cosa è l’Ascensione, in ultima analisi: è il vivere a pieno questo processo di innalzamento della ‘sensibilità di ascolto’.

Eccoci al fulcro dell’articolo di oggi: il tempo.

Attento alla rete di eventi sincronici, ieri sono rimasto colpito da una pubblicità apparsa sul mensile Wired, di giugno 2011: la pubblicità di un orologio. Facciamo attenzione a cosa ‘recita’ il corpo del messaggio promozionale:

Quasi tutti gli orologi al quarzo normali hanno una deviazione mensile di 15 secondi. Bulova Precisionist ha una deviazione annuale di 10 secondi.
 
L’eccellenza dei Precisionist è data dal cristallo di quarzo a tre denti, che produce una frequenza di vibrazione di 262.144 Kilohertz (kHz), di ben 8 volte superiore rispetto al cristallo standard a due denti

L’innovativo design del movimento di Precisionist riduce gli effetti delle variazioni di temperatura senza che ci sia bisogno di utilizzare un circuito di termoregolazione integrato per la manutenzione.
 
Il risultato è un orologio estremamente preciso e facile da usare.
 
Dunque:
  • deviazione mensile o annuale
  • frequenza di vibrazione (campionamento)
  • effetti delle variazioni di temperatura
  • circuito di termoregolazione (controllo)
Tutte queste informazioni, ricondotte alla loro valenza frattale, fanno comprendere come questo piano temporale in cui ci troviamo o siamo ‘caduti’, sia una variante ‘artificiale’ da tenere costantemente sotto controllo al fine di non evidenziare la natura stessa dell’artifizio

A testimonianza del potere millenario che vi si cela, abbiamo la nostra capacità di osservazione delle continue sistemazioni del calendario che misura/ratifica il tempo dell’umanità. Perché non seguiamo il flusso naturale del ritmo della Luna per esempio? 

Il lavoro di Josè Arguelles condensato, ad esempio, nei 7 libri della 'Storia Cosmica' testimoniano proprio questa artificialità del tempo imposto. A cosa ci siamo agganciati, in realtà? Ad una frequenza emessa da un cristallo di quarzo; una frequenza molto stabile a cui delegare il conteggio della lunghezza delle nostre Vite.

Questo ‘aggancio’ è paragonabile ad un’accettazione di una sola versione delle ‘cose’, è un’inaridimento dell’abbondanza creativa.

E doveva succedere, a quanto pare. Ma non per sempre…

Noi siamo esseri multidimensionali, non uccellini in gabbia:

Orologi siciliani avanti di venti minuti: mistero nel Catanese.
Da circa una settimana gli orologi di Catania vanno avanti di venti minuti. Che sta succedendo?

Avanti nel tempo - Il fatto è che a Catania e in alcune altre città della Sicilia, da circa una settimana tutti gli orologi si rifiutano di andare a tempo e segnano l'ora in anticipo tra i quindici e i venti minuti.

Quelli interessati al curioso problema sono solo gli orologi digitali. Ne succedono davvero di tutti i colori: genitori che accusano i figli di aver manomesso le sveglie per arrivare in ritardo appositamente a scuola, più orologi nella stessa casa che segnalano due ore diverse... Subito i ricercatori del dipartimento di ingegneria elettrica dell'università di Catania e la Rete si sono mobilitati, ma tra le tante ipotesi sono ancora poche le certezze e molti invece i misteri…
Da Yahoo 
 
L’avevo scritto anche io in SPS, ma non ricordo in quale articolo, che avevo notato gli orologi di casa mia tutti sballati. Tutt’ora è così. Persino l’orologio ‘automatico’ del computer non è allineato con il flusso del tempo che segnano altre fonti. Se non ricordo male, le anomalie temporali erano iniziate dopo il terremoto del Giappone del 2011

Persino la distanza del percorso che eseguo quotidianamente in bici, dal dopo scossa, è mutata, nel senso che il dispositivo elettronico che ‘misura’, non segna la stessa distanza rilevata prima della scossa.

Tutto scorre…

Mistero a Catania. Orologi impazziti, vanno avanti di venti minuti.
Le possibili cause - Si cercano le possibili cause di questa fuga avanti nel tempo. Secondo alcuni ricercatori del dipartimento di ingegneria elettrica dell'università di Catania, la causa di questo caos potrebbe essere individuata nella Rete

Su Internet infatti, dicono, esistono ormai da tempo dei generatori di energia, ad esempio gli impianti fotovoltaici che capita non siano autoregolati. In questo modo essi creerebbero piccole variazioni di frequenza che non vengono compensate in modo adeguato

Qualcun altro ha suggerito questa ipotesi: da alcuni giorni si sta lavorando al cavo elettrico sottomarino che arriva in Sicilia. Sbalzi di erogazione di energia elettrica potrebbero aver mandato in tilt gli apparecchi collegati. Lo stesso Nicosia però non è d'accordo. Dice di aver fatto verificare la linea elettrica della sua abitazione a 230 volt con una frequenza di 49.89 Hz, ma tutto è regolare. 

E giustamente osserva che se fosse così i guasti dovrebbero riguardare ogni tipo di elettrodomestico, non solo gli orologi

Che la colpa sia invece del vulcano Etna? 

In effetti da qualche settimana il monte è particolarmente attivo, e forse potrebbe aver rilasciato radiazioni magnetiche in grado di sovvertire gli orologi. Per altri ancora la colpa potrebbe essere imputabile ai radioamatori. Che ovviamente si dichiarano innocenti e rispondono: ‘Le emissioni di un impianto radioamatoriale sono 200 volte al di sotto dei limiti di legge in materia di inquinamento elettromagnetico’. Gli esperti di elettronica sostengono a loro volta che la frequenza della corrente alternata (50 Hertz) viene scandita all'interno degli apparecchi da un'integrato che ne conta i cicli. 

In caso di frequenza che aumenta improvvisamente, il tempo scandito da un orologio inevitabilmente va avanti

Ma c'è un però: come è possibile infatti che nello stesso apparecchio regolarizzato da due diversi circuiti elettronici, il display digitale vada avanti e l'orario comunicato dal piccolo proiettore luminoso, di quelli che si puntano ad esempio sul tetto, sia esatto? Mistero.
Link

Tutto ciò dimostra che il tempo che misuriamo in questo paradigma è artificiale e non corrisponde al tempo naturale descritto, ad esempio, nel moto dei Pianeti. 

Sta iniziando a vacillare il costrutto di finzione su cui si basa questa rappresentazione 3d. È tempo ci accorgersi, di risvegliarsi, di aprire gli occhi e rigettare tutte quelle frequenze che ormai sono disarmoniche con il cambiamento in corso.

Andiamo verso i 13 Hertz. Verso una capacità migliorata di ‘sentire’ il segnale originale. Stiamo per fare la conoscenza con noi stessi, con quella parte di noi che ‘ci attende’ con pazienza ed Amore.

Ringrazio l’amico Jan per questa possibilità di riflettere:

Ho trovato queste righe preziose stasera... Gesù dice... ’Ho ancora molte cose da farti capire e su questa terra non ne conoscerai se non una piccola parte. Ma per capire tali verità, per quanto limitate, è necessario che tu mi venga maggiormente incontro. Se ti rendessi più accogliente ti parlerei di più’…
 
Ecco un altro significato dell’innalzamento vibrazionale: se ti rendessi più accogliente ti parlerei di più.
 
Ed ecco un altro perché relativo al fatto che questa esperienza 3d è una ‘parte’ dell’esperienza relativa al ‘Conosci Te Stesso’: ho ancora molte cose da farti capire e su questa terra non ne conoscerai se non una piccola parte.
 
Chiudere un ciclo significa coronare la ‘sosta’, nel reame di un tempo distinto, facendo buon uso della ‘sosta’ stessa. Quando saremo pronti per ripartire, accenderemo i nostri ‘motori’ multidimensionali, allo stesso modo di uno Shuttle sulla rampa di lancio. Il ‘Re’ di questo reame non è detto che sia favorevole alla nostra partenza, perché da noi ricava qualcosa di molto prezioso per la sua sopravvivenza: la nostra attenzione energetica

È come avere per ospiti, in casa propria, delle divinità: dispiacerebbe vederle andare via.

È meraviglioso osservare come in una semplice novella o fiaba o racconto popolare, si possa trovare ‘configurata’ la vicenda dell’intero genere umano. La frase riportata da Jan ha, nel suo interno, anche questo insegnamento:

... vicino al suo cuore, dove si capisce tutto senza bisogno di formule...’.

Nella semplicità esiste la chiave per l’interpretazione degli eventi, delle origini e delle conseguenze, del 'perché' e del 'come'. ‘Senza bisogno di formule’…

Molto spesso SPS non è 'semplice', ma sono certo che presto o tardi lo diventerà, di pari passo alla mia evoluzione individuale riverberata nell’oceano umano e naturale della Creazione.


Riverbero: cosa è?
Dato un suono in un ambiente il riverbero è la somma di tutte le riflessioni che esso produce nell’ambiente dato. Nello specifico delle applicazioni audio il riverbero viene definito come 'RT60' (reverb time 60) cioè come il tempo che esso impiega per decadere di 60dB rispetto il suono iniziale.

Che cosa sono le riflessioni? Le riflessioni sono tutte quelle 'copie' del suono iniziale, detto suono diretto, che rimbalzano all’interno dell’ambiente tra le pareti e gli oggetti posti in esso, replicandosi fino al loro naturale esaurirsi dovuto ai materiali dell’ambiente ed all’attrito dell’aria che producono inerzia, dunque assorbimento.

Se noi entriamo dentro una grande chiesa a proviamo a battere un colpo di mani noteremo che esso produce una scia di suono notevole che può durare anche qualche secondo. Quello è il riverbero...
Link 

Un bimbo è semplice proprio come un fiore di campo che cresce apparentemente ‘da solo’…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com